Difficile scindere i singoli elementi del giudizio su un orologio, che alla fine è sempre di sintesi, ma ci proviamo.
1) estetica e armonia complessiva, definite dal disegno, dai colori, dalle proporzioni e dimensioni ("indossabilità");
2) qualità costruttiva (materiali, affidabilità) e funzionalità (leggibilità, praticità nelle correzioni delle indicazioni, ecc.);
3) finiture di quadrante e cassa;
4) rapporto qualità/prezzo;
5) particolarità/ingegnosità dell'affissione (per alcune tipologie di orologio);
6) particolarità/ingegnosità del calibro;
7) finiture del calibro;
8 ) rarità;
9) marca (la metto in fondo, ma la metto, perché non è indifferente. Non nel senso di garantire una maggiore rivendibilità, perché non ho in mente di rivendere nessuno dei miei orologi. Ma sotto due ulteriori aspetti: il "fascino" di ricollegare l'oggetto a una tradizione; un pizzico di tranquillità in più sulle possibilità future di riparazione).