Grazie per la chicca del sudafricano che non avevo notato.
Comunque mi è parso che qui coloro che sono stati "intimiditi" sono i conservatori più che i progressisti. Io sono del parere di Claudio, sebbene a lui non piacciano questi Hyt, che occorre qualcuno che sappia apprezzare queste novità, anche se un domani fossero irriparabili. Ma pensate che sia poi facile riparare un Journe? Sicuramente possibile ma costosissimo in certi casi ove si vada ad intervenire su alcune complicazioni. Se non più in garanzia le migliaia di Euro possono diventare diverse. Oppure trovare un pezzo di ricambio originale e coevo di alcuni Roth? La riparabilità in orologeria , anche Vintage, potrebbe sempre essere un problema. Comprendo il dubbio sull'affidabilità dell'Hyt ma comprendo anche che qui non stiamo parlando di disponibilità economiche, stiamo parlando dell'orologio in sè. Altrimenti finiremmo sempre col dire che Seiko e Orient sono il meglio sulla piazza. Io ho visto questi oggetti, sono molto molto interessanti.
Tutto vero, però in termini di soldoni sarebbe anche interessante garantire una vita futura a questi orologi ! Acquistare oggi un orologio di quel tipo è magari tra 5/10 anni doverlo buttare perché non riparabile non mi sembra una cosa logica.
Il mio pensiero verte solamente sul fatto che certe creazioni dovendo rompere i vecchi stilemi sono dei semplici esercizi di stile per far vedere che uno sa fare meglio creando un orologio strano che resterà sempre e solo un esercizio di stile, una creazione effimera che non trovando un riscontro globale si concluderà esattamente come è iniziata. Venendo sì ricordata ( forse ) da appassionati ma superata da qualche altra creazione ancora più spettacolare che a sua volta farà la stessa fine. Mentre l'orologeria classica fatta di ingranaggi , lancette, forme portabili , dimensioni umane continuerà ad essere presente, così come è sempre stato.
Hai fatto due esempi lampanti : journe e Roth. I costi per riparare un journe sono elevati ma journe con la sua orologeria è un "classico" e probabilmente di lui resterà qualcosa sperando che ci siano gruppi che abbiano voglia di acquistarselo. Infatti da informazioni ricevute non mi sembra che economicamente sia un azienda florida ma che sia molto indebitato con le banche.
Roth sappiamo tutti la fine che ha fatto, riparare un Roth solotempo o Chrono non dovrebbe essere così difficile , discorso differente per i complicati ma con un po di impegno si possono aggiustare anche quelli. Ma il punto è che Roth da indipendente qual era non ha resistito ( problemi personali certo) e ha dovuto vendere. Ma ad oggi le sue creazioni continuano a piacere ad una schiera ristretta di appassionati di bella orologeria perché sono orologi portabili. Ma Giorgio, uno Hyt a chi può piacere ? Ci sarà un numero limitatissimo di acquirenti che lo acquisteranno per l'innovazione tecnica mentre un numero più elevato ( se di numeri elevati si può parlare con una produzione così bassa ) lo acquista perché è un orologio esteticamente bifolco, cafone e da esibizionista.
Stavolta Dario, non sono d'accordo con te in uno solo dei concetti espressi, temo (è solo una supposizione, naturalmente) che questi oramai siano guidati dalla battaglia che avete iniziato con Marco.
Ti dico cosa trovo di sbagliato in tutto ciò che hai scritto cercando di seguir il tuo ordine:
Riparazioni: sono dell'idea che studiando, tutto sia riparabile trattandosi di meccanica, i Journe sono molto complicati ma per un ottimo orologiaio andando a ritroso dovrebbe esser comprensibile, idem per l'HYT.
Mi dirai che questi oramai non ce ne sono più molti e questo è un segno di un settore che sta morendo ma non è colpa di quelle grandi Maisons, da te tanto osannate, che anzichè fare ancora ricerca, continuano a sfornare orologi su movimenti vecchi di 50 anni e più, grazie anche a clienti che dei movimenti se ne fregano, basta che sono affidabili.
Per me se questo settore ha un futuro lo deve solo a quei 4 indipendenti, chi più bravo chi meno, che con passione per l'orologeria,come moderni Don Chisciotte, sfidano le multinazionali del lusso, con le sole idee, la ricerca e 4 soldi in tasca.
Qualsiasi settore senza ricerca, anche quella più spinta, muore...pensa all'auto ad esempio se utilizzassimo lo stesso motore, freni, frizioni ecc... di 50anni fa, identici eh, perchè è cosi negli orologi da te tanto amati, pensa se ci fossero persone come te che dicessero no alla formula 1 che fa ricerca,no ai primi sistemi di centralina elettronica, antipattinamento, abs, ripartitori di frenata ecc...
Senza studio e ricerca, anche quella esasperata,non c'è futuro, l'uomo è nato per cercare di migliorarsi.... poi è naturale che non tutta la ricerca porterà a dei cambiamenti, che sarà utilizzata e che avrà sviluppi ma ne tu, ne nessun altro ha la sfera di vetro per dire cosa funzionerà e cosa no.
Quindi stabilire cosa è e rimarrà esercizio di stile ritengo sia da parte tua presuntuoso. E te lo dice uno che ama Roth, Daniels, Klings, Voutilainen, Dufour....Breguet, ma questo non esclude la ricerca.
Questa Dario dovrebbe esser orologeria -meccanica-, e quando un Nautilus o un R.O.(che ho appena comprato), nuovi incorporano movimenti di 40/50 anni (JLC e UG), significa che tu stai comprando un orologio Vintage mascherato (nemmeno tanto dal momento che ripropongono linee ispirate a 40 anni fa) da orologio nuovo, ma ci stanno -perculando- Dario, spendono niente e si presentano come nuovi.
Le Maisons negli anni passati sino al 90 facevano ricerca,la Patek è Patek perchè in passato, facevano ricerca e si sfidavano sul mercato con le idee, oggi grazie all'ignoranza del cliente fanno vestiti, ma se non inizi a prendere il lentino e studiare i movimenti e comprare anche in base a questi, ti porteranno all'uso e getta della moda.
Poi per il discorso di cosa possa piacere e a chi, non entro perchè è molto soggettivo, c'è chi non comprende il mio amore per i Roth definiti vetusti, chi non ama i padelloni Panerai da 50 che appaiono come Telefunken portati al polso, chi trova Urwerk e Cabestan chissà cosa.... ma Amen è soggettivo, certo non puoi esser tu a stabilire ciò che è bello.
Io vorrei solo dirti che sentirti parlare ultimamente mi sembra che tu abbia scambiato l'orologeria MECCANICA per la gioielleria.
Ciascuno degli interventi precedenti è meritevole di considerazioni anche se per aspetti diversi.
Io non sono contro la meccanica sperimentale tout court.
Sono contro gli effetti speciali meccanici fini a se stessi.
Ed ho scritto che, sostanzialmente, sono esperimenti aziendali a cui volontariamente o involontariamente ci si sottopone.
Esteticamente poi li trovo orripilanti ma, se dobbiamo infiocchettare la cosa possiamo dire che si inquadrano nelle linee guida di assoluto eccesso formale che quest'epoca che deve stupire a tutti i costi ci propina.
Il discorso della riparabilità di certi oggetti non è argomento di poco conto.
Qualcuno ha scritto che se non si può riparare e chissenefrega..!
A me questo paiono discorsi possibili solo da chi non conosce il valore del denaro e i sacrifici necessari per guadagnarli. Ma buon per lui se si può permettere certi discorsi e certi acquisti.
Io credo che una meccanica o un sistema è valido se dura nel tempo e se è riparabile nel tempo.
A meno che non siamo in ambito militare per cui si Sa che certi meccanismi debbono durare tot colpi o tot ore perché in tot colpi o tot ore saranno statisticamente distrutti.
Noi abbiamo esempi di congegni e meccanismi sono arrivati a noi funzionanti dopo secoli.
L'orologeria moderna non ha fatto altro che affinare tali meccaniche al punto che un orologio medio, mediamente manutenuto dura anche diverse generazioni.
Possiamo dire altrettanto di certe meccaniche sperimentali?
Anche l'esempio delle macchine, a mio modo di vedere non è corretto.
I sistemi automobilistici si sono enormemente evoluti perché partivano dal carretto a cui è stato applicato un motore a scoppio.
L'orologeria moderna nasce invece già adulta grazie a Breguet.
Ma anche Breguet ha attinto a suoi predecessori.
Journe, uno dei geni dell'orologeria moderna non ha rivoluzionato con cose strane e stravaganti ma ha attinto a quel tipo di mondo.
Circa poi la riparabilità dei suoi orologi è vero che per alcuni fornisce pezzi di ricambio ma io non so se avrei il coraggio di affidare un suo orologio ad un orologiaio qualsiasi.
Per quel tipo di meccanica vorrei non dico ke sue mani na certamente le mani di uno che esce dalla sua scuola perché ritengo il valore nel tempo di un orologio uno dei criteri imprescindibili nella sua scelta.
E per valore non intendo semplice valore economico ma che l'orologio continui la sua vita nel tempo.