Ho letto che ci siamo spostati in questo 3D e quindi di qua continuo riprendendo dei passaggi fatti nel post vecchio.
Sicuramente lavorare il tantalio non è cosa per tutti, ma Journe non ha inventato l'acqua calda tanto che tale metallo è stato usato da AP e nel 2003 da Panerai , dove l'intero orologio è realizzato in tantalio , lunetta, fondello , copri ponte , fibbia. Solo la corona è in acciaio , non perché non avrebbero saputo realizzare una corona in tantalio ma perché non avrebbe avuto senso farlo solo per 300 orologi. Quando uscì il listino se ricordo bene era di 11.000 euro !
Un Chronometre blue oggi se non erro dovrebbe costare 22 o 23 mila euro, quindi cifre non lontane al PP 6000!
Ho avuto il Bleu e l'ho usato anche con soddisfazione , mi piaceva moltissimo per il quadrante , mi piaceva la cassa , mi piaceva io movimento ... Adesso con il senno del poi non lo cederei più , nonostante il grigio troppo acceso della cassa... Preferisco la tonalità presente sul Pam 172.
Il Patek philippe non l'ho mai posseduto, non mi interesserebbe nemmeno averlo in raccolta , ma a mio modo di vedere le cose , è superiore al Bleu per alcuni aspetti. Sicuramente per essere un automatico con microrotore, e per avere la data e per essere in metallo prezioso. Giriamola come si vuole ma l'oro è sempre più prezioso rispetto ad un qualsiasi altro metallo non riconosciuto , quindi oro, platino sono metalli preziosi , gli altri metalli sono delle "particolarità " che si decide o meno di pagare per avere un qualcosa di differente.
Pertanto a parità di prezzo Patek ne esce vincitrice per questi aspetti che non sono secondari. Il Journe è costoso tanto quanto Patek e rifinito forse leggermente meglio , ma non poi così tanto di più.