Io ho detto che questa iniziativa è solo l'ultima messa in campo per privare di qualche libertà i cittadini in nome di una falsa democrazia e sicurezza. Togliendo piano piano ogni libertà, ci trasformeremo in sudditi (e consumatori ovviamente)
"Falsa idea di utilità è quella che sacrifica mille vantaggi reali per un inconveniente o immaginario o di poca conseguenza, che toglierebbe agli uomini il fuoco perché incendia e lacqua perché annega, che non ripara ai mali che col distruggere.
Le leggi che proibiscono di portare armi sono leggi di tal natura; esse non disarmano che i non inclinati né determinati ai delitti, mentre coloro che hanno il coraggio di poter violare le leggi più sacre della umanità e le più importanti del codice, come rispetteranno le minori e le puramente arbitrarie, e delle quali tanto facili ed impuni debbon essere le contravvenzioni, e lesecuzione esatta delle quali toglie la libertà personale, carissima all'uomo, carissima allilluminato legislatore, e sottopone glinnocenti a tutte le vessazioni dovute ai rei?
Queste peggiorano la condizione degli assaliti, migliorando quella degli assalitori, non iscemano gli omicidii, ma gli accrescono, perché è maggiore la confidenza nellassalire i disarmati che gli armati.
Queste si chiamano leggi non prevenitrici ma paurose dei delitti, che nascono dalla tumultuosa impressione di alcuni fatti particolari, non dalla ragionata meditazione deglinconvenienti ed avantaggi di un decreto universale.
C. Beccaria
Beccaria scrive in un'epoca in cui era ancora acerbo il sistema di sicurezza pubblica.
In un contesto simile, un Governo che fosse incapace di organizzare forze di polizia e magistratura, e si illudesse di estirpare la violenza semplicemente vietando le armi, otterrebbe solo il risultato di esporre il più onesto (che volesse sottomettersi alla legge) all'arbitrio del più arrogante e spregiudicato (che della legge se ne infischia).
Il possesso di armi, allora, diventerebbe un "diritto" (come lo è nella Costituzione USA) volto ad attenuare questa disparità, garantendo un minimo di sicurezza fondata sulla dissuasione privata.
"Attenuare", ma non eliminare: perché i più arroganti e spregiudicati lo sono non solo nell'acquisire il possesso di armi, ma anche nell'usarle.
Se la sicurezza pubblica fosse affidata solo alla difesa privata, come potrebbero difendersi bambini, anziani, malati, donne, persone che non eccellono per agilità o capacità visiva, ecc.?
Se mi trovo in pericolo non debbo contare sulla pistola nella fondina, ma sulla prontezza di intervento delle forze dell'ordine e sulla capacità dissuasiva del sistema giudiziario.
Senza contare i rischi dovuti ai maggiori pericoli derivanti dai non criminali: maggior possibilità di degenerazione di liti (mi sento forte perché ho un'arma), maggior "impatto" delle crisi di follia, ecc.
La migliore modalità per assicurare una sicurezza diffusa è
di gran lunga quella di un
efficiente apparato di pubblica sicurezza.
Quello italiano - o di altri Paesi - ai giorni nostri non è un esempio di efficienza, lo sappiamo...
Il motivo, però, non risiede nell'impossibilità di migliorare tale efficienza, ma solo nell'insufficiente sensibilità al tema degli attuali governanti.
Però siamo più sicuri che ai tempi di Beccaria o del Far West americano... E speriamo davvero di non rivivere tempi simili!
La questione, quindi, è che bisogna impegnarsi per
migliorare il sistema pubblico (rendendolo efficiente), non per peggiorarlo confidando in soluzioni antistoriche.
Condivido molte osservazioni sul
deficit di democrazia, ma non ne vedo proprio il collegamento col possesso di armi a uso di difesa (cosa diversa, ovviamente, dal possesso per uso sportivo).