Non siamo io e Marco il centro del mondo, mi pare ovvio, e non ci voleva certo questa tua sagace osservazione per farcene rendere conto, ti assicuro
Lo sono però i fatti, quelli che "molti economisti" (ma chi?!
) fanno finta di non vedere, insieme ai pecoroni che gli vanno appresso.
Quegli stessi pecoroni incapaci di discernere la realtà che poi, proprio per questa loro incapacità se la prendono sempre in quel posto (e sbraitano a vanvera, che sia in un'urna referendaria o al bar poco cambia).
Per ora il capro espiatorio buono per tutte le occasioni é l'Europa. Qualche anno fa era la globalizzazione e ancora prima l'imperialismo americano (cose che comunque ritornano sempre nella vulgata, come la peperonata).
Il mondo non gira intorno alle opinioni, ma intorno ai fatti si.
La sterlina é la moneta più debole del 2016, dietro al peso argentino, a quello messicano, all Yuan cinese e pure lo zloty polacco. Primo effetto concreto e immadaiato della Brexit (che per qualche economista della pasta e fagioli era solo un "fisiologico riallineamento").
La BoE, non Pippo Pluto e paperino, ha già detto chiaramente che per la gran Bretagna saranno tempi molto difficili, non c'è una sola previsione che disegni per l'UK uno scenario post Brexit "roseo".
Come un fatto è che l'uso spregiudicato del voto referendario abbia sconquassato l'assetto politico e istituzionale del regno unito, avviandone una crisi che non ha precedenti nella sua storia moderna, gettandolo in una fase di incertezza e instabilità che avrà effetti di portata che oggi non si riesce nemmeno a determinare pEr quanto è potenzialmente enorme.
E tutto per l'arrivismo e il capriccio di 4 spascia pagliai che se la sono già data a gambe levate mentre le anime candide dissertano della sacralità del voto popolare.
Quindi, di che stai parlando?! A quali "economisti" ti stai riferendo?! A quel pagliaccio di Paolo Barnard forse, che più che un esperto di materia economica assomiglia ogni giorno di più al mago Otelma (look televisivo incluso). E le sue, e quelle di tanti antieuropeisti improvvisati, sarebbero "opinioni"? A casa mia si chiamano cazzate, quelle che tutti i sostenitori inglesi della Brexit hanno raccontato per mesi prima di scappare con la coda tra le gambe dal casino che le loro cazzate hanno contribuito a creare.
Per qualcuno questi fatti sono irrilevanti, per qualcun altro magari sono anche "divertenti" anche più delle cazzate a cui amano credere.
Ma la loro "tragicità" resta anche se qualche pecorone ci ride sopra, e resta intatta la tragicità di un'Italia eventualmente fuori dall'euro e dall'Europa.