Cartier, ovvero non solo gioielli

[ilcommesso]

era da un pò che volevo aprire un 3d per discuterne; trovo che negli ultimi anni si sia distinta per avere ampliato la gamma di orologi con disegni di cassa da far invidia a tante altre antiche maison,  andando oltre i noti Pasha e Tank, segno che se c'è la volontà e competenza, i risultati arrivano.
Sarebbe ora che chi disegna Cartier faccia un salto da JLC 

Ho letto che i prezzi di alcuni modelli sono sui 20k, con casse in oro e altri metalli (per non parlare della casse ingioiellate), di altri i prezzi sono molto accessibili
Questo è il lusso, chi lo vuole lo deve pagare, a volte anche strapagare, perchè questo è il mercato.

Questo è in palladio, l'anglage è bello splendente 

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Il disegno delle casse mi piace molto, come la pulizia dei quadranti.
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Ecco un bel calendario con le indicazioni chiare e leggibili: evidentemente qualcuno si è accorto che le funzioni accessorie è bene poterle anche utilizzare 
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Rotonde de Cartier crono, 40mm, prezzo mi pare sui 10k
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[BadoeroII]

Cartier è la maison che più mi piace e che si avvicina alla mia filosofia di pensiero. Maison cui sono molto legato, tanto che la mia raccolta di orologi parte proprio grazie a Cartier.
Negli ultimi 5/6 anni si è lanciata nelle grandi complicazioni.
Chi crea le complicazioni e rivede le estetiche del passato è una donna.
Comunque Cartier non solo è alta gioielleria ma anche alta orologeria e alla fine gli stessi loro orologi sono dei grandi gioielli.

[AleArturo]

Molto belle le idee per i due calendari che, però, non mi piacciono nella realizzazione. Cartier è un'azienda che apprezzo, ma che però penso spontaneamente per piccola pelletteria e occhiali, non subito come manifattureria orologiera.
Ne riconosco l'impegno comunque degli ultimi anni, volto a ringiovanire una produzione prima troppo adagiata sugli allori di qualche successo degli anni scorsi.

[mbelt]

In questi ultimi 10 anni Cartier è cambiata totalmente. La ragione è tecnica: a capo della ricerca e sviluppo vi è una donna molto capace, Foster  Kasapi (dovrebbe essere il doppio cognome) , allieva di Giulio Papi. Ne sono nate tante complicazioni anche realizzate in modo nuovo. Poi ha ripreso da Roger Dubuis il punzone di Ginevra e anche la scheletratura nuova, specialità della casa ginevrina ai tempi di Dias, poi assorbita da Richemont, proprietaria di Cartier. Affascinanti poi i prototipi ID ONE, e ID Two, con soluzioni rivoluzionarie che non so se vedranno mai la luce nella produzione. Grande impulso ha avuto poi l'alta orologeria femminile con applicazioni di gioielleria sempre più fantasiose, e anche qualche incursione in quelle complicazioni poetiche che sono una specialità di Van Cleef&Arpels, cioè di Widerrecht (più o meno si scrive così)

[Istaro]

Sarebbe ora che chi disegna Cartier faccia un salto da JLC 

 

I modelli di impronta classica (Santos, Ronde e Tank) sono belli e con una spiccata identità di maison.

Da sottolineare che vendono anche versioni di dimensione equilibrata (34/36 mm), che viene definita, senza concessioni alle mode... "grande" (!).  (Anche se l'aggettivo penso non sia inteso in termini assoluti, bensì in rapporto alle dimensioni tradizionali dei modelli).

Peccato che il Tank di grandezza classica sia prodotto solo al quarzo... 

Interessanti anche le altre collezioni, che però - a mio avviso - sono un po' "prigioniere" dell'identità stilistica della casa, che viene declinata in tutti i modelli, anche quelli più informali, in modo troppo rigido.

La qualità di realizzazione mi sembra molto buona.

[GEKKO]

Condivido con Istaro il disappunto per il movimento del Tank di misura classifica perché per me Cartier, come si può intuire dal mio avatar,  é soprattutto questo modello.
In ogni caso amo molto Cartier e seguo sempre con interesse le novità nella sua produzione.

[claudio969]

...contrariamente alle vs opinioni io non riesco a farmi piacere un solo modello da uomo dell'attuale Cartier, hanno un'impronta stilistica che proprio non me li fa apprezzare.
Tutt'altro discorso per i modelli femminili dove trovo siano tra i più affascinanti e eleganti dell'intero settore.

[mbelt]

...contrariamente alle vs opinioni io non riesco a farmi piacere un solo modello da uomo dell'attuale Cartier, hanno un'impronta stilistica che proprio non me li fa apprezzare.
Tutt'altro discorso per i modelli femminili dove trovo siano tra i più affascinanti e eleganti dell'intero settore.

Anche per me è lo stesso. Però vidi una esposizione a Ginevra dal museo Cartier e devo dire che i modelli storici sono bellissimi.

[fabri5.5]

la casa si è data molto da fare,ha messo in catalogo complicazioni che non temono confronti
con maison ben più quotate.
il risultato è però osceno,
per stile,uno qualunque dei modelli della collezione "Collection Privée Cartier Paris"
surclassa alla grande la modellistica attuale.

[ciaca]

I Cartier moderni non mi dicono nulla.
Alcuni modelli degli anni 80 sebbene spesso dotati di movimenti poveri esteticamente sono state tra le cose più ragguardevoli dell'epoca, orologi come il Pasha, il tank americaine, il tank basculante, il Santos e il Vendóme esteticamente nel loro genere non temono confronti e anche il livello di finitura di casse e quadranti era di tutto rispetto.
I moderni, come quasi tutti gli orologi contemporanei, sebbene sul piano meccanico molto spesso siano molto ben equipaggiati, mi lasciano del tutto indifferente, hanno perso quel quid che ne faceva orologi originali ma comunque fini, ben proporzionati ed eleganti.

[leolunetta]

Ho buona convinzione che ad esempio quei due calendari postati da Simone e anche qualcos'altro di Cartier, mi sarebbero andati più a genio di ciò che ho visto dal vivo di altri marchi nelle Buotique di Firenze e Venezia, ma è solo una sensazione di quello che rilevo vedendoli in foto. Il nero a sx in modo particolare non lo trovo affatto disprezzabile, ma le misure le temo.

[leolunetta]

...uno qualunque dei modelli della collezione "Collection Privée Cartier Paris"
surclassa alla grande la modellistica attuale.

Fabri ce ne fai qualche esempio? 

[leolunetta]

Davvero notevole il "Crash squelette", col movimento anch'esso fuso perfettamente nell'insieme, che da un'impressione di continuità notevole e non azzardata.
C'è un modello, il "Tank Louis Cartier scheletrato in vetro zaffiro" che dovrebbe avere misure vecchio stampo di 30x39mm, manuale con 3 giorni di riserva, oro rosa. Ha la "C" di Cartier che abbraccia la componentistica interna e fa da platina. Non mi dispiace per niente, almeno in foto.
Questi orologi avrei senz'altro più curiosità di vederli e provarli dei vari BP, Breguet, G.O. e compagnia bella di oggi...

[GEKKO]

Lo avevo pubblicato tempo fa chiedendo giudizi che non credo fossero arrivati.

[ilcommesso]

Ho buona convinzione che ad esempio quei due calendari postati da Simone e anche qualcos'altro di Cartier, mi sarebbero andati più a genio di ciò che ho visto dal vivo di altri marchi nelle Buotique di Firenze e Venezia, ma è solo una sensazione di quello che rilevo vedendoli in foto. Il nero a sx in modo particolare non lo trovo affatto disprezzabile, ma le misure le temo.

Sia il crono che il calendario sono 40 mm 
Le misure più grandi le hanno mantenute su tutti i super complicati, fino a 47 mm