Alle considerazioni già svolte mi sento di aggiungere queste ulteriori considerazioni con una storia completamente dimenticata: il terremoto del Vulture del 1930 che consente dibsvolgerevqualche considerazione anche sull'Italia di oggi.
http://www.rischiocalcolato.it/2016/08/corruzione-magari-e-peggio-e-che-siamo-invincibilmente-stupidi-e-arretrati.html
Grazie Mauro,
Ho letto l'articolo ed il commento di Maurizio Blondet.
Sono tristemente arrabbiato, e ti vorrei chiedere di.aiutarmi a capire le ragioni per le quali, qualche decennio fa' - pur in una situazione di cultura e di ricchezza minori e meno diffuse - essere e sentirsi Italiani era piú bello.
Grazie ancora.
Beppe
Caro Beppe, anzitutto un grande bentornato con preghiera di non allontanarti più senza permesso
Provo a darti la mia risposta per il niente che può valere.
Per capire la storia di oggi devi partire dalla rivoluzione francese.
Senza quella non capisci questa storia.
La rivoluzione francese avvia le unificazioni nazionali oltre a tanti altri cambiamenti a mio parere non del tutto positivi per il diritto ad esempio.
Analogamente, per capire l'Italia di oggi devi partire dal l'unità d'Italia.
Denis Mk Smith, principale storico inglese del risorgimento italiano così definisce l'unità d'Italia : un capitolo della politica estera inglese nel Mediterraneo. ; altro che Mazzini Garibaldi Cavour ecc.
Mediterraneo capito? Nemmeno penisola italiana o Europa ma semplicemente mediterraneo dopo che Francesco II aveva manifestato l'intenzione di nazionalizzare le miniere di zolfo siciliane allora necessarie per la preparazione della polvere da sparo.
Perte la campagna di militare del Piemonte per la conquista dei ricchi regni meridionali che allora erano la parte più ricca e più avanzata non d'Italia ma dell'Europa intera.
Il regno di Napoli commerciava allora con tutte le grandi potenze europee ma non con il Piemonte che era economicamente depresso.
Non ti sto a dire cosa successe in tutti i campi ma ti basti sapere che con la conquista militare dell'Italia si crea nel nostro paese una frattura profondissima tra varie regioni e popolazioni mai del tutto sanate.
Per esempio, il regno di Napoli non conosceva tassazione e non perché gli abitanti facevano i napoletani ma perché la fiscalità dell'epoca veniva assolta completamente dal re.
I sudditi del nuovo stato unitario si accorsero dell'avvenutoprocesso da due cose: dal fatto che il Piemonte crepò le popolazioni del sud con 22 nuove tasse e per l'offerta ai sentimenti religiosi.
La campagna militare piemontese ed i successivi atti giuridici dell'unità d'Italia furono numerosi e tutti rivolti in questa direzione.
Ti cito solo l'istituzione del Gran libro del debito pubblico, giusto per farti capire che tipo di cambiamento si ebbe e la Legge delle Guarentigie e successivi ordinamenti con cui le proprietà della Chiesa passavano allo stato come era successo in Francia con la rivoluzione.
Tutto questo portò a due fenomeni del tutto sconosciuti al nostro paese: il brigantaggio come reazione all'offesa dei sentimenti religiosi e alla crescente povertà e successivamente al l'emigrazione verso altri continenti.
L'emigrazione di allora ha poi molte analogie con quelle di oggi ma questo è un altro discorso.
Questa lunga premessa è necessaria per far comprendere che queste profonde ferite vengono sanate proprio dal fascismo.
Con il fascismo gli italiani finalmente ritrovano quella " saldatura nazionale" anche grazie ai Patti Lateranensi che sanano le fratture tra Stato e Chiesa perché non va dimenticato che allora il cattolicesimo era un sentimento diffusissimo e fortissimo tra la popolazione per cui non si poteva guardare che con occhi positivi.
La popolazione si sentiva nuovamente protagonista ed artefice del proprio destino e del destino della nazione.
Tutto questo dura grossomodo fino al 36 come magistralmente ha descritto De Felice nel suo Gli anni del consenso e cambia poi con l'avvicinarsi del nostro paese alla Germania nazista con le leggi razziali e la sciagurata scelta(?) della guerra.
Da notare che ,fino ad allora,il fascismo e Mussolini raccoglievano le lodi sperticate da tutte le cancellerie d'Europa e da Oltreoceano.
Tutto questo per dire che il Fascismo costituì per l'Italia e gli italiani la sutura dalle ferite che il nostro paese aveva subito dal processo unitario e il popolo italiano rispose con entusiasmo incontenibile perché lo sentiva proprio.
A corollario di quanto sopra aggiungo che il recente anniversario per i cento cinquant'anni della nostra unità sarebbe stata una occasione preziosissima per fare finalmente chiarezza e verità sul processo unitario.
Invece è stata una ulteriore occasione sprecata tra retorica risorgimentale e mancanza di verità storica.
Chiedo scusa per eventuali svarioni ma scrivo da sotto l'ombrellone.