Molti, e questo è un vero dramma contemporaneo, hanno un approccio ai problemi, e alle discussioni che inevitabilmente ne conseguono, di tipo calcistico.
Si innamorano "per atto di fede" (o di suggestione) di un'idea a tal punto che ogni dato di fatto, ogni ragionamento logico, ogni possibile argomento razionale che leda quella suggestione diventa automaticamente una mistificazione, una menzogna, un artificio per tirare acqua nel mulino del "campo avversario", come se la dialettica fosse una gara con un premio da conquistare o da essa venisse chissà quale tornaconto.
É esattamente ciò che é accaduto nel dibattito pubblico britannico, e che continua a dividere l'opinione pubblica in due opposte fazioni di cui una, quella dei fautori del brexit, totalmente incapaci di guardare in faccia la semplice realtà e i dati di fatto, e assolutamente incapaci di esercitare un minimo di libero arbitrio critico e consapevole, ragionato piuttosto che fondato su slogan privi di senso compiuto.
Leggersi le pagine dei media britannici e le deliranti farneticazioni di molti sostenitori del Leave plasmate da mesi di slogan pre elettorali degli attori che poi sono tutti velocemente e precocemente scomparsi dalla scena da una buona idea di quanto questa "opinione pubblica" sia completamente succube di questo schema e del tutto incapace anche solo di riconoscere la realtà dalla finzione, dal sogno e dalla suggestione.
Una volpe in questo Topic ha anche voluto alludere a chissà quali mie personali interessi nella contribuzione europea, giusto per dare la misura della Barbarie del volgo quando è chiamato a dissertare di cose molto più grandi di lui (cosa che fa come se si trattasse di una taverna dove si discute di calcio, di un rigore non assegnato o di un arbitro cornuto per definizione).
Anche per questo, bisogna prenderne atto con onestà, rivolgersi al volgo per consultazioni referendarie é un atto di autentico autolesionismo, non ne uscirá mai nulla di utile o costruttivo, a maggior ragione se la rabbia prende il sopravvento su una ragione già di suo precaria a livello di vulgata.
Ora, a Pessoa che parla di "confirmation bias", vorrei chiedere quali sarebbero le informazioni ignorate o alle quali non é stato dato il giusto risalto al fine di dare rilievo ad una tesi piuttosto che ad un'altra?!
A me pare che siano proprio i sostenitori della Brexit e della democrazia diretta quelli che vivono completamente immersi in un enorme confirmation bias, quello che gli fa vedere solo il sole che continua a sorgere ma che gli fa ignorare ogni altra evidenza, dato di fatto, e semplice analisi logica delle cose.
Che piú che confirmation chiamerei disclosure bias, visto che non c'è un solo dato di fatto, una sola evidenza empirica, una sola analisi logica e razionale (competente), una sola notizia che possa dare forza alle tesi dei brexiteers i quali, per dare forza alle proprie suggestioni, possono solo ignorare la realtà e continuare a credere agli slogan. Come allo stadio, appunto.