Sull'analisi della "democrazia" americana condivido il pensiero di Istaro e Mauro.
La democrazia dopo aver sconfitto i massimalismi del 900 (nazismo e comunismo) ha cessato di avere una funzione ed è divenuta essa stessa una forma di massimalismo al punto che nel suo nome (ipocritamente e retoricamente si intende) si sta seminando guerra e instabilità in tutto il mondo, alimentando divisioni e frizioni sia tra grandi potenze economiche che all'interno delle società dei vari stati.
Questa che ormai in molti chiamano "postdemocrazia"
https://it.m.wikipedia.org/wiki/PostdemocraziaVa ripensata, con onestà intellettuale e spirito critico scevro da falsi totem ideologici, perché altrimenti essa stessa si trasformerà in un mostro ben peggiore del nazismo, una follia nichilista e relativista che seppellirá l'umanità sotto ad un fiume di sangue e miseria.
Per chi ne avesse voglia vada a leggersi qualcuno dei saggi di Zygmunt Bauman, uno dei pochi che sembra aver ben compreso dove stiamo andando a sbattere.