Orologico Forum 3.0

Come va il lusso?

Re:Come va il lusso?
« Risposta #75 il: Agosto 21, 2016, 14:18:50 pm »
Dario, sai bene che a volte in circostanze eccezionali è meglio perdere che straperdere.
Hanno dentro tanta di quella roba e talmente invendibile in molti casi che se trovano quello che li fa rientrare anche solo di parte del capitale impegnato stai tranquillo che l'orologio glie lo vendono e ridono pure.
Non parlo ovviamente di roba commetciale,  ma a parte le poche cose che ancora hanno richiesta sappiamo bene che la gran parte è invendibile, anche di marchi che tirano.

Infatti è quello che pensavo e che sostenevo ossia che già in partenza era tutta roba invendibile e che quindi arrivando sul mercato italiano e europeo , soddisferà una certa fetta di persone che vogliono togliersi lo sfizio , ma non cambia la situazione attuale legata a quelli che sono sempre stati i marchi che "tirano "

Re:Come va il lusso?
« Risposta #76 il: Agosto 21, 2016, 14:39:36 pm »
Dario, sai bene che a volte in circostanze eccezionali è meglio perdere che straperdere.
Hanno dentro tanta di quella roba e talmente invendibile in molti casi che se trovano quello che li fa rientrare anche solo di parte del capitale impegnato stai tranquillo che l'orologio glie lo vendono e ridono pure.
Non parlo ovviamente di roba commetciale,  ma a parte le poche cose che ancora hanno richiesta sappiamo bene che la gran parte è invendibile, anche di marchi che tirano.

La penso esattamente allo stesso modo e anche commercialmente parlando è la cosa migliore che può fare un imprenditore che ha un enorme capitale fermo in magazzino da tanto tempo e che ha necessità di liquidi per continuare a lavorare.... in una situazione simile e sciocco guardare la fattura di acquisto ma ridurre le perdita prima che sia troppo tardi o prima che altri vendano al posto tuo e non ci sia nemmeno modo di adottare quest'ultima strategia.

mbelt

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #77 il: Agosto 21, 2016, 14:52:13 pm »
Dario, sai bene che a volte in circostanze eccezionali è meglio perdere che straperdere.
Hanno dentro tanta di quella roba e talmente invendibile in molti casi che se trovano quello che li fa rientrare anche solo di parte del capitale impegnato stai tranquillo che l'orologio glie lo vendono e ridono pure.
Non parlo ovviamente di roba commetciale,  ma a parte le poche cose che ancora hanno richiesta sappiamo bene che la gran parte è invendibile, anche di marchi che tirano.
La penso esattamente allo stesso modo e anche commercialmente parlando è la cosa migliore che può fare un imprenditore che ha un enorme capitale fermo in magazzino da tanto tempo e che ha necessità di liquidi per continuare a lavorare.... in una situazione simile e sciocco guardare la fattura di acquisto ma ridurre le perdita prima che sia troppo tardi o prima che altri vendano al posto tuo e non ci sia nemmeno modo di adottare quest'ultima strategia.
Sì, e aggiungo che questo vale anche per i modelli che hanno più mercato, che certo saranno meno svenduti, ma sempre svenduti saranno, con prezzi cioè molto minori a quello a cui venivano offerti prima, e sta già capitando. Quindi non è vero che svendono solo quello che non si vendeva anche prima, devono svendere tutto, anche quello che tira. Perché oggi tira solo in Europa , praticamente. Quindi questo ammasso di invenduto lo devono scaricare qui.
« Ultima modifica: Agosto 21, 2016, 14:53:59 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:Come va il lusso?
« Risposta #78 il: Agosto 21, 2016, 14:58:11 pm »
Potresti fare esempi di orologi commerciali che provengono da quei mercati con svalutazioni ?
Link di vendite e prezzo ... Può essere molto interessante per chi vorrebbe mettersene in collezione un paio.

ciaca

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #79 il: Agosto 21, 2016, 15:15:49 pm »
Gli orologi commerciali, per intenderci alcuni rolex (provate a cercare un 116520 in questo momento per non parlare del nuovo ceramica), alcuni Patek, alcuni AP e pochissimo altro, non li svende nessuno.
Parliamo invece di marchi come Roger Dubuis e Ulysse Nardin, per esempio; questi non trovano più neanche i concessionari disposti a caricarseli in conto vendita, e non hanno praticamente più mercato (UN era forte in Russia e altri paesi dell'est).
Poi ci sono i classici formali, anche grandi come una pizza, che sono tutti virtualmente fermi (anche quelli di marchio forte come PP e VC).
Anche Rolex ha diverse referenze che non vendono, ma che nei fatti non hanno mai venduto neanche in periodi più floridi. Potrebbero stonare il catalogo di un buon 70% di modelli e nessuno se ne accorgerebbe. Idem dicasi per Omega, che a parte un paio di speedmaster vende poco o nulla, inclusi seamaster e planet ocean.
Non parliamo poi degli altri marchi del gruppo Swatch, Blancpain e Breguet sono finite (lo erano anche prima ma ora è clamoroso).
Swatch si tiene a galla soprattutto con la fascia bassa dove Longines lavora ancora discretamente.
Non parliamo poi dei complicati, che siano tourbillon o ripetizioni, calendari o vattelapesca, non li vuole praticamente più nessuno (soffrono anche quelli dei marchi più forti) anche perché hanno tutti quel look classico che non piace più.
Comunque sono il minore dei problemi perché ne fanno relativamente pochi e non sono quelli che devono tirare la caretta. Sono i solo tempo casual che danno i grandi numeri (e infatti tutte le case si sono attrezzate in tal senso) ma che in molti casi non vendono nenche quelli (vedasi Overseas che hanno ridisegnato proprio perché andava malissimo la vecchia serie).

É la tempesta perfetta perché alla crisi dei mercati trainanti si accompagna una crisi generale dell'appetibilitá di questi oggetti da parte delle nuove generazioni che possono spendere nel momento in cui una nuova generazione di prodotti (Smart watch) inizia a fare concorrenza diretta all'orologeria griffata e proprio nel momento di massima espansione della produzione di orologi meccanici con annessi investimenti in produzione e marketing che rischiano di andare in cenere. Se queste aziende non fossero controllate da gruppi che hanno spalle larghe e possono permettersi anche certe perdite grazie alla loro solidità finanziaria, sarebbero già fallite in buona parte.
« Ultima modifica: Agosto 21, 2016, 15:42:13 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

range

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #80 il: Agosto 21, 2016, 15:40:44 pm »
Gli orologi commerciali, per intenderci alcuni rolex (provate a cercare un 116520 in questo momento per non parlare del nuovo ceramica), alcuni Patek, alcuni AP e pochissimo altro, non li svende nessuno.
Parliamo invece di marchi come Roger Dubuis e Ulysse Nardin, per esempio; questi non trovano più neanche i concessionari disposti a caricarseli in conto vendita, e non hanno praticamente più mercato (UN era forte in Russia e altri paesi dell'est).
Poi ci sono i classici formali, anche grandi come una pizza, che sono tutti virtualmente fermi (anche quelli di marchio forte come PP e VC).
Anche Rolex ha diverse referenze che non vendono, ma che nei fatti non hanno mai venduto neanche in periodi più floridi. Potrebbero stonare il catalogo di un buon 70% di modelli e nessuno se ne accorgerebbe. Idem dicasi per Omega, che a parte un paio di speedmaster vende poco o nulla, inclusi seamaster e planet ocean.
Non parliamo poi degli altri marchi del gruppo Swatch, Blancpain e Breguet sono finite (lo erano anche prima ma ora è clamoroso).
Swatch si tiene a galla soprattutto con la fascia bassa dove Longines lavora ancora discretamente.
Non parliamo poi dei complicati, che siano tourbillon o ripetizioni, calendari o vattelapesca, non li vuole praticamente più nessuno (soffrono anche quelli dei marchi più forti) anche perché hanno tutti quel look classico che non piace più.


Condivido ma non vedo grosse differenze rispetto a 2 anni fa e nemmeno 5 nemmeno 10 0 20... Al di là del successo temporaneo di qualche modello/marchio mi pare che siamo alle solite... A titolo di esempio 3/4 anni fa Rolex vintage e anche il moderno che tirava erano scesi manco poco e lo fecero dopo alcuni anni di salita  poi sono risaliti più di prima e questa giostrina di sali e scendi l'ho vista almeno 3/4 volte in 30 anni... Ora non voglio dure che possa ripetersi all'infinito e nemmeno che lo faccia in maniera sempre identica però mi pare abbastsnza fisiologico che accada. Daltronde anche il mondo cambia.

mbelt

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #81 il: Agosto 21, 2016, 15:41:35 pm »
Potresti fare esempi di orologi commerciali che provengono da quei mercati con svalutazioni ?
Link di vendite e prezzo ... Può essere molto interessante per chi vorrebbe mettersene in collezione un paio.
Un esempio te lo ha già fornito stamattina Giorgio. Un Nautilus che prima si vendeva sopra il listino a pronta consegna ora si vende a listino. Ma la situazione secondo me è ancora peggiore, perché in Russia non si vende più niente, né Nautilus, né Nostromo, nulla, il mercato - ti è stato detto - è bloccato da circa due anni. Così come è bloccato (da tempo variabile) in : Cina, Hong Kong , Singapore, Giappone (crollato dalla fine dello scorso anno), Brasile , Argentina, Paesi Arabi , USA...cioè il mercato è fermo praticamente ovunque eccetto in Europa che però non fa più i  numeri che faceva prima del 2008. Allora quando tu hai mercati giganteschi che sono fermi da anni, con negozianti che hanno accumulato anni di invenduto, cosa significa? Significa che : 1) le case vanno in vacca perché non possono più rifornire io negozi; 2) quella massa di invenduto si rinversa ad un certo punto sui mercati che tirano, cioè Europa e Corea del Sud, e chiaramente questo aumento di offerta di orologi di tutti i tipi che devono essere venduti in fretta perché devono monetizzare quindi devono essere offerti a prezzi minori rispetto a quelli del mercato preesistente, il che significa che i prezzi stanno calando e caleranno ancora di più per un po' di tempo. Poi è chiaro che il Nautilius 5711 si venderà a prezzo più alto di un Calatrava o di un calendario annuale, ma ugualmente si venderà oggi anche sul nostro mercato a prezzo minore rispetto a prima, e domani ad ancora meno.
Poi io non devo convincere nulla, non devo dimostrare niente a nessuno. Sei convinto che non sia così? Resta delle tue idee, tanto sono anni e anni non solo che constato cose prima di altri, perché ho le informazioni, ma faccio anche previsioni che chi mi segue sa si sono quasi sempre verificate tant'è che ci sono anche moderatori di altri forum (FlyrobiFly) che me lo hanno riconosciuto pubblicamente. E cioè, per esempio che circa due anni e mezzo fa sono stato il primo a parlare di crisi in Cina. E tu pensa ancora sei mesi fa c'erano forumisti che negavano ancora che in Cina ci fosse una crisi. Allora io scrivo delle cose, ciascuno è libero di crederci o meno, non devo vendere niente a nessuno (semmai sono un acquirente oggi) e non devo ingannare nessuno, e non devo convincere nessuno.
Perché altrimenti finisce di nuovo in rissa e io sono stufo STUFO. Sono stato chiaro? Non scrivo per te, scrivo per altri che sanno che non scrivo cazzate. Poi tu e seguaci, e commercianti, pensate quello che vi pare: tanto poi i fatti hanno un vizio: che si palesano sempre a tutti prima o poi, e quindi la gente sa giudicare chi aveva ragione e chi aveva torto. Come è sempre accaduto sino ad oggi. SEMPRE. Sono stanco di gente che ti vuole impedire di scrivere cose vere perché a loro non piace. Se non piace pazienza. Non sono in tribunale che devo portare le prove, certificare che ho visto con i miei occhi camion di orologi russi venire in Italia e prendere le impronte digitali e il DNA a verificare che siano veramente russi. Non funziona così. Io ho informazioni e faccio osservazioni: chiunque o quasi può avere le medesime informazioni e certamente chiunque in buona fede può fare le medesime osservazioni. Se non ne ha voglia non è affare mio.
« Ultima modifica: Agosto 21, 2016, 16:00:19 pm da mbelt »
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range

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #82 il: Agosto 21, 2016, 15:50:56 pm »
Naturalmente vintage e altri modelli che tirano di cui parlavo ci dicono che più si va li a parare e più la crisi che si va delineando sia reale. Certo stabilirne l'entità e la direzione non è facile.

tick

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #83 il: Agosto 21, 2016, 16:24:26 pm »
A me sembra che venga fatta un pó più grave di quanto non sia e di quanto non sarà.
Anche considerando l'ondata di orologi che arriveranno dalla Russia e dalla Cina, questi signori avranno pur pagato i loro orologi , e amenochè non siano dei cretini , non svenderanno a costo di rimetterci anche le mutande.

Quoto ciaca, anche in periodi in cui i soldi costano poco avere troppo invenduto ti costringe a trovare una strategia di uscita. E non ci vedrei nulla di strano se questo fosse fatto insieme con le maison. Ricavi nulli o negativi sull'invenduto che vengono compensati con crediti sui futuri acquisti. In questo modo puoi rendere più liquido il mercato scommettendosu una collaborazione che porti a uscire dalla stagnazione.
O muori vantando chissà quali crediti, o accetti di rimetterci qualcosa oggi per avere un futuro. Certo non è molto italiano come modo di ragionare.
The quieter you become, the more you can hear

Re:Come va il lusso?
« Risposta #84 il: Agosto 21, 2016, 21:35:48 pm »
Gli orologi commerciali, per intenderci alcuni rolex (provate a cercare un 116520 in questo momento per non parlare del nuovo ceramica), alcuni Patek, alcuni AP e pochissimo altro, non li svende nessuno.
Parliamo invece di marchi come Roger Dubuis e Ulysse Nardin, per esempio; questi non trovano più neanche i concessionari disposti a caricarseli in conto vendita, e non hanno praticamente più mercato (UN era forte in Russia e altri paesi dell'est).
Poi ci sono i classici formali, anche grandi come una pizza, che sono tutti virtualmente fermi (anche quelli di marchio forte come PP e VC).
Anche Rolex ha diverse referenze che non vendono, ma che nei fatti non hanno mai venduto neanche in periodi più floridi. Potrebbero stonare il catalogo di un buon 70% di modelli e nessuno se ne accorgerebbe. Idem dicasi per Omega, che a parte un paio di speedmaster vende poco o nulla, inclusi seamaster e planet ocean.
Non parliamo poi degli altri marchi del gruppo Swatch, Blancpain e Breguet sono finite (lo erano anche prima ma ora è clamoroso).
Swatch si tiene a galla soprattutto con la fascia bassa dove Longines lavora ancora discretamente.
Non parliamo poi dei complicati, che siano tourbillon o ripetizioni, calendari o vattelapesca, non li vuole praticamente più nessuno (soffrono anche quelli dei marchi più forti) anche perché hanno tutti quel look classico che non piace più.
Comunque sono il minore dei problemi perché ne fanno relativamente pochi e non sono quelli che devono tirare la caretta. Sono i solo tempo casual che danno i grandi numeri (e infatti tutte le case si sono attrezzate in tal senso) ma che in molti casi non vendono nenche quelli (vedasi Overseas che hanno ridisegnato proprio perché andava malissimo la vecchia serie).

É la tempesta perfetta perché alla crisi dei mercati trainanti si accompagna una crisi generale dell'appetibilitá di questi oggetti da parte delle nuove generazioni che possono spendere nel momento in cui una nuova generazione di prodotti (Smart watch) inizia a fare concorrenza diretta all'orologeria griffata e proprio nel momento di massima espansione della produzione di orologi meccanici con annessi investimenti in produzione e marketing che rischiano di andare in cenere. Se queste aziende non fossero controllate da gruppi che hanno spalle larghe e possono permettersi anche certe perdite grazie alla loro solidità finanziaria, sarebbero già fallite in buona parte.

Concordo integralmente con la tua analisi sempre puntuale e scritta con umiltà.
Alla fine saremo sommersi da ciò che tanto già prima non si vendeva , e i prezzi saranno interessanti.
Le cose belle,rare e ricercate eventualmente potranno subire una lieve inflazione come è sempre stato in un mercato altalenante. D'altronde si parla di ciclicità non a caso. Ma poi torneranno sempre su e nessuno regala niente.

guagua72

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #85 il: Agosto 21, 2016, 22:01:57 pm »
Stanno arrivando pure gli invenduti di HK.
All'ultimo wta di Monaco commercianti orientali che solitamente acquistavano di tutto per la prima volta si sono affittati il loro banchetto e si sono messi a vendere.
Antonio parlava di rimanenze di magazzino accumulate per due anni, sull'ultimo deloitte mi pare che si parlava di sei mesi di rimanenze accumulate per i venditori asiatici (ma era il 2015)
Vero, questo è vero.

guagua72

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #86 il: Agosto 21, 2016, 22:18:02 pm »
Gli orologi commerciali, per intenderci alcuni rolex (provate a cercare un 116520 in questo momento per non parlare del nuovo ceramica), alcuni Patek, alcuni AP e pochissimo altro, non li svende nessuno.
Parliamo invece di marchi come Roger Dubuis e Ulysse Nardin, per esempio; questi non trovano più neanche i concessionari disposti a caricarseli in conto vendita, e non hanno praticamente più mercato (UN era forte in Russia e altri paesi dell'est).
Poi ci sono i classici formali, anche grandi come una pizza, che sono tutti virtualmente fermi (anche quelli di marchio forte come PP e VC).
Anche Rolex ha diverse referenze che non vendono, ma che nei fatti non hanno mai venduto neanche in periodi più floridi. Potrebbero stonare il catalogo di un buon 70% di modelli e nessuno se ne accorgerebbe. Idem dicasi per Omega, che a parte un paio di speedmaster vende poco o nulla, inclusi seamaster e planet ocean.
Non parliamo poi degli altri marchi del gruppo Swatch, Blancpain e Breguet sono finite (lo erano anche prima ma ora è clamoroso).
Swatch si tiene a galla soprattutto con la fascia bassa dove Longines lavora ancora discretamente.
Non parliamo poi dei complicati, che siano tourbillon o ripetizioni, calendari o vattelapesca, non li vuole praticamente più nessuno (soffrono anche quelli dei marchi più forti) anche perché hanno tutti quel look classico che non piace più.
Comunque sono il minore dei problemi perché ne fanno relativamente pochi e non sono quelli che devono tirare la caretta. Sono i solo tempo casual che danno i grandi numeri (e infatti tutte le case si sono attrezzate in tal senso) ma che in molti casi non vendono nenche quelli (vedasi Overseas che hanno ridisegnato proprio perché andava malissimo la vecchia serie).

É la tempesta perfetta perché alla crisi dei mercati trainanti si accompagna una crisi generale dell'appetibilitá di questi oggetti da parte delle nuove generazioni che possono spendere nel momento in cui una nuova generazione di prodotti (Smart watch) inizia a fare concorrenza diretta all'orologeria griffata e proprio nel momento di massima espansione della produzione di orologi meccanici con annessi investimenti in produzione e marketing che rischiano di andare in cenere. Se queste aziende non fossero controllate da gruppi che hanno spalle larghe e possono permettersi anche certe perdite grazie alla loro solidità finanziaria, sarebbero già fallite in buona parte.

Concordo integralmente con la tua analisi sempre puntuale e scritta con umiltà.
Alla fine saremo sommersi da ciò che tanto già prima non si vendeva , e i prezzi saranno interessanti.
Le cose belle,rare e ricercate eventualmente potranno subire una lieve inflazione come è sempre stato in un mercato altalenante. D'altronde si parla di ciclicità non a caso. Ma poi torneranno sempre su e nessuno regala niente.
Vado su Dario, con lui concordo che certe referenze saranno stabili. Addirittura certi Rolex, forse, non vedranno nemmeno cali di prezzo come giustamente  rilevava Angelo poco sopra. ma stiamo parlano sempre di orologi sotto i 10.000 Euro. Anche nautilus e Royal Oak concordiamo tutti, a meno di un disastro totale, potranno tenere il prezzo.
Vado al discorso investimento e bene rifugio perchè secondo me mi avete frainteso. Inanzitutto non sto parlando di guadagno, il bene rifugio tipico è quello che consente di non perdere, è quello che va bene perchè ti fa mantenere inalterato il capitale. Questo è il concetto di bene rifugio legato all'orologeria: un accessorio da indossare, piacevole, che dopo qualche anno puoi vendere senza troppa fatica e che ha mantenuto il suo prezzo o lo ha perso di poco. Quale altra cosa che usiamo può avere questo effetto? alcuna, eccetto auto classiche in casi molto molto particolari e molto molto più dispendiosi. I guadagni? Non cerdo che le speculazioni si possano legare a questi oggetti. Però sinceramente molti stanno attenti a non farsi troppo male. Di conseguenza, quel poco di domanda che ci sarà sarà portata o al vintage ( anche per i prezzi) o ai soliti marchi, almeno finchè non arriveranno i Drotz al 70% di sconto e allora a quel punto si faranno vedere gli appassionati che nella fascia dei 5000 sono il doppio di quelli nella fascia dei 10000.
Detto questo, ripeto, anche sui sommi e imbattibili nautilus 5711 e 15202 con quadrante scuro, non si vedranno escalation ma nemmeno decalage importanti. Nel peggiore dei casi si troveranno più facilmente magari con un pò di sconto, come è accaduto per i Daytona, introvabili per un quinquennio poi più accesibili, perchè erano arrivati altri staus simbol ( I Jumbo di Genta), ma alla fine hanno sostanzialmente tenuto. Una certa middle class europea e statunitense, andrà a ricercare queste referenze e ne sarà comunque attratta, soprattutto a prezzi stabili. Questo è il mercato? Affatto, il mercato concentrato come ha detto angelo sui prodotti medio/bassi di Swatch Group, Longines, Tissot, Hamilton oppure Philip Watch, Wiler Wetta, tante referenze Tag heuer da prezzo, Bulova, Sector e compagnia cantante che è quello che vediamo nelle vetrine delle innumerevoli orologerie delle città , piangerà lacrime amare schiacciato dagli Smartwatch, come pure quello delle brandizzazioni tipo Gucci o peggio D&G . Il mercato d'alta gamma invece sentirà la crisi asiatica, ma colpirà i brand più deboli, gli indipendenti e le grandi complicazioni. I Grandi gruppi se la giocheranno sulla fascia attorno ai 4/5000, quella che ha reso forte Rolex. Vedo Cartier ad esempio andare in quella direzione, robustezza, eleganza, calibri di manifattura non esagerati ma completi.
« Ultima modifica: Agosto 21, 2016, 22:35:28 pm da guagua72 »

mbelt

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #87 il: Agosto 21, 2016, 22:22:22 pm »
Gli orologi commerciali, per intenderci alcuni rolex (provate a cercare un 116520 in questo momento per non parlare del nuovo ceramica), alcuni Patek, alcuni AP e pochissimo altro, non li svende nessuno.
Parliamo invece di marchi come Roger Dubuis e Ulysse Nardin, per esempio; questi non trovano più neanche i concessionari disposti a caricarseli in conto vendita, e non hanno praticamente più mercato (UN era forte in Russia e altri paesi dell'est).
Poi ci sono i classici formali, anche grandi come una pizza, che sono tutti virtualmente fermi (anche quelli di marchio forte come PP e VC).
Anche Rolex ha diverse referenze che non vendono, ma che nei fatti non hanno mai venduto neanche in periodi più floridi. Potrebbero stonare il catalogo di un buon 70% di modelli e nessuno se ne accorgerebbe. Idem dicasi per Omega, che a parte un paio di speedmaster vende poco o nulla, inclusi seamaster e planet ocean.
Non parliamo poi degli altri marchi del gruppo Swatch, Blancpain e Breguet sono finite (lo erano anche prima ma ora è clamoroso).
Swatch si tiene a galla soprattutto con la fascia bassa dove Longines lavora ancora discretamente.
Non parliamo poi dei complicati, che siano tourbillon o ripetizioni, calendari o vattelapesca, non li vuole praticamente più nessuno (soffrono anche quelli dei marchi più forti) anche perché hanno tutti quel look classico che non piace più.
Comunque sono il minore dei problemi perché ne fanno relativamente pochi e non sono quelli che devono tirare la caretta. Sono i solo tempo casual che danno i grandi numeri (e infatti tutte le case si sono attrezzate in tal senso) ma che in molti casi non vendono nenche quelli (vedasi Overseas che hanno ridisegnato proprio perché andava malissimo la vecchia serie).

É la tempesta perfetta perché alla crisi dei mercati trainanti si accompagna una crisi generale dell'appetibilitá di questi oggetti da parte delle nuove generazioni che possono spendere nel momento in cui una nuova generazione di prodotti (Smart watch) inizia a fare concorrenza diretta all'orologeria griffata e proprio nel momento di massima espansione della produzione di orologi meccanici con annessi investimenti in produzione e marketing che rischiano di andare in cenere. Se queste aziende non fossero controllate da gruppi che hanno spalle larghe e possono permettersi anche certe perdite grazie alla loro solidità finanziaria, sarebbero già fallite in buona parte.

Concordo integralmente con la tua analisi sempre puntuale e scritta con umiltà.
Alla fine saremo sommersi da ciò che tanto già prima non si vendeva , e i prezzi saranno interessanti.
Le cose belle,rare e ricercate eventualmente potranno subire una lieve inflazione come è sempre stato in un mercato altalenante. D'altronde si parla di ciclicità non a caso. Ma poi torneranno sempre su e nessuno regala niente.
Vado su Dario, con lui concordo che certe referenze saranno stabili. Addirittura certi Rolex, forse, non vedranno nemmeno cali di rezzo come diceva Angelo poco sopra. ma stiamo parlano sempre di orologi sotto i 10.000 Euro. Anche nautilus e Royal Oak concordiamo tutti, a meno di un disastro totale, potranno tenere il prezzo.
Vado al discorso investimento e bene rifugio perchè secondo me mi avete frainteso. Inanzitutto non sto parlando di guadagno, il bene rifugio tipico è quello che consente di non perdere, è quello che va bene perchè ti fa mantenere inalterato il capitale. Questo è il concetto di bene rifugio legato all'orologeria: un accessorio da indossare, piacevole, che dopo qualche anno puoi vendere senza troppa fatica e che ha mantenuto il suo prezzo o lo ha perso di poco. Quale altra cosa che usiamo può avere questo effetto? alcuna, eccetto auto classiche in casi molto molto particolari e molto molto più dispendiosi. I guadagni? Non cerdo che le speculazioni si possano legare a questi oggetti. Però sinceramente molti stanno attenti a non farsi troppo male. Di conseguenza, quel poco di domanda che ci sarà sarà portata o al vintage ( anche per i prezzi) o ai soliti marchi, almeno finchè non arriveranno i Drotz al 70% di sconto e allora a quel punto si faranno vedere gli appassionati che nella fascia dei 5000 sono il doppio di quelli nella fascia dei 10000.
No, io su Nautilus RO  e Rolex scommetto su cali di prezzo significativi. Nessun orologio sfuggirà ai cali. Poi ci sono i complicati che sono calati già moltissimo , e in  molti casi hanno un mercato azzerato: senz'altro Nautilus RO Rolex sportivi non arriveranno a tanto, ma per me calano. Anzi, a ben vedere alcuni cali sono già cominciati. Sempre se si vuole guardare. E anche sul vintage ho idee diverse in parte dalle tue. Io temo che se entro un anno circa non ci sarà una ripresa del mercato del nuovo, anche il vintage , persino quello più quotato, perderà valore, e anche tanto. Perché? Perché come dimostra tutta la storia del settore se il mercato del nuovo cala stabilmente cala anche quello del vintage. Garantito. E' successo sempre così, è successo con i tasca, è successo sempre e non c'è ragione che non succeda ancora. Sono cose che scrivo contro il mio interesse. Non per il 3700 che ho scambiato con la ripetizione minuti mesi fa, e francamente a me non importa se anche il 3700 dovesse guadagnare cifre importanti: non mi interessa perché so accontentarmi, e col 3700J per la prima volta ho venduto un Patek senza rimetterci, ma anzi guadagnandoci e anche tanto, percentualmente  e mi basta. Sul 5711 io lo comprerei (forse) solo se costasse massimo 2000 euro. Per me a prezzi più alti il 5711 è una rapina. E' un orologio che non apprezzo affatto. Ho portato gli esempi del Journe tourbillon proprio perché essendo un orologio che possiedo volevo sfuggire al sospetto che parlassi di diminuzione dei valori su orologi per gli altri. Il Journe Tourbillon ha perso negli ultimi 3 mesi qualcosa come circa 20K euro di quotazione, e se non sono 20K, saranno 15K, ma sempre lì stiamo. Ma io le cose le vedo anche e soprattutto sui miei orologi perché a differenza di altri per me il valore di un orologio non dipende dalla sua quotazione. Se il tourbo Journe andasse a 10K a me piacerebbe esattamente come mi piaceva quando ne quotava 80/90, e me lo chiedeva un reseller...anzi se andasse a 10K forse ne comprerei un altro. Se il prezzo degli orologi a partire dai miei cala io sono contento. Altri vivono questa cosa come una tragedia e si rifiutano di vedere la realtà, perché per loro l'orologeria è solo questo: un orologio vale quanto il valore di mercato. Non hanno altri parametri per valutare un orologio. Ma non siamo tutti uguali.
Su Rolec io la vedo all'opposto rispetto a te. Perché? Perché accanto alle informazioni mi guardo in giro: vedo sempre più persone che prima avevano Rolex al polso che ora hanno lo smartwatch- Stanno crescendo esponenzialmente. Non so cosa darei per sapere in che stato sono i conti Rolex: secondo me non sono affatto buoni. Per me sono tra quelli che pagano di più perché erano lo status symbol e la moda, che ora sono sempre di più gli SW. Vedo male anche Cartier, molto male, vedo male Tag Heuer, che infatti sta puntando sugli Smart.
« Ultima modifica: Agosto 21, 2016, 22:36:20 pm da mbelt »
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GEKKO

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Re:Come va il lusso?
« Risposta #88 il: Agosto 21, 2016, 23:13:24 pm »
Penso che Rolex potrà stare tranquilla ancora per un po'.
Venerdì a cena in un ristorante delle mie parti, nel tavolo vicino al mio, stavano seduti il presidente, l'allenatore, alcuni dirigenti, accompagnati da alcune rispettive signore, della squadra di calcio della mia regione. Come sempre, da quando ero un ragazzino, ho notato gli orologi che indossavano e ho contato, su dieci persone: 6 Rolex, 1 Swatch, 1 smartwatch; due non indossavano niente.
« Ultima modifica: Agosto 21, 2016, 23:15:00 pm da GEKKO »

Re:Come va il lusso?
« Risposta #89 il: Agosto 21, 2016, 23:34:21 pm »
Spero che certi Patek vintage e certi crono Harmony di Vacheron scendano presto di prezzo.
È l'unica speranza per poterli comprare.