Certo che il Daytona ad 11000 euri, a questo punto, diventa un affare. Ho sempre detto che il Daytona ritornerà.
Ritornerà per Giorgio, per me un orologio così banale e diffuso non troverà mai spazio nella mia collezione. E le finiture di questo Vacheron sul Rolex non le vedi, e non solo perché il fondello è chiuso.
Ecco, il paragone non sarà esaltante ma è suggestivo. Alle volte, io per primo, critichiamo la marca dei coronati e per qualità e per prezzo, dimenticando che spesso rimangono onesti orologi, anche ben fatti, dal sicuro allure modaiolo, pur mantenendo prezzi decenti. Poi è chiaro che all'appassionato possono apparire scontati e troppo "noti", però Marco, voglio sbagliarmi, ma non ti pare che certe case abbiano pompato dei listini cavalcando l'onda di un'esclusività inesistente nei fatti? In questo Vacheron, marchio che adoro, di nicchia ci vedo solo i numeri prodotti, ma in realtà rimane sempre un discreto prodotto industriale. Credo che il vero appassionato, quale tu sei, non possa non vedere a quali bassezze siamo arrivati in alcuni casi e questo ne è un esempio. Ripeto che ad esempio Cartier, a livello industriale, ha abbassato i prezzi, anche su calibri di manifattura, uscendo con listini prossimi agli ottomila euro. Tutti orologi che non hanno nulla a che vedere con l'alto collezionismo o l'appassionato di nicchia e per questo non degni di difese d'ufficio che ripercorrano le strade di una qualità non tangibile. Al livello di questo Vacheron, contano marchio, visibilità al polso, rivendibilità, emozionalità, allure riflessa sull'acquirente e altre amenità simili, tutte doti che non si riversano sulla purezza di un anglage che comunque io non vedo così potente in questo Quai de L'ile. Quindi poi è chiaro che , volenti o nolenti, ci si butta sul prezzo.