Orologico Forum 3.0

Scarpe

Re:Scarpe
« Risposta #60 il: Agosto 17, 2016, 20:10:16 pm »
Vi segnalerei anche le Grenson Triple Welt, molto sostanziose, pesanti e robustissime.

Se acquistate via internet, PediWear ha una selezione abbastanza vasta di diversi marchi inglesi, come prezzi pero' non so se siano molto piu' convenienti dei negozi in Italia.

Istaro

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Re:Scarpe
« Risposta #61 il: Agosto 17, 2016, 23:31:05 pm »
Rientro in argomento per citare il marchio Loake, poco conosciuto in Italia, che ho avuto modo di saggiare in alcuni acquisti recenti in terra d'oltremanica. Stiamo parlando di 160 sterline per una scarpa goodyear affatto male, meno della metà di una vera church.

Dicevamo: scarpa tipo goodyear al top perché indice di qualità costruttiva e durata, soprattutto grazie alla possibilità di risuolatura (che raddoppia la vita della scarpa).

Ma questo vantaggio, per essere effettivo, richiede un'alta qualità del pellame.

Per cui mi domando: è possibile ottenere un pellame di ottima qualità al di sotto di una certa soglia di prezzo?

Non che sia il prezzo elevato, ovviamente, a fare la qualità. Ma la qualità nemmeno si regala.
Il miglior giudice è il tempo - anche più di quanto consenta l'esame diretto di una calzatura nuova - e, in quest'ottica, la "reputazione" di una marca assume una certa importanza.

Le marche di reputazione consolidata con i prezzi più convenienti sembrano - almeno per quanto consta alla mia limitata conoscenza di questo settore - Cheaney ed Allen Edmonds.

Possiamo attribuire lo stesso pregio a marche posizionate su fasce di prezzo ancora inferiore, come Loake (o Barker o Grenson)?
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Re:Scarpe
« Risposta #62 il: Agosto 18, 2016, 00:53:54 am »
Su Loake Barker non mi pronuncio siccome non le ho mai provate,
ma tra Grenson Triple Welt e Allen Edmonds preferisco senz'altro le prime, anche se Grenson a 390 Sterline
non e' poi cosi' inferiore di prezzo.

guagua72

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Re:Scarpe
« Risposta #63 il: Agosto 19, 2016, 08:53:30 am »
Certamente il prezzo ha e può avere nella manifattura delle calzature il suo perchè. Ciò che non siamo in grado di giudicare è la soglia prezzo/qualità corretta perchè appunto come dice Istaro solo il tempo potrà dare ragione a marchi con prezzi più bassi. Il mio modesto parere, per quanto ho potuto verificare di persona in fabbrica ( ahimè ho più esperienza nelle aziende di calzature femminili in questo senso) è che il costo di una lavorazione industriale, in questo momento mi viene in mente il marchio padovano Henderson per uomo, si aggira intorno ai 35/45 Euro. Questo sfocia in un prezzo al pubblico di circa 350 Euro. Ora quindi potrebbe apparire congruo, con gli elevati costi pubblicitari di Church, che queste possano costare attorno ai 550 Euro ( parliamo di brogue con suola goodyear). Insomma, tendenzialmente, facendo anche le dovute tare, eliminando anche un passaggio ed andando il più vicino possibile alla filiera produttiva ( come mi è capitato di recente con le Loake) io credo che al di sotto delle 200/250  Euro non si possano trovare calzature  con lavorazione goodyear seria di qualsiasi marca. Poi ovviamente qualche outlet, qualche fabbricante che momentaneamente dismette e fa uno stock, qualche negozio in chiusura possono offrire prezzi inferiori ma è molto raro per il tipo di calzatura di cui stiamo dibattendo.

guagua72

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Re:Scarpe
« Risposta #64 il: Agosto 19, 2016, 09:05:56 am »
Qualcuno ha citato il marchio Campanile. Purtroppo una buona industria marchigiana che non ha saputo concentrare bene e scegliere la propria gamma di prodotti e di conseguenza il proprio posizionamento. Fodere e pellami di scarsa qualità abbelliti con la maestria che solo i marchigiani hanno, nessuna lavorazione goodyear per il mercato a cui si rivolge Campanile ( anche se le saprebbero fare) e lavoriazione alla Black. Calzature che dovrebbero costare attorno alle 50 Euro al pubblico, ma che ovviamente costano attorno alle 150 o magari meno o magari di più. Ciò che penso, e credo sia anche in parte l'opinione di Istaro, è che valga la pena spendere un centinaio di euro in più, forse 150, ma accedere ad una calzatura di lavorazione superiore. Spesso vedo persone eleganti, anche ricercate nell'abbigliamento che poi scadono con calzature dozzinali ( non mi riferisco ad alcuno di voi forumisti ci tengo a dirlo e che alcuno si offenda per l'amor del cielo), ecco, io sono del parere contrario, la calzatura di qualità, dovrebbe sempre avere il primo posto e prevalere su tutto il resto dell'abbigliamento. Al punto che preferisco un bel paio di scarpe ginniche a delle terribili calzature in cuoio, deformate e scalcagnate come spesso vedo portare.
« Ultima modifica: Agosto 19, 2016, 09:09:20 am da guagua72 »

guagua72

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Re:Scarpe
« Risposta #65 il: Agosto 19, 2016, 09:07:49 am »
Scusate, mi viene in mente anche un'altro bravo produttore del ferrarese. Stefano Bi. faceva per Berluti tempo fa. Ora non so se abbia uno spaccio di fabbrica o una cosa simile, ma le calzature sono di splendida fattura anche se la modellistica alle volte ricorda il marchio francese troppo da vicino.

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Re:Scarpe
« Risposta #66 il: Agosto 19, 2016, 10:02:55 am »
Una cosa che considero non congrua con i nostri tempi è la risuolatura.
Primo perché pef quato buono il pellame, quando hai finito la suola sotto, anche il sopra non potrà certo essere nuovo.
Secondo perché trovare un calzolaio che conosca l'arte di operare su una scarpa di valore credo sia sempre più difficile.
Insomma goodyear o non goodyear io quando sono finite le butto.

guagua72

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Re:Scarpe
« Risposta #67 il: Agosto 19, 2016, 10:55:18 am »
Una cosa che considero non congrua con i nostri tempi è la risuolatura.
Primo perché pef quato buono il pellame, quando hai finito la suola sotto, anche il sopra non potrà certo essere nuovo.
Secondo perché trovare un calzolaio che conosca l'arte di operare su una scarpa di valore credo sia sempre più difficile.
Insomma goodyear o non goodyear io quando sono finite le butto.
Quanto mi fa piacere dialogare con te Alessandrino. Il tuo spirito pragmatico ed efficace non si smentisce mai. Verissimo ciò che affermi. Le risuolature delle scarpe sono rarissime. Direi pochissimi artigiani sanno fare il lavoro e i costi sono elevati. Credo però che Istaro , quando parla di possibilità di risuolatura si riferisca alla possibilità che offrono case quali Church o Allen edmond's o Alden di rispedire la scarpa in ditta per eseguire tale operazione. Questo è possibile e ti assicuro che i risultati sono ottimi, raramente infatti il tomaio è talmente lacerato da essere inutilizzabile. Oddio, può capitare, ma con la giusta rotazione i tomai rimangono sempre ben mantenuti. In ogni caso la predilezione per la lavorazione Goodyear discende soprattutto dal fatto che, con tale lavorazione dagli spessori superiori, si può avere una longevità anche tripla rispetto alle altre calzature. Un ulteriore consiglio, per ottenere maggiore longevità, oltre al fatto di fare ruotare le calzature, è quello di fare incollare da un bravo calzolaio una buona sovrasuola di gomma quando vedete che il livello di usura è eccessivo, in tale modo avrete una scarpa utile per il periodo piovoso/invernale senza dovere ricorrere alla risuolatura. Io personalmente, con la dovuta rotazione e negli anni, ho accumulato un discreto numero di paia, tanto che  alcune hanno superato il ventennio senza problemi con e senza gommatura della suola.

Re:Scarpe
« Risposta #68 il: Agosto 19, 2016, 15:46:24 pm »
Cosi' tanto per curiosita', ma "l'assistenza in fabbrica" quanto la fanno pagare? Anche perche' le Alden sarebbero da mandare in USA o mi sbaglio?

Re:Scarpe
« Risposta #69 il: Agosto 19, 2016, 16:52:13 pm »
Scusate, mi viene in mente anche un'altro bravo produttore del ferrarese. Stefano Bi. faceva per Berluti tempo fa. Ora non so se abbia uno spaccio di fabbrica o una cosa simile, ma le calzature sono di splendida fattura anche se la modellistica alle volte ricorda il marchio francese troppo da vicino.


Questo e' lo stesso che ha negozio a Bologna in Corte Isolani vicino alle Torri?

Istaro

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Re:Scarpe
« Risposta #70 il: Agosto 19, 2016, 17:36:34 pm »
Cosi' tanto per curiosita', ma "l'assistenza in fabbrica" quanto la fanno pagare? Anche perche' le Alden sarebbero da mandare in USA o mi sbaglio?

Salata: Church's oltre 200 euro... (non conosco i costi aggiornati)
Ma esistono alcuni artigiani nostrani che sono capaci di eseguire il lavoro per circa 100 euro.

Ne vale la pena, perché i pellami, se sono di ottima qualità (quello che sottolineavo negli interventi precedenti) e sono sottoposti a un minimo di cura, reggono il tempo ben più dell'usura di una suola. Anzi, sarebbe un vero peccato buttar via una scarpa quando è ancora in grado di durare a lungo in condizioni smaglianti (ho visto con i miei occhi scarpe con venti/trent'anni di vita, risuolate, come nuove).
Il ragionamento, in termini di "convenienza", è simile a quello che si fa acquistando colletto e polsini di ricambio per le camicie.

Esempio concreto.
Acquisto una Church's - scontata - a 450 euro, la risuolo per 100 euro a suola esaurita, raddoppiandone la durata: con una spesa totale di 550 euro, è come se ne avessi acquistate due paia pagandole 275 euro ciascuna (o un po' di più, se non amo prendermene cura direttamente e preferisco spendere 10 euro ogni tanto per farle dare una bella lucidata da un buon lustrascarpe).

Se alle Church's sostituiamo una marca meno costosa, ma in ogni caso di buona qualità, potremmo "cavarcela" con 400 euro complessivi, da suddividere virtualmente in due.

Ovviamente, parliamo di "convenienza" tra virgolette: sempre di cifre importanti si tratta, giustificate se si ha il piacere di indossare una bella calzatura, che conservi il suo fascino intatto negli anni (altre, più scadenti, dopo pochi mesi sono già tristi a vedersi) e che sostenga validamente il nostro piede, facendolo respirare.
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Re:Scarpe
« Risposta #71 il: Agosto 19, 2016, 17:51:48 pm »
Cosi' tanto per curiosita', ma "l'assistenza in fabbrica" quanto la fanno pagare? Anche perche' le Alden sarebbero da mandare in USA o mi sbaglio?

Salata: Church's oltre 200 euro... (non conosco i costi aggiornati)
Ma esistono alcuni artigiani nostrani che sono capaci di eseguire il lavoro per circa 100 euro.

Ne vale la pena, perché i pellami, se sono di ottima qualità (quello che sottolineavo negli interventi precedenti) e sono sottoposti a un minimo di cura, reggono il tempo ben più dell'usura di una suola. Anzi, sarebbe un vero peccato buttar via una scarpa quando è ancora in grado di durare a lungo in condizioni smaglianti (ho visto con i miei occhi scarpe con venti/trent'anni di vita, risuolate, come nuove).
Il ragionamento, in termini di "convenienza", è simile a quello che si fa acquistando colletto e polsini di ricambio per le camicie.

Esempio concreto.
Acquisto una Church's - scontata - a 450 euro, la risuolo per 100 euro a suola esaurita, raddoppiandone la durata: con una spesa totale di 550 euro, è come se ne avessi acquistate due paia pagandole 275 euro ciascuna (o un po' di più, se non amo prendermene cura direttamente e preferisco spendere 10 euro ogni tanto per farle dare una bella lucidata da un buon lustrascarpe).

Se alle Church's sostituiamo una marca meno costosa, ma in ogni caso di buona qualità, potremmo "cavarcela" con 400 euro complessivi, da suddividere virtualmente in due.

Ovviamente, parliamo di "convenienza" tra virgolette: sempre di cifre importanti si tratta, giustificate se si ha il piacere di indossare una bella calzatura, che conservi il suo fascino intatto negli anni (altre, più scadenti, dopo pochi mesi sono già tristi a vedersi) e che sostenga validamente il nostro piede, facendolo respirare.

Si ma è lo stesso discorso che si potrebbe fare per un'auto, ci rifaccio il motore e la tappezzeria di pelle , riverniciata torna nuova.
E' che ogni tanto uno ha pure il gusto di cambiare  e rinnovarsi, non è che sui può sempre fare il conto di ciò che conviene, mia opinione ovviamente.

Istaro

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Re:Scarpe
« Risposta #72 il: Agosto 19, 2016, 18:13:54 pm »
Cosi' tanto per curiosita', ma "l'assistenza in fabbrica" quanto la fanno pagare? Anche perche' le Alden sarebbero da mandare in USA o mi sbaglio?

Salata: Church's oltre 200 euro... (non conosco i costi aggiornati)
Ma esistono alcuni artigiani nostrani che sono capaci di eseguire il lavoro per circa 100 euro.

Ne vale la pena, perché i pellami, se sono di ottima qualità (quello che sottolineavo negli interventi precedenti) e sono sottoposti a un minimo di cura, reggono il tempo ben più dell'usura di una suola. Anzi, sarebbe un vero peccato buttar via una scarpa quando è ancora in grado di durare a lungo in condizioni smaglianti (ho visto con i miei occhi scarpe con venti/trent'anni di vita, risuolate, come nuove).
Il ragionamento, in termini di "convenienza", è simile a quello che si fa acquistando colletto e polsini di ricambio per le camicie.

Esempio concreto.
Acquisto una Church's - scontata - a 450 euro, la risuolo per 100 euro a suola esaurita, raddoppiandone la durata: con una spesa totale di 550 euro, è come se ne avessi acquistate due paia pagandole 275 euro ciascuna (o un po' di più, se non amo prendermene cura direttamente e preferisco spendere 10 euro ogni tanto per farle dare una bella lucidata da un buon lustrascarpe).

Se alle Church's sostituiamo una marca meno costosa, ma in ogni caso di buona qualità, potremmo "cavarcela" con 400 euro complessivi, da suddividere virtualmente in due.

Ovviamente, parliamo di "convenienza" tra virgolette: sempre di cifre importanti si tratta, giustificate se si ha il piacere di indossare una bella calzatura, che conservi il suo fascino intatto negli anni (altre, più scadenti, dopo pochi mesi sono già tristi a vedersi) e che sostenga validamente il nostro piede, facendolo respirare.

Si ma è lo stesso discorso che si potrebbe fare per un'auto, ci rifaccio il motore e la tappezzeria di pelle , riverniciata torna nuova.
E' che ogni tanto uno ha pure il gusto di cambiare  e rinnovarsi, non è che sui può sempre fare il conto di ciò che conviene, mia opinione ovviamente.

Ovviamente il discorso vale per i modelli "classici", quelli che uno immagina di portare a lungo senza stancarsi.
Il bello dello stile classico (non solo nell'abbigliamento) è anche questo... Da integrare, ovviamente, con altre soluzioni che soddisfino anche il gusto di cambiare.
« Ultima modifica: Agosto 19, 2016, 22:29:18 pm da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Re:Scarpe
« Risposta #73 il: Agosto 19, 2016, 18:46:26 pm »
Cosi' tanto per curiosita', ma "l'assistenza in fabbrica" quanto la fanno pagare? Anche perche' le Alden sarebbero da mandare in USA o mi sbaglio?

Salata: Church's oltre 200 euro... (non conosco i costi aggiornati)
Ma esistono alcuni artigiani nostrani che sono capaci di eseguire il lavoro per circa 100 euro.

Ne vale la pena, perché i pellami, se sono di ottima qualità (quello che sottolineavo negli interventi precedenti) e sono sottoposti a un minimo di cura, reggono il tempo ben più dell'usura di una suola. Anzi, sarebbe un vero peccato buttar via una scarpa quando è ancora in grado di durare a lungo in condizioni smaglianti (ho visto con i miei occhi scarpe con venti/trent'anni di vita, risuolate, come nuove).
Il ragionamento, in termini di "convenienza", è simile a quello che si fa acquistando colletto e polsini di ricambio per le camicie.

Esempio concreto.
Acquisto una Church's - scontata - a 450 euro, la risuolo per 100 euro a suola esaurita, raddoppiandone la durata: con una spesa totale di 550 euro, è come se ne avessi acquistate due paia pagandole 275 euro ciascuna (o un po' di più, se non amo prendermene cura direttamente e preferisco spendere 10 euro ogni tanto per farle dare una bella lucidata da un buon lustrascarpe).

Se alle Church's sostituiamo una marca meno costosa, ma in ogni caso di buona qualità, potremmo "cavarcela" con 400 euro complessivi, da suddividere virtualmente in due.

Ovviamente, parliamo di "convenienza" tra virgolette: sempre di cifre importanti si tratta, giustificate se si ha il piacere di indossare una bella calzatura, che conservi il suo fascino intatto negli anni (altre, più scadenti, dopo pochi mesi sono già tristi a vedersi) e che sostenga validamente il nostro piede, facendolo respirare.


Su modelli come Chrch's Burwood e Lancaster ci puo' anche stare.

Ho visto adesso anche che Alden (dentro gli Stati Uniti) per 169 DOllari, restituisce le scarpe riparate (ricostruite)
munite di forme in cedro.


guagua72

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Re:Scarpe
« Risposta #74 il: Agosto 19, 2016, 20:12:18 pm »
Alessandrino non è proprio come dici tu. Il paragone con l'auto non è calzante, tanto per rimanere in tema di scarpe.
L'automobile è un oggetto meccanico soggetto ad usure pressochè irreversibili, paradossalmente una buona scarpa inglese merita di essere conservata tanto quanto lo merita una vettura classica o d'epoca. Le vetture moderne risentono di un'obsolescenza "programmata" che poco ha a che vedere con l'utilità della calzatura. Certamente che le Church's con suola in gomma non hanno questa possibilità ed infatti si parla sempre di scarpe in cuoio, lavorazione goodyear di impronta classica. Una calzatura risuolata diventa come nuova e non è solo una questione di risparmio, è come avere una vecchia pipa Dunhil del nonno o di uno Zio e buttarla Via, se uno la vuole fumare basta una rimessa a nuovo con creme abrasive apposite e una sterilizzata e se non la si vuole fumare la si terrà per qualche nipote futur . In ogni caso, se i prodotti sono buoni meritano sempre di essere conservati e usati a qualunque categoria merceologica appartengano. La mia mamma ( era lei a fare gli acquisti importanti in famiglia) ha sempre cercato di comprare oggetti duraturi e di ottima qualità, cosa che spesso corrispondeva a un certo dispendio di danaro che per una maestra ed un impiegato rappresentavano sacrifici, ora mi ritrovo alcuni oggetti degli anni sessanta/settanta che ancora uso e che sono stati riparati più volte: una radio brionvega, una lampada Toyo di Flos come pure la Taccia sempre di Flos ( disegnata da castiglioni), oppure le classiche Le corbusier. Mi ritrovo anche delle cravatte del nonno col buco e qualche giacca di tweed, certamente non mi sogno di buttarle e non le tengo solo per il valore affettivo ma anche per la loro concreta possibilità di utilizzo. Certo che non vale la pena fare risuolare delle scarpe di bassa qualità ma una Boorwod di Church buttarla via è un sacrilegio. Io ribadisco che se non vuoi risuolarla vai da un normale calzolaio e ti fai la suola in gomma, avrai altri dieci anni di buon uso.
« Ultima modifica: Agosto 19, 2016, 20:18:34 pm da guagua72 »