Io non posso giudicare però non posso su alcuna teoria buttare fango. Essendo contro ogni talibanismo anche io, mi permetto solo brevemente di riassumere alcuni passi della vita del prof. Auriti, perchè non stiamo parlando di un folle, cerco solo di comprendere meglio. Tutto alla luce del fatto che le cause intentate dal Signore contro la Banca d'Italia furono sempre perse malamente, e io dico giustamente e certamente, perchè la banca d'italia, agendo per legge, non può essere sconfessata.
Quando il professor Giacinto Auriti iniziò a parlare di signoraggio bancario, di moneta, di sistema bancario, erano gli anni Settanta, nessuno ne parlava, nessuno sapeva cos’erano. Oggi l’argomento è diventato di pubblico dominio, grazie anche a Beppe Grillo, il quale nemmeno mi piaceva come comico figuriamoci come politico, le teorie economiche dell'Auriti vengono rivalutate. Questo signore, abruzzese, professore universitario (fu cofondatore dell’università di Teramo), economista, scrittore, saggista, imprenditore e molto altro ancora, ha elaborato una teoria tesa a privare le banche centrali della proprietà della moneta che – secondo Auriti – andrebbe restituita ai cittadini. Ma negli anni Settanta e Ottanta l’Europa andava a gonfie vele, l’economia tirava, e Auriti era considerato solo un eccentrico professore che diceva fastidiose cose alternative; in più, era missino convinto, e pertanto a priori non andava ascoltato né valorizzato: su di lui c’era l’anatema dell’intellighenzia antifascista, da lui non poteva venire nulla di buono. Se Auriti fosse stato un economista e docente universitario schierato a sinistra, nel gregge, sicuramente oggi le sue folli idee sarebbero state anche messe in pratica, come purtroppo lo furono quelle dei professori dell'università di Trento o di Padova. Solo che le idee forse un tantino audaci di Auriti non prevedevano la rivoluzione armata. Ma così non è andata. Poi venne Beppe Grillo, nei suoi seguitissimi spettacoli iniziò a parlare di signoraggio bancario, di truffa delle banche centrali nei confronti degli Stati sovrani, di moneta e quant’altro, peraltro riscuotendo sempre grandissimi successi. Non credo che Beppe Grillo possa essere definito un vero e proprio discepolo di Giacinto Auriti, però è certo che il comico genovese ha fatto delle teorie di Auriti il suo cavallo – vincente – di battaglia. Nel 1977 Auriti diede alle stampe il libretto Principi e orientamenti per una moneta europea, in cui descriveva le linee guida per una eventuale adesione a una valuta comune europea, e si tenga presente che allora di euro non si parlava, al massimo si pensava all’Ecu, che però non fu mai realizzato. Nel 1993 fondò, e ne diventò preside, l’università di Teramo, dove organizzava convegni anche internazionali sulla moneta; successivamente fondò la scuola di Teramo di diritto monetario. Il "matto" avviò l’esperimento rivoluzionario del Simec nel suo paese natale, con l’emissione di moneta, esperimento che fu interrotto dalla Guardia di Finanza. Io non posso benedire tutto quel sistema teorico però posso dire che in quei pamphlet di quarant'anni fa si ritrovano dei passi quasi "profetici" e denunzie alle storture del sistema bancario che ora invece sono di prassi comune.