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Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee

guagua72

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #15 il: Giugno 26, 2016, 21:05:11 pm »
Per questo, per questa NEGATIVA RINEGOZIAZIONE AD STATUM trovo che sia un bene che se ne vadano fuori dalle palle, loro e la sterlina.
Siamo tutti membri della stessa unione?
Bene, si usa l'euro, TUTTI, senza deroghe e concessioni.
Cosa aspetta anche la UE a creare un vero esercito europeo? Il permesso degli USA?

L'europa non è perfetta, decisamente, però se come italia non siamo ancora falliti (nuovo record del debito pubblico italiano ad aprile, 2230 miliardi) penso lo si debba al costante controllo della UE.


Mi Sono fermato con la lettura Dei successivi interventi per quotare queste affermazioni del Commesso che trovo assolutamente condivisibili. Aggiungo Che al momento non abbiamo alcuno strumento in mano con questa Unione Europea. Se si crede all'Europa occorre cedere un po' di sovranità . Una moneta unica senza una politica economica unica in particolare per ciò che riguarda le misure fiscali è una follia. Gli Inglesi non Sono MAI stati in Europa, la Stessa formazione anglosassone , il common law, cozza completamente contro il sistema legislativo del sacro romano impero  Prima Germanico ora Euro Germanico. Che Cameron abbia commesso i più gravi errori della storia moderna Inglese, surclassando la inettitudine di Chamberlain di fronte a Hitler o la miopia di Churchill ( anche se non era primo ministro in quel frangente) con la disfatta Dei Dardanelli è fuori di dubbio. Ha cagionato la più grave disfatta finanziaria della storia Dei mercati , ha fatto crollare la sterlina, ha riaperto la questione dell'indipendenza scozzese e inflitto al progetto dei padri fondatori Europei il più duro colpo dalla seconda guerra mondiale. Perche' questo personaggio ha voluto usare per se questo strumento diretto Di democrazia sebbene questo potesse essere calendarizzato tranquillamente nel mese del mai. Se gli  inglesi di provincia si sono espressi per il fuori avranno avuto le loro ragioni. D'altra parte se siamo una Repubblica per il rotto della cuffia lo dobbiamo al popolo, con buona pace Dei monarchici e nostalgici vari, e dei liberi pensatori sulle monarchie costituzionali. Che poi ti ritrovi come capo Della stato un alcolistA con il fucile facile. Il popolo va usato per temi referendari perché negarlo.  Se poi le decisioni si riveleranno sciagurate solo la storia potrà' dirlo. Il problema però siamo Noi, e questo emerge con chiarezza dagli interventi e dagli eventi. Europa divisa poi nelle  tre europe: Scandinava, continentale , mediterranea. Fino a quando non emergerà una leadership coesa forte e potente, dove Francia, Germania, Italia e Spagna rinuncino a qualcosa per il bene comune l'Europa rimarrà un concetto espresso sulla carta , o sul cartone come le sagome dei politici ivi rappresentati

ilcommesso

Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #16 il: Giugno 26, 2016, 21:31:12 pm »
.................

Mi Sono fermato con la lettura Dei successivi interventi per quotare queste affermazioni del Commesso che trovo assolutamente condivisibili. Aggiungo Che al momento non abbiamo alcuno strumento in mano con questa Unione Europea. Se si crede all'Europa occorre cedere un po' di sovranità . Una moneta unica senza una politica economica unica in particolare per ciò che riguarda le misure fiscali è una follia. Gli Inglesi non Sono MAI stati in Europa, la Stessa formazione anglosassone , il common law, cozza completamente contro il sistema legislativo del sacro romano impero  Prima Germanico ora Euro Germanico. Che Cameron abbia commesso i più gravi errori della storia moderna Inglese, surclassando la inettitudine di Chamberlain di fronte a Hitler o la miopia di Churchill ( anche se non era primo ministro in quel frangente) con la disfatta Dei Dardanelli è fuori di dubbio. Ha cagionato la più grave disfatta finanziaria della storia Dei mercati , ha fatto crollare la sterlina, ha riaperto la questione dell'indipendenza scozzese e inflitto al progetto dei padri fondatori Europei il più duro colpo dalla seconda guerra mondiale. Perche' questo personaggio ha voluto usare per se questo strumento diretto Di democrazia sebbene questo potesse essere calendarizzato tranquillamente nel mese del mai.
 :D :D :D :D :D :D :D :D

Se gli  inglesi di provincia si sono espressi per il fuori avranno avuto le loro ragioni. D'altra parte se siamo una Repubblica per il rotto della cuffia lo dobbiamo al popolo, con buona pace Dei monarchici e nostalgici vari, e dei liberi pensatori sulle monarchie costituzionali. Che poi ti ritrovi come capo Della stato un alcolistA con il fucile facile. Il popolo va usato per temi referendari perché negarlo.  Se poi le decisioni si riveleranno sciagurate solo la storia potrà' dirlo. Il problema però siamo Noi, e questo emerge con chiarezza dagli interventi e dagli eventi. Europa divisa poi nelle  tre europe: Scandinava, continentale , mediterranea. Fino a quando non emergerà una leadership coesa forte e potente, dove Francia, Germania, Italia e Spagna rinuncino a qualcosa per il bene comune l'Europa rimarrà un concetto espresso sulla carta , o sul cartone come le sagome dei politici ivi rappresentati

Sto ancora ridendo, grazie. ;)
Non ho la competenze tecnica (politica,legale ed economica) di molti di voi, però mi sembra come il vaso di pandora, ovvero un fottuto casino.
Se HSBC prevede tempi difficili non c'è da stare allegri, perchè l'uscita (ancora da confermare) coinvolge tutte le maggiore  valute del mondo, con dolalro e yen in salita, in qualità di valute rifugio.
Domani ci sarà di ridere, con la corsa a disfarsi della sterlina e degli asset di aziende UK...giustamente, quando una buona azienda può essere comprata a prezzo di saldo, perchè non dare una spintarella per far crollare il castello di carte?

gidi_34

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #17 il: Giugno 26, 2016, 23:25:23 pm »
Dico solo una cosa e poi vado via. Qualche anno fa mentre mi lamentavo della pochezza del lavoro in italia il solito saccente di turno mi disse:" perchè non vai all'estero, vai a Londra come mia figlia, li so che si sta bene". Risposi:" se decido di partire l'estero per me è un altro continente, l'europa è morta da anni". Mi schernirono. La figlia è tornata in italia due anni fa...il resto è storia

guagua72

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #18 il: Giugno 27, 2016, 08:00:01 am »
Dico solo una cosa e poi vado via. Qualche anno fa mentre mi lamentavo della pochezza del lavoro in italia il solito saccente di turno mi disse:" perchè non vai all'estero, vai a Londra come mia figlia, li so che si sta bene". Risposi:" se decido di partire l'estero per me è un altro continente, l'europa è morta da anni". Mi schernirono. La figlia è tornata in italia due anni fa...il resto è storia
Caspita Gidi, meglio non consigliarti niente....

ilcommesso

Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #19 il: Giugno 27, 2016, 08:13:15 am »
io ero sul punto di partire, ma adesso cambia tutto.
In GB pagano di più che in italia (quasi ovunque in europa, a dirla tutta), però parlo di una persona con una laurea e competenze tecniche specifiche; inoltre tutto va parametrato, perchèa fronte di salari più alti, maggiori sono le spese per alloggio e servizi, chew è inutile dirlo, funzionano e sono efficienti, come in ogni stato civile.
Andare a Londra, che sta alla GB come NYC sta agli USA, per cercare fortuna e senza un progetto, non rientrava nei miei piani, ed è normale che chi va pensando di trovare i soldi che piovano dal cielo, poi torni peggio di prima.

Oggi sono curioso di vedere di quanto si svaluterà ancora la sterlina.

ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #20 il: Giugno 27, 2016, 12:33:34 pm »
Segnalo questo intervento di Romano Prodi, uno che non ho mai particolarmente amato ma che di fronte ai cincischiamenti dell'attuale classe dirigente europea assume le proporzioni di un gigante
http://m.huffpost.com/it/entry/10694480

E a dire il vero, anche il nostro primo ministro sta svettano sulla mediocrità degli altri leader europei, essendo sostanzialmente sulle medesime posizioni.

Quello che invece appare ogni giorno più clamorosamente evidente é che la vera e principale minaccia alla tenuta della UE arriva da Berlino, e l'atteggiamento cerchiobottista della Merkel di fronte ai fatti epocali di questi giorni toglie una volta per tutte la maschera alla cancelleria tedesca: che sta denotando un cinismo e un opportunismo tanto eclatante quanto miope e che a conti fatti sta consegnando la storia nelle mani degli euroscettici mettendo nel loro campo tutte le ragioni del mondo.

La Germania pensa alla UE come lo strumento per fare terra bruciata di un intero continente che prova a dominare - senza riuscirci - da secoli?!
Se queste sono le premesse allora, con enorme dispiacere, tocca riconsiderare l'utopia europeista e rivedere criticamente la storia.

Sono un europeista convinto, ma se neanche di fronte ad una svolta epocale e di fronte a immani rischi mai visti prima si riesce a far ragionare questa gente in ottica comune e federale allora non ha senso continuare.

D'altronde che a Berlino si lavori da anni nell'ombra per far crollare il castello nel modo più rovinoso possibile (per gli altri) é piú che un fondato sospetto.
« Ultima modifica: Giugno 27, 2016, 12:39:46 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #21 il: Giugno 27, 2016, 12:55:12 pm »
E ci siete arrivati il 27 giugno 2016 ad una cosa che da un decennio era smaccata e lampante?
Per altro non è la politica il solo problema, è che si è invertito il rapporto politica-economia e non è più la prima che decide la seconda sulla base di progetti a lungo termine, ma la finanza che manovra la politica su orizzonti a breve fine per il solo e mero tornaconto di banche, fondi d'investimento e finanzieri.

E siamo arrivati a questo.
"Dum differtur, vita transcurrit" (L. A. Seneca)

tick

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #22 il: Giugno 27, 2016, 12:55:34 pm »
Mah... Sentito in radio sabato il signor Prodi che pontificava su tutti gli errori dell'Europa che lui in primo ha voluto. Ha scoperto giovedì che le grandi idee di Ventotene l'Europa attuale non le ha nemmeno lette. Meglio tardi che mai, io lo vedo come uno di quelli che dovrebbe scavare una buchetta e starci per un po'. Dire che le SUE erano idee geniali ma che gli ALTRI hanno sbagliato tutto mi fa cadere le balle, davvero.
Buon per lui che ripartirà con un tour televisivo e convegnistico, speriamo solo eviti di citare come argomento un presunto contro referendum su cui cinesi ed etiopi possono dare la loro opinione al pari degli inglesi.
C'è serio bisogno di soluzioni e siamo qui a sentire le farneticazioni di un pensionato. Lo ascoltavo e, seriamente, provavo pena per lui.
The quieter you become, the more you can hear

mbelt

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #23 il: Giugno 27, 2016, 13:48:55 pm »
Prodi è un signore molto sottovalutato. E non a caso: non possiede le doti del comunicatore, il suo lifestyle non è gradito nei tali show televisivi, neppure quando governava, è naturalmente goffo...ma ha testa e spessore. Viene da un milieu culturale che ho frequentato e che è lontanissimo dal mio, ma ciò non mi impedisce di conoscerne l'alto valore. Ed infatti anche le persone di cui si circondava erano persone di valore, tra i pochi che avessero una visione delle riforme anche se un po'da tecnonacri. Ma sono tra le poche persone con cui parlo volentieri di politica e scambio valutazioni ed opinioni, perché hanno una base culturale sofisticata, hanno un pensiero un orientamento. Prodi non ha mai voluto fare partiti suoi e neppure correnti, e forse non se ne è mai sentito in grado. Non ha le caratteristiche per sfondare in un certo tipo di contesto mediatico e questo significa che non può più avere successo in Italia nella politica. Ma c'è spessore e specchiata onestà. Altra persona interessante, raffinato intellettuale cattolico, è il fratello Paolo. Molto, molto interessante, consiglio i suoi saggi.
Altro difetto di Romano Prodi: è tendenzialmente pigro ed egoista, ha quasi una mancanza di ambizione per la sua pigrizia.
« Ultima modifica: Giugno 27, 2016, 13:52:54 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ilcommesso

Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #24 il: Giugno 27, 2016, 14:36:06 pm »
Per ora tutti prendono (o pèrdono?  ??? )  tempo.
Non il mercato, che spinge la sterlina sempre più giù, al pari del mercato azionario europeo.

La soluzione migliore è: per un qualche cavillo legale (se vogliono, lo trovano) la scozia blocca la brexit e UK rimane dentro, con buona pace di quelli che hanno votato per uscire.
I mercati si riprendono e continua la pantomima europea, attendista e incapace di prendere decisioni rapide e veloci.

Io intanto faccio un colloquio con un area manager di multinazionale UK (con proprietatio a montecarlo, sarà un caso?)  8)

ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #25 il: Giugno 27, 2016, 15:06:59 pm »
Se da questi incontri che si accingono a fare non usciranno posizioni nette ed idee innovative e condivise, entro 12 mesi ci sarà una vera catastrofe.
Ho il forte sospetto che ci siano forze "istituzionali" che nell'ombra spingono affinché questa catastrofe si realizzi e sia la più disastrosa possibile.

Avrebbe gli effetti economici di una guerra (e infatti siamo già in economia di guerra con l'oro alle stelle e le banche sull'orlo del baratro), che storicamente sono sempre state il pretesto per azzerare tutto e ricominciare di nuovo l'abbuffata.

Sto vedendo in queste ore troppe cose che non tornano, troppa inettitudine, troppa incompetenza, troppa miopia tutta in una volta per essere vera e non voluta.
« Ultima modifica: Giugno 27, 2016, 15:09:10 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Ermanno Muzii

Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #26 il: Giugno 27, 2016, 15:29:14 pm »
Per ora tutti prendono (o pèrdono?  ??? )  tempo.
Non il mercato, che spinge la sterlina sempre più giù, al pari del mercato azionario europeo.

La soluzione migliore è: per un qualche cavillo legale (se vogliono, lo trovano) la scozia blocca la brexit e UK rimane dentro, con buona pace di quelli che hanno votato per uscire.
I mercati si riprendono e continua la pantomima europea, attendista e incapace di prendere decisioni rapide e veloci.

Io intanto faccio un colloquio con un area manager di multinazionale UK (con proprietatio a montecarlo, sarà un caso?)  8)
Quindi il popolo sovrano e' giusto che lo prenda in quel posto?

Se nei mercati c'e' chi perde c'e' qualcuno che vince.

Ermanno Muzii

Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #27 il: Giugno 27, 2016, 15:31:00 pm »
Prodi è un signore molto sottovalutato. E non a caso: non possiede le doti del comunicatore, il suo lifestyle non è gradito nei tali show televisivi, neppure quando governava, è naturalmente goffo...ma ha testa e spessore. Viene da un milieu culturale che ho frequentato e che è lontanissimo dal mio, ma ciò non mi impedisce di conoscerne l'alto valore. Ed infatti anche le persone di cui si circondava erano persone di valore, tra i pochi che avessero una visione delle riforme anche se un po'da tecnonacri. Ma sono tra le poche persone con cui parlo volentieri di politica e scambio valutazioni ed opinioni, perché hanno una base culturale sofisticata, hanno un pensiero un orientamento. Prodi non ha mai voluto fare partiti suoi e neppure correnti, e forse non se ne è mai sentito in grado. Non ha le caratteristiche per sfondare in un certo tipo di contesto mediatico e questo significa che non può più avere successo in Italia nella politica. Ma c'è spessore e specchiata onestà. Altra persona interessante, raffinato intellettuale cattolico, è il fratello Paolo. Molto, molto interessante, consiglio i suoi saggi.
Altro difetto di Romano Prodi: è tendenzialmente pigro ed egoista, ha quasi una mancanza di ambizione per la sua pigrizia.
Marco,
io ho terrore degli intellettuali.
Quelli catto-comunisti poi...

ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #28 il: Giugno 27, 2016, 15:35:00 pm »
Citazione
Quindi il popolo sovrano e' giusto che lo prenda in quel posto?

Popolo "sovrano" é quantomeno un parolone. Sovrano di cosa? Di mandare in rovina un continente? Di mandare al potere un folle? Di scatenare un genocidio e uno sterminio di massa?

Il "popolo" prima di essere "sovrano" di qualcosa dovrebbe sapere cosa sta votando.
E ancora, quale "popolo"? Perché a ben guardare gli esiti di questa pagliacciata chiamata referendum se ne possono individuare almeno 6 (giovani contro vecchi, scozzesi e irlandesi contro inglesi, londinesi e residenti nelle grandi città contro Campagnoli inglesi).

Citazione
Se nei mercati c'e' chi perde c'e' qualcuno che vince.

Il problema è che qui in palio c'è molto di più di una vincita o una perdita sul mercato.
E che la posta più a rischio riguarda 500 milioni di persone che abitano un intero continente, per lo meno.
« Ultima modifica: Giugno 27, 2016, 15:38:48 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #29 il: Giugno 27, 2016, 15:51:43 pm »
Prodi è un signore molto sottovalutato. E non a caso: non possiede le doti del comunicatore, il suo lifestyle non è gradito nei tali show televisivi, neppure quando governava, è naturalmente goffo...ma ha testa e spessore. Viene da un milieu culturale che ho frequentato e che è lontanissimo dal mio, ma ciò non mi impedisce di conoscerne l'alto valore. Ed infatti anche le persone di cui si circondava erano persone di valore, tra i pochi che avessero una visione delle riforme anche se un po'da tecnonacri. Ma sono tra le poche persone con cui parlo volentieri di politica e scambio valutazioni ed opinioni, perché hanno una base culturale sofisticata, hanno un pensiero un orientamento. Prodi non ha mai voluto fare partiti suoi e neppure correnti, e forse non se ne è mai sentito in grado. Non ha le caratteristiche per sfondare in un certo tipo di contesto mediatico e questo significa che non può più avere successo in Italia nella politica. Ma c'è spessore e specchiata onestà. Altra persona interessante, raffinato intellettuale cattolico, è il fratello Paolo. Molto, molto interessante, consiglio i suoi saggi.
Altro difetto di Romano Prodi: è tendenzialmente pigro ed egoista, ha quasi una mancanza di ambizione per la sua pigrizia.
Marco,
io ho terrore degli intellettuali.
Quelli catto-comunisti poi...
Vedi, tra il modo di pensare di un Mattarella, di una Bindi, e di un Romano Prodi, di Beniamino Andreatta, e di tanti altri che ho conosciuto c'è un abisso. Siamo su mondi lontanissimi. E difatti i cosiddetti prodiani, e Prodi stesso, mai hanno disprezzato i radicali, anzi, ne hanno sempre avuto un grande rispetto. Rispetto reciproco, cosa che non accadeva con Mattarella, Bindi, etc. Sono mondi culturalmente lontanissimi ti assicuro.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre