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Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.

ciaca

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Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #75 il: Settembre 01, 2016, 19:38:17 pm »
Scusate il ritardo ma il lavoro viene prima di tutto.

In premessa va detto che l'istituto di emissione stampa le banconote a costo tipografico, da 10 a 30 centesimi circa, a prescindere dal valore nominale e quindi si impossessa della differenza tra costo tipografico e valore nominale.
A questo proposito, tempo fa un professore dell'Università di Siena depurante un convegno mi disse: "Ma sa, io a questo signoraggio non ho mai creduto e poi io sono marxista…” - come se Marx non fosse consapevole del signoraggio bancario sul quale non c’è nulla da credere ma solo tutto da comprendere.
Anticamente la moneta emessa era apposta correttamente nel passivo dello stato patrimoniale in quanto rappresentativa di un debito (il banchiere prendeva in deposito l’oro che gli veniva consegnato e rilasciava una nota di banco che rappresentava il debito che il banchiere aveva nei confronti del proprietario dell’oro consegnato in custodia; nell’attivo c’era l’oro e nel passivo la nota di banco).
Oggi la banca centrale EMETTE MONETA DAL NULLA, stampando a costo tipografico delle banconote e con questa “acquista" titoli di debito pubblico (i BOT); si, li acquista, perchè alla scadenza ne incasserà il controvalore quindi è come se vendesse la moneta creata e stampata dal nulla (tra l’altro ad un prezzo maggiore del suo valore nominale in quanto ci sono gli interessi).
I ricavi dovrebbero essere quindi composti sia dagli interessi percepiti (come avviene) che dalla quota capitale in quanto, come si può agevolmente evincere dalle stesse dichiarazioni della banca d’Italia in sede di costituzione in giudizio contro la denuncia del prof. Auriti, la moneta emessa deve essere e viene considerata a tutti gli effetti come merce prodotta dalla banca centrale.
Il bilancio pubblicato (falso) contiene tra i ricavi solo la quota interessi, ecco perchè l’utile che ne viene fuori è risicato; il resto è facilmente intuibile..
Per come avviene oggi l’emissione monetaria, la corretta contabilizzazione dovrebbe essere diversa: nell’attivo i titoli e tra i ricavi (in avere del conto economico, in contropartita all’attivo in dare) la quota capitale e la quota relativa agli interessi.
Ma così si scoprirebbe l’inganno e non si avrebbero a disposizione "fuori bilancio" le somme rientrate a seguito dell'emissione monetaria allo scadere dei titoli emessi e consegnati dallo Stato in pagamento della stessa moneta; inoltre le banche centrali sarebbero così costrette a pagare una notevole quota di tasse.
Ultimamente, a giugno c'è stata un altra denuncia alla banca d'Italia per la stessa questione.
In conclusione, le banche commerciali sono le grandi benefattrici delle società.
Le banche centrali lo sono degli stati.
In tutto questo la dimensione politica è completamente subordinata alla dimensione finanziaria.
Come diceva Qualcuno: i politici sono i camerieri dei banchieri e come meglio precisava qualcun'altro, ma non perché abbiano animo servile ma perché ke regole del gioco non consentono altrimenti.
Quando volete attacchiamo con le rivoluzioni liberali europee e le unificazioni degli stati nazionali.


contabilmente i titoli sono beni a fecondità ripetuta e non ricavi. gli interessi sono ricavi. per cui la contabilizzazione è corretta per me.
i titoli avranno maturity diversa. quando uno scade diventa moneta, per cui cambia solo la qualità dell'attivo. quel denaro può essere usato per nuovi acquisti e rimesso in circolo. in questo modo la qtà di moneta rimane la stessa. peraltro nell'attivo ci sono oro e crediti.

Perfettamente d'accordo. Se la banca centrale produce carta con la quale matura interessi contabilmente è assolutamente normale che registri a ricavo i soli interessi, non comprendo che altro dovrebbe imputare nei propri bilanci.
Da qualunque punto di vista la si analizzi questa teoria è null'altro che una cosa strampalata e senza un capo e una coda al punto che fatico a comprendere come persone di ottimo intelletto e cultura Com Mauro si ostinino a divulgarla e dargli credito.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

guagua72

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Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #76 il: Settembre 02, 2016, 07:54:44 am »
Dal sito della banca d'Italia: "Oggi, quindi, il signoraggio viene percepito in prima battuta dalle banche centrali, le quali tuttavia lo riversano poi agli Stati, titolari ultimi della sovranità monetaria. La principale differenza consiste nelle modalità con cui si forma il signoraggio. Quando la moneta è prodotta dallo Stato, è quest'ultimo che, spendendola ad esempio per acquistare beni e servizi, la mette in circolo nell'economia e realizza immediatamente il controvalore, al netto dei costi di produzione. Quando invece è la banca centrale a emettere le banconote (o, più in generale, la base monetaria, che include anche le riserve costituite dalle banche su conti presso la banca centrale), queste non sono spese in beni e servizi ma fornite alle banche commerciali, in forma di prestito, per le esigenze del sistema economico, o utilizzate per l'acquisto di attività finanziarie, come i titoli di Stato o le attività in valuta estera; al valore delle banconote, iscritto al passivo del bilancio della banca centrale, corrisponde quindi l'iscrizione di attività fruttifere nell'attivo del bilancio, che rendono un interesse. Perciò la banca centrale ottiene il signoraggio nel corso del tempo, come flusso di interessi sulle proprie attività fruttifere, al netto del costo di produzione delle banconote. Il valore scontato di tale flusso, che come si è detto è riversato allo Stato, è pari a quello che quest'ultimo avrebbe ottenuto immettendo direttamente la banconota nel circuito economico". Dal sito della banca d'Italia, è proprio così? Ci sono contraddizioni? Notate che sia tutto ok?
« Ultima modifica: Settembre 02, 2016, 07:56:16 am da guagua72 »

ilcommesso

Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #77 il: Settembre 02, 2016, 08:21:01 am »
Io ancora devo capire qual è sto trappolone.
Mi tocca di lavorare per campare, in attesa che mi diano soldi per seguire le mie passioni  8)

guagua72

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Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #78 il: Settembre 02, 2016, 08:26:18 am »
Io non posso giudicare però non posso su alcuna teoria buttare fango. Essendo contro ogni talibanismo anche io, mi permetto solo brevemente di riassumere alcuni passi della vita del prof. Auriti, perchè non stiamo parlando di un folle, cerco solo di comprendere meglio. Tutto alla luce del fatto che le cause intentate dal Signore contro la Banca d'Italia furono sempre perse malamente, e io dico giustamente e  certamente, perchè la banca d'italia, agendo per legge, non può essere sconfessata.
Quando il professor Giacinto Auriti iniziò a parlare di signoraggio bancario, di moneta, di sistema bancario, erano gli anni Settanta, nessuno ne parlava, nessuno sapeva cos’erano. Oggi l’argomento è diventato di pubblico dominio, grazie anche a Beppe Grillo, il quale nemmeno mi piaceva come comico figuriamoci come politico, le teorie economiche dell'Auriti vengono rivalutate. Questo signore, abruzzese, professore universitario (fu cofondatore dell’università di Teramo), economista, scrittore, saggista, imprenditore e molto altro ancora, ha elaborato una teoria tesa a privare le banche centrali della proprietà della moneta che – secondo Auriti – andrebbe restituita ai cittadini. Ma negli anni Settanta e Ottanta l’Europa andava a gonfie vele, l’economia tirava, e Auriti era considerato solo un eccentrico professore che diceva fastidiose cose alternative; in più, era missino convinto, e pertanto a priori non andava ascoltato né valorizzato: su di lui c’era l’anatema dell’intellighenzia antifascista, da lui non poteva venire nulla di buono. Se Auriti fosse stato un economista e docente universitario schierato a sinistra, nel gregge, sicuramente oggi le sue folli idee sarebbero state anche messe in pratica, come purtroppo lo furono quelle dei professori dell'università di Trento o di Padova. Solo che le idee forse un tantino audaci di Auriti non prevedevano la rivoluzione armata. Ma così non è andata. Poi venne Beppe Grillo, nei suoi seguitissimi spettacoli iniziò a parlare di signoraggio bancario, di truffa delle banche centrali nei confronti degli Stati sovrani, di moneta e quant’altro, peraltro riscuotendo sempre grandissimi successi. Non credo che Beppe Grillo possa essere definito un vero  e proprio discepolo di Giacinto Auriti, però è certo che il comico genovese ha fatto delle teorie di Auriti il suo cavallo – vincente –  di battaglia. Nel 1977 Auriti diede alle stampe il libretto Principi e orientamenti per una moneta europea, in cui descriveva le linee guida per una eventuale adesione a una valuta comune europea, e si tenga presente che allora di euro non si parlava, al massimo si pensava all’Ecu, che però non fu mai realizzato. Nel 1993 fondò, e ne diventò preside, l’università di Teramo, dove organizzava convegni anche internazionali sulla moneta; successivamente fondò la scuola di Teramo di diritto monetario. Il "matto" avviò l’esperimento rivoluzionario del Simec nel suo paese natale, con l’emissione di moneta, esperimento che fu interrotto dalla Guardia di Finanza. Io non posso benedire tutto quel sistema teorico però posso dire che in quei pamphlet di quarant'anni fa si ritrovano dei passi quasi "profetici" e denunzie alle storture del sistema bancario che ora invece sono di prassi comune.
« Ultima modifica: Settembre 02, 2016, 08:28:24 am da guagua72 »

guagua72

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Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #79 il: Settembre 02, 2016, 10:13:48 am »
Pareva avere abbandonato la teoria poi a volte ci ritorna su. Faccio fatica ad ascoltare Grillo, qui cerca di giustificare certe affermazioni precedenti:
http://www.nocensura.com/2013/01/grillo-torna-parlare-di-signoraggio-ed.html

Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #80 il: Settembre 02, 2016, 11:17:18 am »
Scusate il ritardo ma il lavoro viene prima di tutto.

In premessa va detto che l'istituto di emissione stampa le banconote a costo tipografico, da 10 a 30 centesimi circa, a prescindere dal valore nominale e quindi si impossessa della differenza tra costo tipografico e valore nominale.
A questo proposito, tempo fa un professore dell'Università di Siena depurante un convegno mi disse: "Ma sa, io a questo signoraggio non ho mai creduto e poi io sono marxista…” - come se Marx non fosse consapevole del signoraggio bancario sul quale non c’è nulla da credere ma solo tutto da comprendere.
Anticamente la moneta emessa era apposta correttamente nel passivo dello stato patrimoniale in quanto rappresentativa di un debito (il banchiere prendeva in deposito l’oro che gli veniva consegnato e rilasciava una nota di banco che rappresentava il debito che il banchiere aveva nei confronti del proprietario dell’oro consegnato in custodia; nell’attivo c’era l’oro e nel passivo la nota di banco).
Oggi la banca centrale EMETTE MONETA DAL NULLA, stampando a costo tipografico delle banconote e con questa “acquista" titoli di debito pubblico (i BOT); si, li acquista, perchè alla scadenza ne incasserà il controvalore quindi è come se vendesse la moneta creata e stampata dal nulla (tra l’altro ad un prezzo maggiore del suo valore nominale in quanto ci sono gli interessi).
I ricavi dovrebbero essere quindi composti sia dagli interessi percepiti (come avviene) che dalla quota capitale in quanto, come si può agevolmente evincere dalle stesse dichiarazioni della banca d’Italia in sede di costituzione in giudizio contro la denuncia del prof. Auriti, la moneta emessa deve essere e viene considerata a tutti gli effetti come merce prodotta dalla banca centrale.
Il bilancio pubblicato (falso) contiene tra i ricavi solo la quota interessi, ecco perchè l’utile che ne viene fuori è risicato; il resto è facilmente intuibile..
Per come avviene oggi l’emissione monetaria, la corretta contabilizzazione dovrebbe essere diversa: nell’attivo i titoli e tra i ricavi (in avere del conto economico, in contropartita all’attivo in dare) la quota capitale e la quota relativa agli interessi.
Ma così si scoprirebbe l’inganno e non si avrebbero a disposizione "fuori bilancio" le somme rientrate a seguito dell'emissione monetaria allo scadere dei titoli emessi e consegnati dallo Stato in pagamento della stessa moneta; inoltre le banche centrali sarebbero così costrette a pagare una notevole quota di tasse.
Ultimamente, a giugno c'è stata un altra denuncia alla banca d'Italia per la stessa questione.
In conclusione, le banche commerciali sono le grandi benefattrici delle società.
Le banche centrali lo sono degli stati.
In tutto questo la dimensione politica è completamente subordinata alla dimensione finanziaria.
Come diceva Qualcuno: i politici sono i camerieri dei banchieri e come meglio precisava qualcun'altro, ma non perché abbiano animo servile ma perché ke regole del gioco non consentono altrimenti.
Quando volete attacchiamo con le rivoluzioni liberali europee e le unificazioni degli stati nazionali.


contabilmente i titoli sono beni a fecondità ripetuta e non ricavi. gli interessi sono ricavi. per cui la contabilizzazione è corretta per me.
i titoli avranno maturity diversa. quando uno scade diventa moneta, per cui cambia solo la qualità dell'attivo. quel denaro può essere usato per nuovi acquisti e rimesso in circolo. in questo modo la qtà di moneta rimane la stessa. peraltro nell'attivo ci sono oro e crediti.

Perfettamente d'accordo. Se la banca centrale produce carta con la quale matura interessi contabilmente è assolutamente normale che registri a ricavo i soli interessi, non comprendo che altro dovrebbe imputare nei propri bilanci.
Da qualunque punto di vista la si analizzi questa teoria è null'altro che una cosa strampalata e senza un capo e una coda al punto che fatico a comprendere come persone di ottimo intelletto e cultura Com Mauro si ostinino a divulgarla e dargli credito.
Caro Angelo, io non ho idea se la mia cultura o il mio intelletto siano ottimi o mediocri o non classificati, so solo che grazie ad essi sono arrivato alle conclusioni esposte e questo malgrado i miei studi che partivano dalle posizioni comunemente accettate e che voi tutti sostenete.

Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #81 il: Settembre 02, 2016, 11:23:21 am »
Dal sito della banca d'Italia: "Oggi, quindi, il signoraggio viene percepito in prima battuta dalle banche centrali, le quali tuttavia lo riversano poi agli Stati, titolari ultimi della sovranità monetaria. La principale differenza consiste nelle modalità con cui si forma il signoraggio. Quando la moneta è prodotta dallo Stato, è quest'ultimo che, spendendola ad esempio per acquistare beni e servizi, la mette in circolo nell'economia e realizza immediatamente il controvalore, al netto dei costi di produzione. Quando invece è la banca centrale a emettere le banconote (o, più in generale, la base monetaria, che include anche le riserve costituite dalle banche su conti presso la banca centrale), queste non sono spese in beni e servizi ma fornite alle banche commerciali, in forma di prestito, per le esigenze del sistema economico, o utilizzate per l'acquisto di attività finanziarie, come i titoli di Stato o le attività in valuta estera; al valore delle banconote, iscritto al passivo del bilancio della banca centrale, corrisponde quindi l'iscrizione di attività fruttifere nell'attivo del bilancio, che rendono un interesse. Perciò la banca centrale ottiene il signoraggio nel corso del tempo, come flusso di interessi sulle proprie attività fruttifere, al netto del costo di produzione delle banconote. Il valore scontato di tale flusso, che come si è detto è riversato allo Stato, è pari a quello che quest'ultimo avrebbe ottenuto immettendo direttamente la banconota nel circuito economico". Dal sito della banca d'Italia, è proprio così? Ci sono contraddizioni? Notate che sia tutto ok?
Questo sito non è attendibile perché nei bilanci possono scrivere ciò che vogliono.
La banca produce dal nulla la moneta e la vende al costo nominale.
Che sia poi una truffa è dimostrato dal fatto che quando allora Auriti denunciò Ciampi per truffa, usura, falso in bilancio, associazione a delinquere e istigazione al suicidio, cosa quest'ultima di cui le cronache ci hanno dato tristissimi resoconti, Ciampi a sua volta avrebbe come minimo dovuto querelare Auriti.E invece non fece nulla perché non poteva opporre nulla.
Ma di questo, stante le ultime denuncia di giugno,sentiremo ancora parlare.

Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #82 il: Settembre 02, 2016, 11:31:09 am »
Dal sito della banca d'Italia: "Oggi, quindi, il signoraggio viene percepito in prima battuta dalle banche centrali, le quali tuttavia lo riversano poi agli Stati, titolari ultimi della sovranità monetaria. La principale differenza consiste nelle modalità con cui si forma il signoraggio. Quando la moneta è prodotta dallo Stato, è quest'ultimo che, spendendola ad esempio per acquistare beni e servizi, la mette in circolo nell'economia e realizza immediatamente il controvalore, al netto dei costi di produzione. Quando invece è la banca centrale a emettere le banconote (o, più in generale, la base monetaria, che include anche le riserve costituite dalle banche su conti presso la banca centrale), queste non sono spese in beni e servizi ma fornite alle banche commerciali, in forma di prestito, per le esigenze del sistema economico, o utilizzate per l'acquisto di attività finanziarie, come i titoli di Stato o le attività in valuta estera; al valore delle banconote, iscritto al passivo del bilancio della banca centrale, corrisponde quindi l'iscrizione di attività fruttifere nell'attivo del bilancio, che rendono un interesse. Perciò la banca centrale ottiene il signoraggio nel corso del tempo, come flusso di interessi sulle proprie attività fruttifere, al netto del costo di produzione delle banconote. Il valore scontato di tale flusso, che come si è detto è riversato allo Stato, è pari a quello che quest'ultimo avrebbe ottenuto immettendo direttamente la banconota nel circuito economico". Dal sito della banca d'Italia, è proprio così? Ci sono contraddizioni? Notate che sia tutto ok?
La truffa è tutta qui e lo dicono anche: quando è lo stato ad emettere realizza il signoraggio come controvalore e differenziale tra costi di produzione delle banconote, pochi centesimi come abbiamo detto e controvalore nominale o facciale.
Quando invece è la banca centrale invece il guadagno è dato solo dagli interessi perché nel frattempo il differenziale tra costo di emissione e valore nominale della banconota è scomparso!
Sarebbe come se io andassi  in tipografia a far stampare dei biglietti per uno o spettacolo o una partita di calcio è la tipografia mi chiedesse anziché il prezzo di stampa il prezzo di vendita dei biglietti.

Patrizio

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Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #83 il: Settembre 02, 2016, 12:31:05 pm »
si certo mauro che se i documenti ufficiali sono falsi perchè non supportano la tua teoria chiaramente diventata tutto indimostrabile.
dopodichè alla lunga ci siamo arrivati. il problema è il signoraggio.
ti faccio una sola domanda:

1) banca italia (o bce) emette 10 euro, compra titoli, alla scadenza dei titoli rientrano 11 euro in banconota. ora che ci fa bce o banca italia con quei 11 euro?
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PESSOA67

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Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #84 il: Settembre 02, 2016, 12:31:35 pm »
Beh, al netto della mia profonda ignoranza, ma ci sarà una differenza se le banconote le emette lo Stato o la Banca Centrale?

ciaca

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Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #85 il: Settembre 02, 2016, 13:00:28 pm »
Citazione
Ciampi a sua volta avrebbe come minimo dovuto querelare Auriti.

Opinabile. Se ci mettessimo a querelare tutti i cretini che incontriamo per strada spenderemmo tutto il nostro tempo appresso ad avvocati e a dare importanza ai cretini. Scusa ma questa è pura dietrologia da due soldi.

Citazione
ora che ci fa bce o banca italia con quei 11 euro?

Li reimmette nel circuito finanziario facendo così ciò che una banca centrale deve fare.

Citazione
ma ci sarà una differenza se le banconote le emette lo Stato o la Banca Centrale?

La differenza è spiegata nel post che Giorgio ha quotato dal sito della Banca d'Italia.
« Ultima modifica: Settembre 02, 2016, 13:05:01 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #86 il: Settembre 02, 2016, 13:15:20 pm »
si certo mauro che se i documenti ufficiali sono falsi perchè non supportano la tua teoria chiaramente diventata tutto indimostrabile.
dopodichè alla lunga ci siamo arrivati. il problema è il signoraggio.
ti faccio una sola domanda:

1) banca italia (o bce) emette 10 euro, compra titoli, alla scadenza dei titoli rientrano 11 euro in banconota. ora che ci fa bce o banca italia con quei 11 euro?
No sono falsi e lo dicono loro indicando due fattispecie diverse a seconda che ad emettere sia lo stato o la banca.
Prima di sapere la fine di quegli 11 euro bisognerebbe chiedere alla banca che fine fa la differenza tra costo di stampa della banconota e il valore nominale a cui viene " venduta".
Forse l'esempio della tipografia che indebita i biglietti del costo di stampa più il costo facciale dei biglietti non è sufficiente.
Ora la faccio io una domanda: che differenza c'era tra le 500 lire di carta e le mille lire di carta?

Patrizio

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Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #87 il: Settembre 02, 2016, 13:27:01 pm »
si certo mauro che se i documenti ufficiali sono falsi perchè non supportano la tua teoria chiaramente diventata tutto indimostrabile.
dopodichè alla lunga ci siamo arrivati. il problema è il signoraggio.
ti faccio una sola domanda:

1) banca italia (o bce) emette 10 euro, compra titoli, alla scadenza dei titoli rientrano 11 euro in banconota. ora che ci fa bce o banca italia con quei 11 euro?
No sono falsi e lo dicono loro indicando due fattispecie diverse a seconda che ad emettere sia lo stato o la banca.
Prima di sapere la fine di quegli 11 euro bisognerebbe chiedere alla banca che fine fa la differenza tra costo di stampa della banconota e il valore nominale a cui viene " venduta".
Forse l'esempio della tipografia che indebita i biglietti del costo di stampa più il costo facciale dei biglietti non è sufficiente.
Ora la faccio io una domanda: che differenza c'era tra le 500 lire di carta e le mille lire di carta?

mauro la differenza è usata per acquistare titoli e oro. a questo serve. gli interessi dei titoli fanno reddito e vengono tassati.
ma il tutto è partito dal debito. ndo sta er debito??
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Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #88 il: Settembre 02, 2016, 13:34:45 pm »
si certo mauro che se i documenti ufficiali sono falsi perchè non supportano la tua teoria chiaramente diventata tutto indimostrabile.
dopodichè alla lunga ci siamo arrivati. il problema è il signoraggio.
ti faccio una sola domanda:

1) banca italia (o bce) emette 10 euro, compra titoli, alla scadenza dei titoli rientrano 11 euro in banconota. ora che ci fa bce o banca italia con quei 11 euro?
No sono falsi e lo dicono loro indicando due fattispecie diverse a seconda che ad emettere sia lo stato o la banca.
Prima di sapere la fine di quegli 11 euro bisognerebbe chiedere alla banca che fine fa la differenza tra costo di stampa della banconota e il valore nominale a cui viene " venduta".
Forse l'esempio della tipografia che indebita i biglietti del costo di stampa più il costo facciale dei biglietti non è sufficiente.
Ora la faccio io una domanda: che differenza c'era tra le 500 lire di carta e le mille lire di carta?

mauro la differenza è usata per acquistare titoli e oro. a questo serve. gli interessi dei titoli fanno reddito e vengono tassati.
ma il tutto è partito dal debito. ndo sta er debito??
Sulla testa di ogni italiano per circa, ad oggi,37490€.
Riformulo la domanda: che differenza c'era tra le 500 e le 1000 lire di carta?

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Re:Sull'origine del trappolone in cui siamo caduti.
« Risposta #89 il: Settembre 02, 2016, 13:59:35 pm »
si certo mauro che se i documenti ufficiali sono falsi perchè non supportano la tua teoria chiaramente diventata tutto indimostrabile.
dopodichè alla lunga ci siamo arrivati. il problema è il signoraggio.
ti faccio una sola domanda:

1) banca italia (o bce) emette 10 euro, compra titoli, alla scadenza dei titoli rientrano 11 euro in banconota. ora che ci fa bce o banca italia con quei 11 euro?
No sono falsi e lo dicono loro indicando due fattispecie diverse a seconda che ad emettere sia lo stato o la banca.
Prima di sapere la fine di quegli 11 euro bisognerebbe chiedere alla banca che fine fa la differenza tra costo di stampa della banconota e il valore nominale a cui viene " venduta".
Forse l'esempio della tipografia che indebita i biglietti del costo di stampa più il costo facciale dei biglietti non è sufficiente.
Ora la faccio io una domanda: che differenza c'era tra le 500 lire di carta e le mille lire di carta?

mauro la differenza è usata per acquistare titoli e oro. a questo serve. gli interessi dei titoli fanno reddito e vengono tassati.
ma il tutto è partito dal debito. ndo sta er debito??
Sulla testa di ogni italiano per circa, ad oggi,37490€.
Riformulo la domanda: che differenza c'era tra le 500 e le 1000 lire di carta?

nel tuo framework dove sta il debito?
in uno c'era scritto repubblica italiana e nell'altro banca d'italia.. giusto? ecco all'emissione che è cambiato?
ps. molte delle tue argometnazioni le possiamo trovare on line nei siti dei monetaristi complottisti antisignoraggio
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