non ho affatto scritto che secondo te gli atei sarebbero stragisti.
Io non ho mica scritto né insinuato di voler rispondere ad una tua accusa in tal senso.
Intendevo semplicemente rendere evidente che il legame
generico religione-fondamentalismo-violenza ha lo stesso grado di assennatezza (o un grado inferiore
) del legame ateismo-violenza.
(Per non parlare dellaltra barzelletta che circola sulla presunta maggiore carica intollerante delle religioni monoteiste
)
Sono tue invenzioni che metti sulla bocca degli altri per distorcente il pensiero e farne una caricatura retorica.
Non ne ho bisogno
Io dico solo che se per gli stragisti cattolici supponiamo la insanità mentale
Aridanghete
Non esistono stragisti cattolici né sedicenti cattolici!
Mentre tu per gli islamici dici che è la religione, e per i cattolici che sono pazzi, o non frequentano, o .....tutte scuse.
Non ho scritto niente di tutto questo.
Non faccio una generalizzazione rozza (pazzi alcuni, sani altri), mentre mi sembra che la faccia tu, sia pure di segno diverso.
1) Dellassassino di Colorado Springs ho citato il profilo psicologico non per giustificare la sua appartenenza religiosa (probabilmente assente), ma solo per segnalare, a titolo di cronaca, che era persona totalmente incapace di intendere e di volere.
A differenza di altri stragisti compreso Breivnik che certo hanno gravi disagi mentali ed emotivi, ma non sono psicotici gravi in senso clinico.
2) Dei due stragisti che tu hai citato cercandoli col lumicino non abbiamo nessun motivo per ritenere che fossero realmente cristiani (protestanti) o che i loro gesti fossero frutto di una fede religiosa.
Esaminare la reale frequenza religiosa non è una scusa, ma è un elemento qualificante della fede di un individuo (cristiano, musulmano o di qualsiasi altra confessione).
Il fatto che quei criminali fossero battezzati o che in passato avessero frequentato qualche gruppo cristiano basta a caratterizzarli o a individuare il movente dei loro gesti?
Odifreddi ha fatto le scuole in seminario
possiamo definirlo un pensatore cattolico?
Probabilmente quelli erano anche tifosi di una squadra di baseball o di calcio
O erano appassionati di orologi
Sono elementi utili a definire il loro profilo?
Io dico solo che se per gli stragisti cattolici supponiamo la in sanità mentale lo possiamo fare anche per gli islamici. Il processo che sta dietro questi fenomeni a livello delle adesioni individuali è il medesimo: sono personalità disturbate che trovano pretesti per uccidere. Pretesti che sono per lo più di stampo razzista: ti elimino perché non sei d'accordo con me, perché professi la fede sbagliata, perché sei una razza inferiore e devo purificare.....sempre quello è , e vanno visti esattamente allo stesso modo. Non sono mai le religioni ad ispirare violenze, razzismo o omicidi. È la convinzione che una razza, una religione, siano intrinsecamente cattive, o feritori ad altre. Un penserò folle che suppone Possono a volte essere lette in questi termini per fini strumentali da persone con problemi e da persone che usano queste cose a fini strumentali per finalità di potere o altro.
Ragionamenti che contengono elementi fondati (è vero che molto spesso le religioni sono strumentalizzate per altri fini), ma che peccano di rigidità, essendo privi di unanalisi concreta delle situazioni.
1) Un criminale è sempre in qualche misura disturbato.
Bisogna però vedere se lideologia o la religione cui si ispira è solo un pretesto arbitrario, oppure offre elementi che giustificano la violenza.
La maggior parte dei gerarchi nazisti era mentalmente tarata.
Ciò significa che non bisognava mettere a fuoco i principî criminogeni contenuti nellideologia nazista?
Idem per il comunismo (stalinista o maoista o khmer
.), ecc.
2) Sebbene come accennavo inizialmente - sia operazione rozza stabilire un legame generico tra religione, fondamentalismo e violenza, non significa che si debba rinunciare a capire se esistono legami
specifici.
Lislam non è una religione che ispira necessariamente violenza.
Però esistono alcune connessioni con la violenza che
oggi, XXI secolo, manifesta lislam e non altre religioni (diciamo che linduismo segue a distanza
).
Ci sono i gravi problemi di persecuzione violenta di minoranze (con migliaia di morti lanno) in molte parti del mondo: Nord Africa, Nigeria, Eritrea, Somalia, Medio Oriente, Iran, Afghanistan, Pakistan, Bangladesh
E fino ad oggi abbiamo fatto finta di non vedere. E di non sentire gli appelli di Papa Francesco.
LISIS (
Stato islamico dellIraq e della Siria) è sedicente islamico (come erano sedicenti le Brigate Rosse
) oppure trova alimento in una certa cultura islamista? Chi lo ha finanziato (monarchie sunnite) è stato mosso solo da interessi economici e geopolitici o anche religiosi?
Ci sono infine, da alcuni anni, gli episodi di terrorismo in Europa e negli USA.
E qui risulta difficile anche ai più cinici far finta di niente.
Questi episodi sono commessi da individui che possiamo considerare disturbati in senso lato (anche se erano spesso cresciuti in famiglie agiate, avevano studiato, erano ben inseriti nel tessuto sociale).
Ma le questione è:
perché lislam - o, almeno, la sua versione radicalizzata, oggi chiamata "islamismo" - offre appiglio alla loro frustrazione violenta?In particolare:
- lispirazione religiosa di matrice islamica è unattribuzione forzata effettuata dai commentatori (magari islamofobi), oppure sono i terroristi stessi che proclamano di agire in nome di quella religione (sia pure deformata)?
- Il contesto socio-religioso in cui vivono li ha emarginati e denunciati alle prime avvisaglie di radicalizzazione? Oppure li ha tollerati e protetti (per paura o complicità)?
- Il contesto socio-religioso delle comunità islamiche si è ovunque e compattamente esposto per ripudiare ogni forma di violenza terroristica, oppure sono esistite aree di simpatia (o addirittura di esultanza a seguito di attentati)?
- Gli episodi terroristici sono fenomeni casuali e isolati (anche se sono stati decine e hanno procurato nel solo Occidente oltre 3.500 morti e 10.000 feriti
), oppure si inseriscono in una continuità storica (da Al-Qaeda a Isis, cambia il
franchising) e geografica (chi finanzia i centri islamici estremisti)? Oltre agli attentati andati a segno, quanti ne sono stati sventati?
- Esistono nei testi sacri e giuridici dellislam insegnamenti che possono essere considerati un appiglio alla violenza, e che non sono stati sottoposti a sufficiente vaglio critico?
Che esista un problema di estremismo islamista non lo dicono gli islamofobi, ma lo ha detto il grande imam delluniversità di Al-Azhar (la più importante del mondo sunnita), che ha addirittura invocato lesigenza di modificare l'insegnamento religioso fra i musulmani per combattere questo estremismo.
Che esistano problemi di reticenza delle comunità islamiche nel combattere lestremismo lo hanno denunciato anche il presidente della Conferenza degli imam di Francia, Hassen Chalghoumi,
e lex vicepresidente , Hocine Drouiche, in polemica con il Consiglio del culto musulmano francese.
Papa Francesco ritiene di non poter mettere il dito nella piaga di tali questioni, per non alimentare contrapposizioni.
Ci aveva provato Benedetto XVI, utilizzando gli strumenti di un finissimo intervento accademico, la memorabile lezione di Ratisbona, che raccolse più interesse nel mondo islamico (dopo il fuoco di paglia delle polemiche iniziali, alimentate da Al-Jazeera, si avviò il fitto dialogo con i 138 saggi islamici) che nel pigro mondo intellettuale europeo.
Chi lha letta?
http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/speeches/2006/september/documents/hf_ben-xvi_spe_20060912_university-regensburg.htmlQuindi ribadisco: invocare la morte di qualcuno su questo forum, la Boldrini , è stato fatto nei giorni scorsi. Chiedo che chi lo ha fatto venga bannato per mesi, almeno. Poi ci sono state frasi ancora più gravi di razzismo, ma anche che invocavano l'uccisione di immigrati e la deportazione di persone. È lo stesso individuo ad averle fatte e io prenderei provvedimenti, perché questo non è esprimere il proprio pensiero.
Ma che centra?