Il problema non è la crescita ma "che tipo" di crescita, e qui ogni paragone con la Germania inevitabilmente si dissolve in una bolla.
Se un paese vuole avere una crescita "sostenibile" deve fare investimenti produttivi ed essere attrattivo per gli investimenti privati. Tanto più fa la prima e tanto più si realizza la seconda.
Perché un paese possa essere attrattivo deve avere tre requisiti indispensabili:
1) certezza del diritto in tempi compatibili coi cicli economici
2) apparato burocratico snello ed efficiente
3) sistema fiscale coerente con il rischio d'impresa.
In Italia mancano tutti e 3, giustizia sudamericana, apparato bizantino e fisco da foresta di Sherwood.
Ciò su traduce in scarsi investimenti del capitale di rischio, e in spesa pubblica spesso improduttiva (sprechi, corruttele, clientele), quindi debito fuori controllo e crescita zero o modesta rispetto al resto dell'unione. Siamo la Grecia in scala 1000:1, ecco perché del botto dell'Italia hanno paura pure a washington mentre della Grecia coi suoi 4 spicci di debito non è mai importato nulla a nessuno se non ai tedeschi per fare "dottrina" (e papparsi buona parte delle attività di reddito come la gestione degli aeroporti delle isole).
Quindi è inutile che continuiamo a raccontarci storie, o a guardare a casa degli altri solo quando ci torna comodo, questo paese andrebbe rivoltato da cima a fondo come un calzino nel suo apparato e nel suo assetto istituzionale, perché così com'è può solo tirare a campare facendo ciò che ha fatto negli ultimi 25 anni, spesa pubblica improduttiva da accollare alle future generazioni, con un debito sempre più fuori controllo (e che senza la BCE di Draghi già oggi non sarebbe più né rifinanziabile né sostenibile) finché dura (cioè ormai poco o nulla).
Ma, é evidente, non esiste una classe politica e dirigente anche solo vagamente in grado di mettere in atto riforme così profonde che andrebbero a toccare tanti di quegli interessi corporativi e rendite di posizione che per farle ci vorrebbe gente con alle spalle un consenso d'opinione vero e assai esteso, e per di più del tutto estranea a questi apparati.
Ecco perché questo paese non ha futuro, perché é prigioniero delle sue mille caste e corporazioni, Come anche il surreale dibattito all'interno del PD dimostra.
Ci vorrebbero almeno 50 anni di feroce dittatura per raddrizzare questo paese e soprattutto il suo popolino popolaccio, ma é utopia quindi ci tocca la morte lenta. Chi ha figli piccoli oggi in Italia farebbe bene a pensare ad una exit strategy, che siamo senza speranza lo scrivevo già sei anni fa e mi pare che da allora sia cambiato poco o nulla.