Faccio fatica a crederci. Mai visto un orologio che con quasi 1,5mm in più non facesse notare la sua differenza in spessore al polso
Non devi "crederci", ti basta verificarlo.
Prendi un Royal Oak 15202 e uno perpetuo recente (anch'esso con fondello a vista), il secondo è circa 1,3 mm piú spesso (come questo blancpain rispetto al daytona) e visti al polso la differenza non si nota, l'effetto che fanno i due orologi é sostanzialmente identico. Sono piccole differenze che si notano con il calibro più che guardandoli sul polso.
Sul diametro certe cose si apprezzano maggiormente perché ci sono riferimenti sul quadrante che le fanno notare (per esempio i contatori di un cronografo o di un calendario rispetto al bordo interno della lunetta), sullo spessore molto meno (non stiamo parlando di ultrapiatti o di fornelli da campo ma di misure assolutamente convenzionali su orologi anche meno complicati).
I crono perpetui sono tutti generalmente molto spessi perché spessi sono i movimenti crono, e ce ne sono di oggettivamente sproporzionati per via di spessori esagerati a maggior ragione in rapporto al limitato diametro. Il Blancpain e in genere tutti quelli che utilizzano l'1185, essendo questo tra i crono più sottili mai concepiti, da questo punto di vista risultano i più equilibrati, a maggior ragione perché hanno un profilo trasversale della cassa a svasare (più ampio lato quadrante e rastremato lato fondello) che dissimula ulteriormente l'effetto dello spessore.
Le vecchie serie nonostante diametri ancora più contenuti, parlo di pluricomplicati di certo spessore, non hanno certo le proporzioni di un tappo.
Proprio perché questo è tra i crono perpetui più sottili può permettersi il lusso di una misura ancora cristiana, i 38mm, senza dover sconfinare nel pataccone per essere "proporzionato". Ed é una delle ragioni per le quali ho sempre apprezzato la serie di cronografi Leman, incluso il perpetuale.