Orologico Forum 3.0

Montblanc 1858 small seconds , un'occasione persa.....

Istaro

  • *****
  • 3658
    • Mostra profilo
Re:Montblanc 1858 small seconds , un'occasione persa.....
« Risposta #60 il: Settembre 06, 2016, 22:33:47 pm »
Leandro, fai i conti di quanti marchi in Richemont si fanno concorrenza: Vacheron Constantin, A.Lange&Sohne, Roger Dubuis, Jaeger LeCoutre, IWC, ora pure Cartier fa orologi di grande valore orologiero. Insomma troppi prodotti nello stesso segmento. A questi che senso avrebbe avuto aggiungere pure Minerva? Minerva peraltro non ha tradizione di alta orologeria, perché i cronografi Minerva di epoca erano belli, rifiniti bene (ne ho due), ma non erano di alta orologeria per gli standard dell'epoca. Molto più sensato spendere meno usando Montblanc, e la sua rete di vendita. Hanno dovuto spendere molto meno e intanto hanno dato prestigio a Montblanc. E' una operazione ovvia, un'altra non avrebbe avuto senso. Minerva a parte sparutissimi appassionati non se la fila nessuno. Non si può pensare che Richemont salvi tutti i marchi di orologeria di pregio.

Mi sembra corretto.
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

ciaca

  • *****
  • 13194
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Montblanc 1858 small seconds , un'occasione persa.....
« Risposta #61 il: Settembre 06, 2016, 23:38:19 pm »
Esatto, troppi marchi posizionati sulla stessa fascia di prezzo, molti di questi solo per toglierli alla concorrenza ma senza che per essi ci sia un reale progetto. E richemont è quella che ha fatto meglio, dice bene Marco quando dice che richemont non può rilanciare tutti i marchi storici. Anzi è assai probabile che qualcuno dovranno tagliarlo prima o poi.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

  • *****
  • 5542
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Montblanc 1858 small seconds , un'occasione persa.....
« Risposta #62 il: Settembre 07, 2016, 08:34:00 am »
Poi ci sarebbe anche da dire che quando si hanno troppi marchi sullo stesso segmento di mercato ristretto, corri il rischio di danneggiarli tutti, o meglio di non utilizzarli al massimo delle loro potenzialità. Perché li devi differenziare. Così per esempio RD è stata secondo me penalizzata: non può fare un pezzo elegante, deve richiamarsi a questo stile sadomaso luxury che a me non piace.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

guagua72

  • *****
  • 2607
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Montblanc 1858 small seconds , un'occasione persa.....
« Risposta #63 il: Settembre 07, 2016, 08:44:46 am »
Poi ci sarebbe anche da dire che quando si hanno troppi marchi sullo stesso segmento di mercato ristretto, corri il rischio di danneggiarli tutti, o meglio di non utilizzarli al massimo delle loro potenzialità. Perché li devi differenziare. Così per esempio RD è stata secondo me penalizzata: non può fare un pezzo elegante, deve richiamarsi a questo stile sadomaso luxury che a me non piace.
Ah ah ah, questa del sadomaso luxury è notevole. Azzeccata.
Ritornando in tema devo dire che può essere senz'altro corretto il ragionamento di Angelo e Marco. Io pensavo ad un ripopolamento e ad una immagine diversa, titpo lavorare sugli orologi da aviatore come Panerai ha lavorato sul SUB. Insomma, utilizzare la rete Montblanc per fare dei corner Minerva non mi sarebbe dispiaciuto, usando ebauche tradizionali legate al marchio si poteva fare una bella gamma da aviatore a prezzi non folli. Attorno ai 4/5000 Euro.

ciaca

  • *****
  • 13194
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Montblanc 1858 small seconds , un'occasione persa.....
« Risposta #64 il: Settembre 07, 2016, 12:01:26 pm »
Giorgio, devono far soldi.
Hanno usato un marchio di nicchia per dare lustro ad un marchio popolare.
I soldi non li fanno col marchio di nicchia, e nemmeno con gli orologi di nicchia del marchio popolare con dentro le meccaniche del marchio di nicchia. Li fanno con la roba di massa del marchio popolare (e per lo più nemmeno orologi) che la collaborazione con Minerva e Cabiddu (ora nemmeno più Cabiddu mandato ai giardinetti) la utilizza come mero strumento di marketing.
A tutti piacerebbe che le holding ragionassero come le case di alta orologeria di un tempo, ma purtroppo il mondo è diverso ed é diverso anche il settore. Ci sono troppi marchi per troppi orologi in relazione alle dimensioni del mercato che non é in grado di assorbirli.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

PESSOA67

  • *****
  • 1457
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Montblanc 1858 small seconds , un'occasione persa.....
« Risposta #65 il: Settembre 07, 2016, 14:19:28 pm »
Però...volete dirmi che con una bella campagna stampa un bel battage pubblicitario, un gentlemen famoso con al polso il redivivo marchio Minerva...con una serie di orologi Minerva esposti nelle Boutique Montblanc più prestigiose sarebbe un minus per MB??
Io non credo.

Istaro

  • *****
  • 3658
    • Mostra profilo
Re:Montblanc 1858 small seconds , un'occasione persa.....
« Risposta #66 il: Settembre 07, 2016, 14:21:41 pm »
Ci sono troppi marchi per troppi orologi in relazione alle dimensioni del mercato che non é in grado di assorbirli.

Domanda: ho letto più volte la tesi per cui le grandi maisons  "producono troppo" e "dovrebbero tornare ai tempi in cui l'alta orologeria era per pochi, tanto che poteva permettersi una maggiore cura semi-artigianale per gli orologi prodotti".

La prima parte del ragionamento mi sembra corretta, seppur legata alle oscillazioni di mercato: in questa fase recessiva producono troppo.

La seconda parte mi desta qualche dubbio in più: ieri le case di alta orologeria producevano tanto di meno?
L'affollamento di marchi di cui parliamo è relativo a marchi storici...

Inoltre, non vi sembra che prezzi di vendita degli orologi non garantirebbero anche oggi margini sufficienti a garantire una maggior cura del prodotto, al di là delle dimensioni produttive? (Sarebbe "sufficiente" distrarre parte della quota di puro profitto attualmente generata)
« Ultima modifica: Settembre 07, 2016, 14:35:13 pm da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

ilcommesso

Re:Montblanc 1858 small seconds , un'occasione persa.....
« Risposta #67 il: Settembre 07, 2016, 14:31:54 pm »
Minerva ha creato bellissimi calibri di grande diametro, quindi dubito che a parte un paio di forumisti, qualcuno qui li avrebbe mai presi in tale considerazione.

Non tutte le grandi maison del passato hanno tenuto fede alla loro storia, longines è un esempio famoso.
 
Come finiture anche meglio di Lange, ma il mercato mondiale tende sempre più ad orientarsi, nel classico, sui soliti nomi.
Persino AP sembra scomparsa, visto che hanno tolto l'unica linea di forma che avevano, col nome di uno dei 2 fondatori.

Se uno si libera dal condizionamento del nome, può comprare complicazioni a livello di VC a prezzo molto più basso, vedi il travel time

ciaca

  • *****
  • 13194
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Montblanc 1858 small seconds , un'occasione persa.....
« Risposta #68 il: Settembre 07, 2016, 15:45:03 pm »
Citazione
La seconda parte mi desta qualche dubbio in più: ieri le case di alta orologeria producevano tanto di meno?

Negli anni 60 producevano circa 1/10 degli orologi che fanno oggi.

Citazione
Inoltre, non vi sembra che prezzi di vendita degli orologi non garantirebbero anche oggi margini sufficienti a garantire una maggior cura del prodotto, al di là delle dimensioni produttive?

Non è un problema di prezzi e margini ma di struttura. Per fare le cose all'antica ci vogliono prima di tutto gli orologiai, risorse sempre più rare e molto costose.
Per farle in serie a ritmi di catena di montaggio per i volumi attualmente in produzione ci vorrebbero un esercito di orologiai. Impossibile e irrealizzabile.

L'artigianalitá e la grande produzione di serie sono cose antitetiche, l'una esclude l'altra. Si possono fare cose con discreta cura anche sulle produzioni di grande e grandissima serie, come per esempio dimostra rolex sui suoi cronografi, ma quella è una scelta aziendale come tante altre.
« Ultima modifica: Settembre 07, 2016, 15:50:49 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Istaro

  • *****
  • 3658
    • Mostra profilo
Re:Montblanc 1858 small seconds , un'occasione persa.....
« Risposta #69 il: Settembre 07, 2016, 16:04:12 pm »
Citazione
La seconda parte mi desta qualche dubbio in più: ieri le case di alta orologeria producevano tanto di meno?

Negli anni 60 producevano circa 1/10 degli orologi che fanno oggi.

Sicuri?

Oggi Patek produce 55.000 orologi, Vacheron 25.000, Audemars 35.000, Piaget 26.000, Zenith 36.000...

Allora erano così tanti di meno?


Citazione
Inoltre, non vi sembra che prezzi di vendita degli orologi non garantirebbero anche oggi margini sufficienti a garantire una maggior cura del prodotto, al di là delle dimensioni produttive?

Non è un problema di prezzi e margini ma di struttura. Per fare le cose all'antica ci vogliono prima di tutto gli orologiai, risorse sempre più rare e molto costose.
Per farle in serie a ritmi di catena di montaggio per i volumi attualmente in produzione ci vorrebbero un esercito di orologiai. Impossibile e irrealizzabile.

Impossibile su tutta la produzione (soprattutto per colossi come Rolex e Omega, direi).

Ma collezioni più esclusive di alta qualità non te le vieta nessuno.

Certo, gli orologiai preferiscono mandarli via anziché formarli, perché è più facile realizzare grandi margini riducendo all'osso i costi.
Ma un po' di orologiai sui prodotti di punta penso che potrebbero permetterseli (anche se ci vorrebbe molto tempo per formarli, non si torna facilmente indietro dalla strada intrapresa).
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

ciaca

  • *****
  • 13194
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Montblanc 1858 small seconds , un'occasione persa.....
« Risposta #70 il: Settembre 07, 2016, 16:07:02 pm »
Per prodotti di punta, fatti in pochi esemplari, non conviene assumere orologiai. Le finiture si fanno realizzare all'esterno a laboratori specializzati, come fa Patek

Citazione
Sicuri?

Si. Quando Philippe Stern prese le redini dell'azienda PP produceva circa 7000 orologi/anno (di cui la maggior parte erano al quarzo). Parole sue.

Nei primi anni '60 AP numerava appena 2500 movimenti.

Citazione
Però...volete dirmi che con una bella campagna stampa un bel battage pubblicitario, un gentlemen famoso con al polso il redivivo marchio Minerva...con una serie di orologi Minerva esposti nelle Boutique Montblanc più prestigiose sarebbe un minus per MB??

Esporre un marchio all'interno del contenitore di un'altro non ha senso. Il marchio padre non ne beneficia e quello figlio continua a non filarselo quasi nessuno se non la solita nicchia che alle holding del lusso interessa poco o nulla.
Chi ragiona per marchi non capirebbe mai una simile operazione che infatti non ha mai fatto nessuno.
« Ultima modifica: Settembre 07, 2016, 16:15:19 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

  • *****
  • 5542
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Montblanc 1858 small seconds , un'occasione persa.....
« Risposta #71 il: Settembre 07, 2016, 19:24:29 pm »
Citazione
La seconda parte mi desta qualche dubbio in più: ieri le case di alta orologeria producevano tanto di meno?

Negli anni 60 producevano circa 1/10 degli orologi che fanno oggi.

Sicuri?

Oggi Patek produce 55.000 orologi, Vacheron 25.000, Audemars 35.000, Piaget 26.000, Zenith 36.000...

Allora erano così tanti di meno?


Citazione
Inoltre, non vi sembra che prezzi di vendita degli orologi non garantirebbero anche oggi margini sufficienti a garantire una maggior cura del prodotto, al di là delle dimensioni produttive?

Non è un problema di prezzi e margini ma di struttura. Per fare le cose all'antica ci vogliono prima di tutto gli orologiai, risorse sempre più rare e molto costose.
Per farle in serie a ritmi di catena di montaggio per i volumi attualmente in produzione ci vorrebbero un esercito di orologiai. Impossibile e irrealizzabile.

Impossibile su tutta la produzione (soprattutto per colossi come Rolex e Omega, direi).

Ma collezioni più esclusive di alta qualità non te le vieta nessuno.

Certo, gli orologiai preferiscono mandarli via anziché formarli, perché è più facile realizzare grandi margini riducendo all'osso i costi.
Ma un po' di orologiai sui prodotti di punta penso che potrebbero permetterseli (anche se ci vorrebbe molto tempo per formarli, non si torna facilmente indietro dalla strada intrapresa).
Ti bastano 10 volte meno? Sì , producevano tanto ma tanto di meno. E l'aumento di produzione è coinciso per tutti con un calo della qualità notevole. Peraltro Patek è già a 60.000. Con numeri simili si potrebbe fare anche abbastanza meglio di quello che fanno, ma non certo come quando ne facevano 6000.
« Ultima modifica: Settembre 07, 2016, 19:26:42 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

guagua72

  • *****
  • 2607
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Montblanc 1858 small seconds , un'occasione persa.....
« Risposta #72 il: Settembre 08, 2016, 08:30:27 am »
60.000 diviso 365 non è una cifra che mi spaventa essendo il mondo grande, credo che la qualità non cozzi affatto contro questi numeri. Se una vera grande qualità si volesse ottenere. Poi però vincono su tutto altri fattori e quindi perchè investire in qualità. Comunque capisco che sono un disastro del Marketing.

Re:Montblanc 1858 small seconds , un'occasione persa.....
« Risposta #73 il: Settembre 08, 2016, 08:53:13 am »
Il punto è che se parliamo in particolare di Patek sarebbe lecito aspettarsi maggiore qualità al netto dei prezzi proposti, il fatto che ne facciano 60.000 l'anno non implica che poi non siano fatti a regola d'arte lo stesso.
Rolex ha migliorato il suo prodotto ad un prezzo accessibile e ne sforna 1.000.000 l'anno, quindi non è una scusa plausibile preme, poi se parliamo del singolo orologiaio che rifinisce il singolo orologio(cosa che come detto per l'alto di gamma viene commissionato a terzi) allora credo che per i pezzi prodotti sia un po più complicato farlo su tutti gli orologi, anche se i prezzi spesso lo imporrebbero.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

mbelt

  • *****
  • 5542
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Montblanc 1858 small seconds , un'occasione persa.....
« Risposta #74 il: Settembre 08, 2016, 11:10:17 am »
60.000 diviso 365 non è una cifra che mi spaventa essendo il mondo grande, credo che la qualità non cozzi affatto contro questi numeri. Se una vera grande qualità si volesse ottenere. Poi però vincono su tutto altri fattori e quindi perchè investire in qualità. Comunque capisco che sono un disastro del Marketing.
I prezzi dei Patek Philippe, e il loro marketing, parlano di finiture manuali su tutta la gamma. Parlano di artigianalita e di qualità al top. Tutto questo non esiste a 60.000 pezzi l'anno. Ma non esisterebbe neppure a 30.000 pezzi l'anno. Quando si superano le poche migliaia la cura del prodotto diminuisce inevitabilmente. Perché servirebbero schiere enormi di orologiai che non esistono neppure. Richiederebbe una quantità di tempo incompatibile con la produzione. Ed infatti tu lo vedi sempre: numeri e qualità delle finiture sono strettamente correlati. Rolex sarà pure un buon prodotto ma ci si dimentica che : 1) ha due modelli veri in listino è pochissimi calibri semplici; 2) è un prodotto rigorosamente industriale. Allora ci si deve chiarire: l'alta orologerìa è industriale? Per me no, nel modo più assoluto. Almeno nelle finiture la mano dell'uomo deve intervenire e a certi prezzi.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre