Analizzando le performance delle borse europee, Londra è quella che ha fatto registrare i migliori risultati dal dopo Brexit. Londra pare essere, per ora, troppo importante per il mondo finanziario che non si può permettere e non vuole nemmeno abbandonarla dall’oggi al domani. La realtà è che la Gran Bretagna se ne esce dalla Ue, ma a crollare sono le Borse dei Paesi che restano nell’Unione. Il mercato sa dove sono i veri problemi, a questo punto pare che scommetta più su Londra che sulla zona euro.
Sbagliato.
Perché non tieni conto della violenta svalutazione della sterlina tornata sul dollaro a valori che non si vedevano da 30 anni.
Quello che sull'FTSE100 sembra un segno + è in realtà un segno -
C'é poi da tenere conto che nel FTSE100 sono quotate molte multinazionali che hanno sul listino londinese la loro contrattazione azionaria ma poco o nulla sono connesse all'economia britannica.
Titoli che quindi hanno poco o nulla da temere dalla brexit e che a fronte della forte svalutazione della divisa britannica sono appetibili per gli investitori che acquistano oggi a valori reali di molto inferiori a quelli di un paio di settimane fa.
Un indicatore molto più significativo dello stato di salute dell'economia britannica é l'FTSE250, é quello é in calo sistematico (ulteriormente aggravato dal crollo della sterlina).
Il settore bancario e quello dei fondi immobiliari, due delle principali leve dell'economia britannica, registrano entrambi cali nominali in doppia cifra, quelli reali sempre per effetto della sterlina sono molto più ampi.
La banca centrale inglese ha rimosso il vincolo delle riserve liquide delle banche, liberando così 180 mld di sterline a favore della stabilizzazione del mercato.
Ciò nonostante titoli come Barclays hanno già perso 1/4 del loro valore nominale (molto di più se si considera la svalutazione della sterlina rispetto al dollaro).
Se bastasse leggere i segni degli indici di borsa per capire cosa ci sta dietro saremmo tutti analisti finanziari
Io l'idealtipo descritto da Severgnini lo conosco e lo riconosco bene
Altroché, chiamiamoli pure con il loro nome: paraculo e cerchiobottisti italici.
E un demagogo come Battista ne é l'archetipo de "l'intellettuale" (oddio, mi vien da ridere solo a rileggerlo) di riferimento.
Sono settimane che scrive idiozie retoriche prive di alcuna rilevanza sul valore del voto popolare e altre cialtronate assortite.
Al paraculo può anche crollare il pavimento sotto ai piedi e magari fa pure festa, perché il paraculo cade sempre in piedi e dalla parte più sicura, e può quindi permettersi il lusso della cialtroneria impunemente.