E' vero, ci sono alcuni a cui piace fare le prime donne od i "tuttologi", ma non per questo si deve andare allo scontro ogni volta che ci si incontra su una discussione. Basta ignorarli. Vi assicuro che oramai tutti hanno capito i limiti ed i difetti dei forumisti più attivi.
A chi si è cancellato faccio l'appello di rientrare, difficilmente troverà un altro spazio così tollerante.
Se ha qualche antipatia verso qualcuno, basta far finta che non esista e tirare dritto per la propria strada con le proprie idee.
Chi abbandona ha sempre torto.......
Caro Stefano, qualche mese fa avrei scritto le stesse cose.
Anzi, senza "avrei": le ho realmente scritte in privato ad alcuni forumisti per convincerli a non abbandonare.
Ma la tecnica di evitare le occasioni di scontro non sempre è sufficiente.
Non sempre si può addebitare tutto alle "asperità caratteriali" su cui è meglio soprassedere, perché, si sa, quello "è fatto così", "bisogna prenderlo com'è", "dopotutto apporta un prezioso contributo di competenza al forum", ecc.
Ci sono casi in cui le "asperità caratteriali" e il "contributo di competenza" non possono giustificare la mancanza di rispetto.
Ci sono gravi offese personali a cui è legittimo rispondere (sia pure non scendendo allo stesso livello).
Ci sono situazioni a cui cerchi di sottrarti, ma altri ti "intercettano": alzando fuochi di sbarramento su alcuni argomenti, denigrandoti in maniera indiretta e con allusioni continue e provocatorie.
Ci sono i casi in cui la buona educazione e lo sforzo di evitare contrasti vengono scambiati per debolezza o mancanza di argomenti ("incompetenza"), alimentando la
vis aggressiva di chi vuole imporre il suo punto di vista.
Abbiamo persino assistito allo sforzo deliberato e metodico di "bonificare" il forum da presenze ritenute ingombranti.
Tutto ciò è inaccettabile: reagire non è soltanto un diritto, ma direi quasi un dovere, per fissare i necessari paletti ed evitare che l'atmosfera diventi mefitica.
Un precedente topic intitolato "Spirito del forum", in cui i forumisti animati dalle migliori intenzioni esordirono con propositi buonisti, finì
a schifìo e fu chiuso dai moderatori.
E da allora il lento ma inesorabile deteriorarsi delle discussioni: prima sulla politica ("non parliamo più di politica!", sembrava la soluzione magica); poi, inevitabilmente, sulle automobili e su qualsiasi argomento, orologi
in primis.
Con la conseguente progressiva fuoriuscita di molti forumisti, anche autorevoli; la repentina marcia indietro di molti che si erano timidamente affacciati; il diradarsi degli interventi di altri ancora.
Gli assenti non hanno torto: sono persone che - comprensibilmente - ritengono che una discussione di orologi non valga tempo ed energie per polemiche sterili, sino a ricevere insulti e a rischiare di farsi prendere la mano nel reagire.
A me dispiace che ci privino del loro contributo, e mi domando se noi abbiamo fatto abbastanza per evitare che fossero "costretti" a questa scelta.
L'alternativa, poi, quale sarebbe? Restare nel forum ritirandosi nell'angolino, autocensurandosi e intervenendo solo quando si ritiene di non sollevare le permalosità altrui?
Se qualcun altro, punto nell'orgoglio, decide di rispondere per le rime, non confondiamo le acque delle responsabilità.