Daniel Roth in pillole:
1) Nasce nel 1942 nella Vallèe de Joux, figlio e nipote di orologiai trasferitisi a Nizza, dove Daniel frequenta un corso triennale di orologeria.
2) Torna in Svizzera e lavora per 7 anni in AP. Poi quando Breguet viene acquisita dai gioiellieri parigini Chaumet, riesce a farsi assumere e vi rimane per 14 anni (dal 1975 al 1979). Dirige l'atelier Breguet a Le Sentier e si perfeziona ulteriormente nell'alta orologeria. Responsabile principe della rinascita di Breguet e dello stile inconfondibile (Breguet 3130), diventa esperto di tourbillon, finiture e calendari perpetui.
3) Quando, per il fallimento dei fratelli Chaumet, Breguet e Nouvelle Lemania vengono acquistati dal fondo Investicop del Bahrein, Daniel Roth si mette in proprio.
4) Negli anni d'oro - 1989/1994 - acquisisce una propria inconfondibile cifra stilistica, ben rappresentata dalla cassa a doppia ellisse (ellipsocurvex) e sforna i suoi migliori capolavori.
5) Nel 1995, dopo l'acquisizione da parte del gruppo di Singapore The Hour Glass, comincia il declino che si protrae fino al 2000, con scelte improponibili che snaturano la classe dei precedenti DR. Il canto del cigno può essere considerato il Papillon del 1987 per celebrare i 10 anni del marchio Daniel Roth.
6) Nel 2000 il marchio Daniel Roth (assieme a Gerald Genta) viene acquistato da Bulgari. Daniel esce di scena definitivamente poco dopo.
7) Nel 2003 fonda il marchio Jean Daniel Nicolas/JDN dalle iniziali del figlio, di Daniel stesso e della moglie, nella mansarda della propia casa a Le Brassus produce in numero limitatissimo alcuni orologi su ordinazione e apprezzati in Giappone e USA. Il più rappresentativonè il 2-minute Tourbillon.
Nonostante una vita travagliata e piena di difficoltà finanziarie, Daniel Roth ha creato alcuni tra i migliori capolavori della rinascita dell'orologeria meccanica, ed ha trovato una propria dimensione di libertà.
Il Cronografo a carica manuale con doppio bicompax e cassa a doppia ellisse, ben rappresemta lo stile inconfondibile di DR. Il quadrante in oro è lavorato su più livelli, con un prezioso guillochage. Gli indici a numeri romani sono dipinti a mano e le sfere a freccia sono in acciaio azzurrate a fiamma. Il calibro Lemania 2320 non ha bisogno di presentazione, è una delle migliori ebauches ed è lo stesso del cronografo Breguet 323, rifinito con la massima cura da Nouvelle Lemania, a cui Daniel Roth aveva accesso per i suoi trascorsi con Breguet. La cassa è stata prodotta in oro rosa, giallo e grigio (oro bianco non rodiato con una componente di Palladio), ciascuno con la propria limitata numerazione progressiva.
Daniel Roth è un orologiaio poliedrico ed artigianale nel senso più puro del termine. In una recente intervista a Watch Time ha precisato di mirare sempre alla perfezione. Ad esempio per lui le finiture non vanno fatte nelle giornate di sole, perchè il clima è troppo secco, e "vengono meglio" con la pioggia. Il tutto richiede anni e anni di lavoro e di esperienza. È più difficile di quanto sembri a prima vista, per questo le rifiniture sono così apprezzate dai collezionisti.
"La mia filosofia è di fare assolutamente del mio meglio, di continuare ad imparare e di tramandare ad altri quello che conosco".
Non c'è da stupirsi che, nonostante le molte traversie, Daniel Roth sia uno dei più importanti orologiai dei nostri tempi.