Se ricordo bene, quello di Renaud è un prototipo, come tali sono i 12 che ha venduto per un milione di franchi ognuno, grazie a 12 munifici mecenati.
Oppure è Johann Rupert che vuole qualcosa di nuovo e ha sganciato la sua paghetta giornaliera
Io sono convinto che se chiedessi ad un amico ingegnere meccanico di progettarmi un oscillatore isocrono meccanico di dimensioni microscopiche non avrebbe particolari problemi.
La realtà è come dice Marco, riscontrabile anche in altri campi, automobili su tutti.
Motori e meccanismi vecchi di secoli, che sono i migliori semplicemente perchè non si sono mai cercate alternative, o se si sono trovate, sono state chiuse in un cassetto.
Questo è vero ma il mondo degli orologi da polso è molto più conservatore rispetto a quello dell'auto, ed è assurdo, perché in questo caso ci sono meno vincoli funzionali, e comunque fare un orologio nuovo non costa un miliardo di euro, come fare una auto nuova (almeno, spesso le cifre sono superiori).
Comunque questi pezzi Renaud quando ha registrato i video intervista non li aveva ancora fatti, penso sia uscito allo scoperto per avere finanziatori che come sempre in questi casi siano anche disposti a provare gli orologi. Se avessi i mezzi lo farei, o almeno ci proverei perché capisco che potenzialmente questa roba di Renaud è la più rivoluzionaria che abbia mai visto nel settore ad oggi. Non sono in grado di dire se gli esiti della ricerca di Renaud siano giusti e sbagliati, ma sono in grado di dire che il suo approccio è quello giusto, ed è la risposta a chi, dopo aver chiuso il cervello a chiave decenni fa, non fa altro che ripetere che tutto è già stato innovato nel settore....certo, se si smette di pensare al nuovo e al diverso, tutto diventa di necessità e per scelta già inventato, ma se si apre....tutto può ancora essere scoperto. Se al posto di Renaud questo esercizio lo facessero i dententori di mezzi tecnici ed economici del settore arriveremmo sicuramente ad orologi rivoluzionati completamente. E se è possibile, di deve fare.
Per esempio, la visibilità della meccanica orologiera. La meccanica degli orologi è bella: se gli orologiai avessero deciso di farne godere alla vista i loro clienti allora forse la meccanica verrebbe riconosciuta come un valore. Calabrese tra i vecchi orologiai era uno che lo aveva capito: le sue trasparenze del tourbillon Blancpain, il Golden Bridge di Corum, erano tentativi di questo. Poi ha fatto casse tutte in zaffiro. Ma ci si è fermati. Invece se fai tutta una cassa trasparente, e ora la si può fare tutta in zaffiro, certo con costi più alti, decisamente più alti di quelli di una cassa tradizionale, puoi far vedere tutta la meccanica, che a quel punto tutta dovrà essere accuratamente rifinita a livello della alta orologeria. Certo i costi sono alti, ma anche i listini dell'alta orologeria vecchia sono altissimi, quindi sarebbe una proposta tesa a dare più contenuto anche emozionale a chi sceglie la meccanica di alto livello. Magari così qualche preoccupazione in meno per gli smartwatch si sarebbe potuto avere. Invece ci si è chiusi in una vana ricerca sul passato, e i risultati sono quelli che vediamo, cioè che dell'orologeria meccanica non importa nulla pressoché a nessuno.