Riprendo questa vecchia discussione di un paio d'anni fa per riportare in luce l'artista visto e conosciuto da alcuni di noi di recente alla mostra watchmakers.
Il calibro raffigurato in questa immagine, che appartiene ai primi esemplari dell'orologio mi pone un quesito.
Il grosso bilanciere da 16mm non sembra avere ne la racchetta di regolazione, ne tanto meno le masselotte sul volantino per la regolazione inerziale. Ma come diavolo si regola la marcia di questo orologio?
Posso tirare ad indovinare e presumere che togliendo la placchetta sul ponte con le due viti, si nasconda sotto il sistema racchetta, opportunamente nascosto per finalità estetiche, ma ovviamente tiro ad indovinare.
Il nuovo invece è questo qui, o meglio diciamo il più recente e quello che appartiene anche all'esemplare della recente mostra.
Questo ha la regolazione inerziale sul volantino tramite 4 massette sulle razze e sul ponte invece viene riportato il pitone con la vite di sblocco. Quindi uno spirale libera.
Tra l'altro, e non chiedetemi perchè, questo nuovo calibro è il preferito dall'artigiano per il suo orologio. La spiegazione avrà natura tecnica e/o di lavorazione voglio pensare, ma come detto non ne conosco il perchè viene preferito al precedente. Magari qualcuno potrà fare maggior chiarezza sull'argomento avendo informazioni che io non ho.
Certo è che più vedo questo calibro e questo orologio più dico "Che Bello!"
Il suo stile nonostante sia totalmente farina del suo sacco, riprende in parte la tradizione svizzera con le lavorazioni in finitura C.d.G, perlage ed anglage, ma l'architettura è molto moderna ed incarna un certo mix di tradizione a stile manga tagliente Giapponese senza alcun eccesso, ne in un senso e nell'altro, molto equilibrato ed interessante quindi questo design unito ovviamente ad indiscutibile grande maestria tecnica.