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Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee

mbelt

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #165 il: Luglio 01, 2016, 14:03:57 pm »
Persino l'Economist ha fatto il mea culpa sulla Brexit.

Nessun mea culpa, The Economist  era contro la Brexit!

Questa la copertina della settimana precedente al voto:

http://www.economist.com/printedition/covers/2016-06-16/ap-e-eu-la-me-na-uk

Sufficientemente chiara come presa di posizione?

Nel corso della campagna referendaria aveva riportato anche le posizioni dei fautori della Brexit, tra cui l’appello in quella direzione di otto importanti economisti. Forse questo spazio concesso alla completezza dell’informazione è stato sufficiente a confondere qualche osservatore meno attento.
(Quando suggeriamo di “studiare prima di scrivere”, dovremmo innanzitutto applicare a noi stessi il suggerimento che diamo…)


Non esiste intellettuale o giornalista pro Brexit che oggi non si dica pentito della scelta, forse con l'eccezione di Farage che comunque non riesce a dare indicazioni oggi su cosa fare...solo Istaro non vede.
Tutti i quotdiani che avevano fatto campagna per la Brexit hanno chiesto scusa ai propri lettori per i danni causati...

Tutti tutti, insomma...  :-\

Non ci fai nessun nome solo per economia di spazio?  ;)
L'Economist aveva cambiato improvvisamente posizione, e si era convertita negli ultimi giorni al leave.....a proposito di studio....
I quotidiani di Murdoch lo hanno fatto, per esempio. Basta come esempio? O vuoi delle certificazioni?
Ma possibile che non ti rendi conto che dentro e fuori dalla GB  , dentro e fuori la UE non esiste osservatore che non definisca la scelta della brexit una scelta suicida? Sei talmente convinto a sostenere il leave, perché lo neghi ma questo fai, che non ti accorgi neppure che non trovi nessuno dopo il voto che difenda la scelta, persino Farage lo fa in modo timido e moderato. Non ti sei accorto che da anni tutta la propaganda dipinge l'EU come un mostro burocratico ed inutile? Certo che ci sono problemi, ma mai nessuno che dica degli enormi vantaggi che la sua presenza comporta. E questa sarebbe l'informazione democratica? Si, quella della democrazia reale socialista che avevano i Paesi del blocco sovietico prima che cadesse il muro...
« Ultima modifica: Luglio 01, 2016, 14:08:49 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #166 il: Luglio 01, 2016, 14:13:40 pm »
Ma poi uno gli "esempi", come verifica delle proprie supposizioni (in questo caso suggestioni) dovrebbe andarsele a cercare in prima persona, e PRIMA di scrivere cose sconnesse dalla realtá a proposito di "manipolazioni", mica glie le devo portare io su orologico per convincerlo del contrario.

Vabbé, qua c'è un bell'esempio di "manipolazione"
http://www.corriere.it/esteri/brexit/notizie/nella-roccaforte-operaiache-ha-spinto-brexitoddio-ma-che-cosa-abbiamo-combinato-bd2b904a-3b14-11e6-a019-901bc4c9f010.shtml
« Ultima modifica: Luglio 01, 2016, 14:20:09 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Istaro

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #167 il: Luglio 01, 2016, 14:20:06 pm »
Niente, proprio non ci riesci, resta pure nelle tue irragionevoli suggestioni contro ogni evidenza, se ti pare. :)

Citazione
Quelle cui abbiamo assistito e assistiamo in queste settimane sono evidenti anche ai non addetti ai lavori.

Da quello che scrivi sospetto fortemente che per te sia evidentemente NeRo il cavallo bianco di Napoleone.

Devono essere state manipolazioni dei giornali le interviste, i pareri, gli editoriali e tutte le analisi post referendum scritte da tutti i media, nessuno escuso, ai 4 angoli del mondo. L'adunata mondiale dei manipolatori.

Sembra strano che non ci sia UNO, dico uno, pronto a cavalcare, in patria e all'estero, il consenso di 17 milioni di "convinti" sostenitori di questa clamorosa idiozia e a difendere le ragioni dei vantaggi offerti da questa idiozia (a parte Farage che conta quanto il due di coppe quando briscola é a mazze, ma vabbé).
E questo perché la "popolarità" di questa idiozia, forse, non è poi così scontata. E questo lo capisce ormai pure un mulo.

Saranno manipolazioni propagandistiche i sondaggi, i messaggi sui social network, le retromarce di Johnson e di molti suoi sostenitori (che ora gli hanno pure voltato le spalle), le borse a picco, la sterlina indebolita, le promesse di recessione e taglio di posti di lavoro, i titoli delle compagnie aeree svalutati di oltre il 30%, i messaggi lanciati da Tutto il mondo industriale,  tutto un enorme "gomblotto" al quale resta insensibile ovviamente l'orgoglione popolo della brexit, fermo sui suoi principi e valori, e per nulla pentito.

Una manipolazione planetaria senza precedenti, che solo tu e qualche complottista delle scie chimiche hanno sgamato. ;)

Nessun complotto.

L'unico dato reale è il responso delle urne.

Lo si può discutere nel merito, ritenere pessimo, foriero di disgrazie, ecc.

Ma voler imporre risultati virtuali di segno opposto è, appunto, una manipolazione.
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

ilcommesso

Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #168 il: Luglio 01, 2016, 14:21:49 pm »
consiglio la lettura di Angus Deaton, nobel per l'economia del 2015, sulla repubblica di oggi 01 luglio.

ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #169 il: Luglio 01, 2016, 14:28:38 pm »
Citazione
Ma voler imporre risultati virtuali di segno opposto è, appunto, una manipolazione.

Non c'è nessun tentativo di imporre alcunché perché é già nei fatti, che con le manipolazioni e i complottismi non hanno nulla a che vedere. Ha invece a che fare con la corretta interpretazione di un voto, che non é un totem come alcuni orgolioni della sacralità democratica credono.

Basterà andare in giro per le fabbriche automobilistiche di Sunderland dove hanno votato per la Brexit e chiedere alle decine di migliaia si operai che oggi rischiano il posto di lavoro cosa ne pensano del loro voto.

Oppure andare in giro per le campagne gallesi e chiedere ai contadini che hanno votato per la Brexit e che rischiano tutti di perdere i fondi europei che li tiene in piedi (e che il governo UK non potrà garantire con la imminente recessione che lo attende come é già stato anticipato).

Oppure chiedere a chi un lavoro non ce l'ha già più per effetto di tutti i piani di investimento già cancellati o congelati a seguito dell'incerta sorte del regno nei prossimi anni. Che dici, i loro "valori" terranno o se ne sono già pentiti per quanti capelli hanno in testa?!

Qualcuno ha già iniziato a farlo, come riportato al link del precedente post.
E più passerà il tempo e più gli effetti di questa idiozia si materializzeranno sempre più su chi ha votato per questa idiozia, e più il rimpianto (ovviamente) sarà enorme.

Che molti di coloro che hanno votato Leave non volevano davvero il Leave e non credevano sarebbe successo lo scrivono TUTTI i giornali inglesi, TUTTI; di qulunque colore e orientamento.
Altro che manipolazione....

Questi dementi sono andati a dormire giovedì sera convinti di aver perso con un distacco sufficientemente basso da poter far valere il loro peso (o il peso della loro protesta) e si sono svegliati venerdì mattina tutti in un mare di merda.

Altrimenti non si sarebbe verificato il terremoto politico che c'è stato. Si è mai visto un fronte politico vincere una campagna referendaria e cadere a pezzi dopo la vittoria? Si sono mai visti politici che non passano all'incasso la loro vittoria ma anzi si distruggono le carriere? Si...quando la vittoria è di Pirro.
« Ultima modifica: Luglio 01, 2016, 14:43:33 pm da ciaca »
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ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #170 il: Luglio 01, 2016, 14:50:40 pm »
E giusto per chiudere il cerchio su questa surreale discussione sulle manipolazioni....

http://www.independent.co.uk/news/uk/politics/brexit-news-second-eu-referendum-leave-voters-regret-bregret-choice-in-millions-a7113336.html

Up to 7 per cent of the people who voted for a Brexit in the EU referendum now regret their choice, new research has found.

More than half of those surveyed also felt both the UK’s economy and position in the world had worsened, but almost one in 10 said they did not believe the Brexit would be implemented.

Lo rifacciano tra un mese questo sondaggio, e poi ancora tra un anno e piú, e vedrai come quel 7 troverà uno zero a fargli compagnia alla sua destra. Con buona pace dei "valori"

Aggiungo: se come credo i Tories non riusciranno ad eleggere un nuovo primo ministro e andranno alle elezioni anticipate assisteremo alla FARSA di chi farà campagna per non attivare l'art. 50 e restare nell'UE. E chi lo fará, sorpresa, vincerà le elezioni, passando alla storia come "the man who saved the kingdom".
Con buona pace dei valori del popolo orgoglione, Che si sa essere come una canna al vento.

Ad Maiora :)
« Ultima modifica: Luglio 01, 2016, 15:07:10 pm da ciaca »
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PESSOA67

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #171 il: Luglio 01, 2016, 15:15:53 pm »
Ecco quello che non riesco a capire..date dei coglioni al popolo inglese che ha votato per l'uscita, date degli ignoranti a chi non vede una catastrofe all'orizzonte o quantomeno prende semplicemente atto di quanto successo.
Quante volte la politica ha manipolato l'elettorato? Dico SEMPRE.
Questa volta un voto in una nazione coinvolge attivamente altre nazioni, io questa è l'unica differenza che vedo.
Come potete dire come vive e ha vissuto in GB chi ha votato per l'uscita?
Come potete prevedere ciò che accadrà se le regole del futuro diciamo a discapito della GB le devono ancora scrivere?
Io senza voler offendere ma utilizzando al pari la lingua italiana questa la chiamo presunzione, sostantivo femminile: supposizione, congettura.
Quelle di tutti rimangono supposizioni, congetture.
Ognuna non meno rispettabile dell'altra.
Perchè chi ha votato per exit o si lamenta di quanto fatto dalla UE ha potenzialmente ragione quanto i suoi oppositori visto come detto che l'assenza della UE degli ultimi 40 anni non sappiamo cosa avrebbe portato, anche qua si possono fare solo supposizioni e congetture.

 

ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #172 il: Luglio 01, 2016, 15:21:34 pm »
Citazione
Quante volte la politica ha manipolato l'elettorato? Dico SEMPRE.

Vero.
Ma quante volte la manipolazione é finita talmente fuori controllo agli stessi che l'hanno architettata al punto da rovinarsi la carriera, disintegrare il sistema politico e precipitare il paese in una delle più gravi crisi politiche (e presto economiche) della sua storia?
Un risultato decisamente "insolito" per quella che dovrebbe essere una "vittoria", o  no???????

Citazione
Come potete dire come vive e ha vissuto in GB chi ha votato per l'uscita?

Non lo diciamo "noi", ce lo dicono loro stessi. Con i loro media, i loro sondaggi, le loro interviste, i loro approfondimenti e l'operato dei loro leader politici.

Citazione
Come potete prevedere ciò che accadrà se le regole del futuro diciamo a discapito della GB le devono ancora scrivere?

Il problema é proprio quello, é tutto talmente imprevedibile che basta già a far disastri. Perché nessuno investe in un paese di cui non si riesce a prevedere il futuro prossimo e non si sa se domani sia ancora un membro della più grande area di libero scambio al mondo o solo un'isola persa nell'atlantico e nella nostalgia per un passato imperiale che mai più tornerà.

Questo significa qualcosa nel mondo reale, nel mondo dei valori e dell'orgoglio popolare non so...
« Ultima modifica: Luglio 01, 2016, 15:27:38 pm da ciaca »
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Istaro

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #173 il: Luglio 01, 2016, 15:25:53 pm »
Persino l'Economist ha fatto il mea culpa sulla Brexit.

Nessun mea culpa, The Economist  era contro la Brexit!

Questa la copertina della settimana precedente al voto:

http://www.economist.com/printedition/covers/2016-06-16/ap-e-eu-la-me-na-uk

Sufficientemente chiara come presa di posizione?

Nel corso della campagna referendaria aveva riportato anche le posizioni dei fautori della Brexit, tra cui l’appello in quella direzione di otto importanti economisti. Forse questo spazio concesso alla completezza dell’informazione è stato sufficiente a confondere qualche osservatore meno attento.
(Quando suggeriamo di “studiare prima di scrivere”, dovremmo innanzitutto applicare a noi stessi il suggerimento che diamo…)


Non esiste intellettuale o giornalista pro Brexit che oggi non si dica pentito della scelta, forse con l'eccezione di Farage che comunque non riesce a dare indicazioni oggi su cosa fare...solo Istaro non vede.
Tutti i quotdiani che avevano fatto campagna per la Brexit hanno chiesto scusa ai propri lettori per i danni causati...

Tutti tutti, insomma...  :-\

Non ci fai nessun nome solo per economia di spazio?  ;)
L'Economist aveva cambiato improvvisamente posizione, e si era convertita negli ultimi giorni al leave.....a proposito di studio....
I quotidiani di Murdoch lo hanno fatto, per esempio. Basta come esempio? O vuoi delle certificazioni?

The Times  era a favore del Remain, per cui non avrà niente di cui "pentirsi"...

Sostenevano il Leave  il Sunday Times  e The Sun.
A te risulta che abbiano "chiesto scusa" ai loro lettori?

Se mi segnali quando e in che termini (un editoriale della Direzione?) questo è successo, soddisfi certamente una mia curiosità; così, per una volta, facciamo circolare un'informazione precisa.  :)



Sei talmente convinto a sostenere il leave, perché lo neghi ma questo fai, che non ti accorgi neppure che non trovi nessuno dopo il voto che difenda la scelta, persino Farage lo fa in modo timido e moderato.

Io non ho difeso il Leave, per un semplice motivo: se avessi ritenuto di farlo, lo avrei fatto senza infingimenti.

Piuttosto, ho difeso la democrazia, che in questi giorni è stata fatta oggetto di attacchi inauditi.
(Una democrazia i cui difetti si possono correggere rendendola più efficiente, non eliminandola.)
 
E questi attacchi non sono venuti da semplici forumisti - il che ci può anche stare: nei forum e nei mezzi di comunicazione viva la libertà di sostenere anche le tesi più eterodosse -, bensì da fior di "intellettuali" e, ancor più grave, dai vertici istituzionali europei!
I quali si sono sperticati a sottolineare quali siano, secondo loro, i "limiti" delle consultazioni referendarie, ma non hanno speso una parola per spiegare in che modo possa essere accresciuto il tasso di rappresentatività delle istituzioni europee, oggi tragicamente deficitario (ad essere sinceri, una parola precisa in tal senso - che è questione diversa dal "più o meno Europa" - non l'ho letta neanche da te).
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Istaro

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #174 il: Luglio 01, 2016, 15:27:32 pm »
E giusto per chiudere il cerchio su questa surreale discussione sulle manipolazioni....

http://www.independent.co.uk/news/uk/politics/brexit-news-second-eu-referendum-leave-voters-regret-bregret-choice-in-millions-a7113336.html

Up to 7 per cent of the people who voted for a Brexit in the EU referendum now regret their choice, new research has found.


Gli stessi sondaggi che il giorno della votazione, a urne già chiuse, davano vincente il Remain...  ::)
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

mbelt

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #175 il: Luglio 01, 2016, 15:28:04 pm »
Ecco quello che non riesco a capire..date dei coglioni al popolo inglese che ha votato per l'uscita, date degli ignoranti a chi non vede una catastrofe all'orizzonte o quantomeno prende semplicemente atto di quanto successo.
Quante volte la politica ha manipolato l'elettorato? Dico SEMPRE.
Questa volta un voto in una nazione coinvolge attivamente altre nazioni, io questa è l'unica differenza che vedo.
Come potete dire come vive e ha vissuto in GB chi ha votato per l'uscita?
Come potete prevedere ciò che accadrà se le regole del futuro diciamo a discapito della GB le devono ancora scrivere?
Io senza voler offendere ma utilizzando al pari la lingua italiana questa la chiamo presunzione, sostantivo femminile: supposizione, congettura.
Quelle di tutti rimangono supposizioni, congetture.
Ognuna non meno rispettabile dell'altra.
Perchè chi ha votato per exit o si lamenta di quanto fatto dalla UE ha potenzialmente ragione quanto i suoi oppositori visto come detto che l'assenza della UE degli ultimi 40 anni non sappiamo cosa avrebbe portato, anche qua si possono fare solo supposizioni e congetture.
Chi non è competente fa "suggestioni e congetture" . Chi è competente non ha bisogno di aspettare nulla , perché ha una idea della magnitudo del disastro combinato dalla GB. Tutto qua, in questo caso manca la competenza.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #176 il: Luglio 01, 2016, 15:31:25 pm »
I sondaggi per definizione sono indagini statisriche.
Come tali possono sbagliare un exit Poll (come in effetti l'hanno sbagliato), che é cosa diversa dallo stimare una percentuale per quanto con una precisione non assoluta.

Potrebbero essere il 7% come anche il 5% o il 10%. Ma ci sono, sono reali e sono destinati, inevitabilmente, ad aumentare tanto più quanto le cose si faranno difficili per la nazione, e in primis proprio per i ceti deboli che hanno votato Leave e sono quelli che pagheranno il prezzo della inevitabile recessione.

Quello che invece é irragionevole, miope, illogico e stumentale é fare finta che i pentiti non ci siano, come stai cercando di sostenere senza alcun argomento e contro ogni evidenza, solo per difendere ideologicamente il "valore etico" dell'istituto referendario che é una delle più grandi stronzate che l'umanità abbia mai saputo concepire (perché usato in modo indecente).
« Ultima modifica: Luglio 01, 2016, 15:35:04 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #177 il: Luglio 01, 2016, 15:34:04 pm »
Sei tremendo Angelo..dialetticamente come Marco (che usa caricare più a testa bassa, un vero ariete) tu in pochi attimi raccogli quanto a te più vicino e riesci a rimandare la palla oltre rete con maestria arte e conoscenza.
Poi puoi non avere sempre ragione ma la partita te la giochi sempre fino all'ultimo, sei un giocatore allenato.
Ti domando: nelle prossime elezioni americane hai presente quanta gente voterà, tutto quanto probabilmente c'è sotto che noi non possiamo neanche vedere immaginare conoscere; eppure arriverà un nuovo presidente nella democrazia più potente del mondo intero.
Se è passato un Bush Jr nulla vieta possa passare un Trump.
E magari il prossimo presidente americano bombarderà un nuovo paese orientale.
Di chi sarà la responsabilità? Degli elettori?

ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #178 il: Luglio 01, 2016, 15:39:46 pm »
Citazione
Di chi sarà la responsabilità? Degli elettori?

Certo! Se gli ammerigani sono così folli da votare Come loro presidente una caricatura come quella se la meritano e se ne devono assumere poi le responsabilità (e i relativi disastri).

Per questo continuo a dire che la democrazia é un'arma di una pericolosità inaudita, perché in un'epoca decadente con "popoli" sempre più "intorpiditi" e classi dirigenti sempre più inadeguate (che sono poi la diretta esptessione l'uno dell'altro) il totem della democrazia può seppellirci tutti come l'impero romano fu sepolto dalla decadenza del suo senato.

Sospetto però che la manovra britannica abbia chiuso la partita per Trump allo stesso modo di come l'abbia chiusa per Podemos in Spagna il giorno dopo le elezioni.
Il "popolo" s'è fatto una bella doccia di realtà....e altre se ne farà nei mesi a venire.
Anche per questo temo che gli inglesi la pagheranno anche più di quello che si immagina, così che chi ha la fortuna di potersela guardare dalla finestra capisca Che a giocare col fuoco del vaffa a tutto e tutti alla lunga ci si scotta, e i primi a scottarsi sono proprio i vaffanculizzatori

D'altronde le rivoluzioni, quelle vere, si sono sempre fatte col sangue e per le strade, mica coi v********o alla c****o di cane coi referendum!
Per cui questa massa di "rivoluzionari della democrazia diretta" a me sembrano sempre più un branco di pericolosissimi idioti.
« Ultima modifica: Luglio 01, 2016, 15:49:29 pm da ciaca »
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S.M.

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #179 il: Luglio 01, 2016, 15:51:53 pm »
Intellettuali e giornalisti,
bisognerebbe indire un referendum per stabilire quale delle due categorie sia la peggiore...
Anche se spesso le due figure coincidono, io credo che gli intellettuali, soprattutto quelli sinistroidi, annoiati, benestanti, radical-chic, siano i peggiori.

Vivono in un universo a parte, totalmente scollegato dalla realtà e non colgono i segnali che provengono dal mondo reale.
Apostrofano le reazioni delle masse (quelle che vivono veramente la società e le sue trasformazioni) come "populismo".... bollano scelte dettate da problemi concreti come "ragionamenti di pancia"..... la difesa della cultura e delle tradizioni come "ondate xenofobe"...... invocano la democrazia solo quando gli fa comodo.

I giornalisti sono solamente i servi sciocchi (ma ben pagati) che danno voce al loro pensiero.



P.S.: quanto sopra scritto è totalmente svincolato dal topic, dagli ultimi interventi (sono un paio di pagine che non li leggo poichè inutilmente prolissi), e dagli autori degli stessi. Ogni riferimento, qualora vi fosse, è puramente casuale e non voluto.
« Ultima modifica: Luglio 01, 2016, 15:55:06 pm da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.