Lo sbaglio imperdonabile che hanno fatto é quello che ha scritto Ermanno e che alcuni di noi scrivono da anni prima o poi gli si sarebbe ritorto contro.
Hanno aumentato in modo scritteriato la produzione pensando che l'espansione del mercato cinese via HK potesse asorbire tutto e sarebbe durata all'infinito.
Hanno perseguito obbiettivi di breve termine per la massimizzazione del profitto (e in effetti per qualche anno sono state grandi abbuffate) senza preoccuparsi però delle conseguenze di lungo termine.
Hanno trasformato in prodotto industriale di massa ciò che una volta era prodotto di nicchia, l'hanno svuotato di contenuti e svenduto alle mode per attrarre nuovi danarosi clienti di mercati tutti ancora da consolidare.
Hanno inflazionato il prodotto, il settore e tutto il mondo dell'usato, hanno tolto al prodotto la sua aura di oggetto di pregio, esclusivo e capace anche di essere bene rifugio (cosa che invece ha guadagnato qualche modello speculativo), hanno inflazionato la rete di vendita, hanno reso i listini una barzelletta, hanno tolto credibilità a tutto e tutti, sacrificando in primo luogo lo zoccolo duro della clientela che questo settore l'ha tenuto in vita.
Oggi tutto questo, con l'aggravante dello Smart watch, gli si ritorce contro.
Fare dell'orologio meccanico solo oggetto di lusso alla moda é una follia in un mondo dove le novità e le mode si avvicendano a ritmi vertiginosi e dove si consumano velocemente vecchi e nuovi miti; ha pagato nel breve, ora rischia di seppellire l'intero settore.
Ma per le holding é un problema relativo, i loro assett sono i marchi (che hanno spremuto in ogni modo possibile) e del settore non può fregargliene di meno.
Non si vendono più orologi meccanici? Troveranno il nodo di riciclare i marchi e del settore in rovina non importerá più a nessuno. I tanti disoccupati li ricollocheranno in qualche posto dove incollano etichette.