Dio mio, che paura che fa ad alcuni il fatto che certi orologiai non si limitino a copiare quello che è già stato fatto, ma pensano di fare le cose in modo diverso. E' una ricchezza questa diversità, che non sminuisce affatto la tradizione, la arricchisce. Magari proprio valutando un tentativo meccanico diverso si apprezza di più la tradizione, o viceversa. Vorrei solo ricordare che nessuno è in grado oggi di definire cosa sia eccessivo in un settore che fa della staticità con pochissime eccezioni la chiave di volta. Dove si respingono le nuove idee e il progresso. Dove si fanno pagare sempre più cari meccaniche vecchie, sovente malfunzionanti, e rifinite a pene di segugio. Che paura, che astio che suscitano, chissà perché. Forse qualcuno teme qualcosa, cioè che lo specchio di scemenze a cui il marketing e il mercato lo ha assuefatto crolli improvvisamente svelandone il carattere pretestuoso, assurdamente conservatore (del nulla) e privo di qualsiasi coraggio. Fosse per alcuni gli orologi si sarebbero fermati a prima di Breguet. Peraltro anche su questi orologi le finiture sono splendide non come su certe...patacche. Peraltro, agli aedi del mercato: basta guardarlo non solo quando fa comodo, ma anche quando dice cose che non vi piacciono. Chi vuol capire capisca, chi non vuole o non ci riesce...abbia pazienza, io non glielo spiego.
PS1: peraltro, che tenerezza che suscitano le persone quando considerano l'utilità o l'inutilità di qualcosa in questo settore, che ha fatto di una cosa chiamata complicazione la sua stessa ragione d'essere.