E' proprio rispetto all'OVerseas (persino l'Overseas) a 60.000 euro che i 16,5K di questo sono una svolta.
Cercerò per l'ultima volta di chiarire il mio pensiero, poi su questo tema non intervengo più perché è l'ennesima perdita di tempo, anche se poteva essere una bella discussione su cosa sta succedendo in questo mondo dell'alta orologeria, occasione sprecata.
Io ho una linea unica di valutazione di tutti gli orologi. La mia linea unica è: si considerano tutti i fattori, esterni, interni, manifattura, pregio tecnico, finiture, tutto in rapporto al prezzo in relazione a tutto il resto
Ora, proprio perché tutti i fattori vanno presi in considerazione, io non mi sento di dire che 16,5K per Vacheron Costantin che non è proprio l'ultimo marchio in termini di reputazione per un orologio per giunta diverso dal solito braccialato, siano necessariamente troppi in rapporto a cosa offre Vacheron e il resto del mercato. Lo potrei dire solo dopo averlo analizzato. Perché torno a ripetere che : 1) Vacheron i suoi orologi li rifinisce molto ma molto bene, in particolare i calibri); 2) io stesso ho avuto anni fa in mano uno di questi modelli in oro che non so se montava o meno lo stesso calibro ma certamente era rifinito meglio del 99 per cento della produzione dell'alta orologeria corrente, compresa la più costosa e la più griffata; 3) in base a che cosa quindi io dovrei concludere che questo calibro commerciale sia rifinito male? Mistero più assoluto, non certo in base ad una foto che non mi dice niente a riguardo.
E allora la questione è semplice: se è rifinito come standard Vacheron allora li vale i 16,5k di prezzo, anzi sono una svolta rispetto alla politica fatta negli ultimi anni dalla casa. Se fosse rifinito come un Patek allora varrebbe poco quanto un Patek. Comunque sarebbe una svolta per una casa che in acciaio proponeva solo i braccialati non certo un modello elegante come questo.
Certo se costasse 50 K di listino allora io, io, non Angelo, io, vorrei la manifattura pure. Ma non costa così.
Soprattutto non posso passare sotto silenzio che colui che oggi fa questo discorso della Ferrari con il motore da utilitaria è una persona che a differenza mia elogia Blancpain 34 mm, Daniel Roth, IWC, Breguet, di 20 trenta anni fa che avevano calibri commerciali, a volte più pregiati tecnicamente, ma montati anche su orologi molto ma molto più economici, ma con finiture meno pregiate. Faccio un esempio: fiumi di elogi vengono riservati abbastanza giustamente sul Breguet crono, quello piccolino con il Lemania. Lemania che monta anche un certo Omega Speedmaster che costa molto ma molto meno del breguet, e viene considerato un cesso da Angelo. Quale è la differenza? Estetica e finiture . E allora come si fa a dire che le finiture non contano e conta solo la manifattura? Io in tutti gli orologi che possiedo ho tutti calibri di manifattura rigorosa eccetto uno: un Perseo di forma con un Eta. Angelo ne ha tanti ., tanti.
Io ho stima di Angelo che so alla fine , anche se non lo ammetterebbe mai, essere persona molto più aperta agli altri di come ama presentarsi. E in tutta amicizia lo invito a riflettere se vale la pena esporsi a contraddizioni così vistose e alla fine inutili. Perché di fronte a questo orologio, di persona, con noi, probabilmente concluderemmo con lo stesso giudizio in un senso o nell'altro. Ma dovremmo averlo in mano. Allora che serve scrivere pagine dicendo che è una pataccca, usando argomenti per i quali diventerebbero patacche anche gli orologi che ama? Nessun senso.