Io trovo che le argomentazioni sul si poteva fare e non si è fatto siano assolutamente inutili. Ora, non avendo competenza alcuna, ma credo che tra Voi ci siano degli ingegneri, mi domando. Gli edifici pubblici sono assolutamente da rendere antisismici ( e qui mi pare siamo tutti concordi), ma, ammesso che contino almeno un 30%, vorreste una legge che obbliga tutti a rendere antisismico il patrimonio esistente? Perchè solo con un obbligo generalizzato si potrebbero rendere antisismiche strutture solidali tra loro. Io non sono con Tozzi, assurde posizioni. Ma se fosse utile, l'obbligo ci starebbe? A quale costo pii per il privato? Con quale politica di incentivi? Insomma, fino a dove si deve spingere la volontà dello stato?
La volontà dello stato e delle amministrazioni pubbliche nel mio piccolo esempio è che, a distanza di quattro anni dal terremoto, la parrocchia di san Biagio non ha la chiesa perchè inagibile e non viene sistemata in quanto proprietà comunale e il comune giustamente ha altre priorità. Insomma, in maniera utopistica, se il privato si rimboccasse le maniche qualche miglioramento si potrebbe ottenere, ma in un grande supercondominio quale è un borgo medievale poco si potrebbe fare, troppi interessi dovrebebro essere messi in comunione. Quando Leandro cita anche le problematiche economiche non sbaglia affatto. L'uomo è un animale particolare. Gli immobili che hanno subito meno danni di altri avevano una loro storia costruttiva, ora ad alcuno di noi è dato sapere le precise ragioni, esatte, del non crollo.