Concord Delirium manuale:chi mi aiuta a scoprire che movimento monta?

[Beppe]

Nel suo genere, uno degli orologi piú seducenti che mi sia mai capitato tra le mani.
Successe  in una Fiera di Basilea, quando lavoravo con IWC, la quale fortunatamente preferí non inserirlo nella sua collezione.
A fine Fiera, mi fu dato un campione del Delirium Iwc con lo scopo di presentarlo ai Clienti italiani piú attendibili, ma la risposta fu univoca, grazie no.
Altre marche invece lo commercializzarono, seppur con nomi diversi, ma il Delirium finí presto per essere dimenticato, forse troppo in fretta.
Infatti fu grazie al nuovo concetto di platina|fondello e conseguenti economie di scala nella fabbricazione, che il Delirium si puó e deve considerarsi il vero ispiratore di Swatch, questo sí successo planetario.
Per coloro che ne fossero interessati, segnalo su Google:
delirium omega.      Poi
Omega dinosaure : nom de code Delirium Tremens - Le Point Montres.          (13 ago 2015)

Cordiali saluti

Beppe

[ciaca]

Ciao Beppe, di che anni stai parlando?
Perché io ricordo un AP tourbillon, forse il primo tourbillon da polso prodotto in serie nei primi anni 80, che già adottava il principio del fondello utilizzato come platina.

[Beppe]

Ciao Beppe, di che anni stai parlando?
Perché io ricordo un AP tourbillon, forse il primo tourbillon da polso prodotto in serie nei primi anni 80, che già adottava il principio del fondello utilizzato come platina.

Ciao Angelo,
ricordo bene il turbo presentato da AP a Basilea, a mio avviso, abbastanza bruttino, e con una piccola gabbia in basso a sx o forse a dx. Erano anni in cui pochi sapevano che cosa fosse un tourbillon e la sua utilitá () ed efficacia (??) su un piccolo movimento da polso.
Sinceramente non ricordo la comparsa del Delirium, che, per deduzioni mie, allocherei da Basilea 92 o prima, non certo dopo.
Sulla relazione tra Delirium e Swatch devo ammettere che ho riferito ció che  ho sempre sentito raccontare al riguardo da coloro che ne sapevano molto piú di me.
Cordialmente.

Beppe

[claudio969]

Grazie Beppe delle info, c'è un po da studiare e approfondire.
Il Delirium di cui stai parlando è il quarzo (che ha solo il nome in comune con quello di cui avevo chiesto info) che poi hanno riproposto le diverse case, cioè quello realizzato in 2mm, poi c'è stata una seconda versione in 1.5mm e poi una terza di Concord che pubblicizzava uno spessore di addirittura 0,98mm
Quest'ultima da quanto ho letto, non credo sia stata realmente venduta, perche sembra si flettesse tra le dita e non c'era modo di farla funzionare
Quello da 2mm invece è stato prodotto ma sembra oggi siano impossibile da trovare le batterie perchè l'unica fabbrica che ne produceva una tanto sottile ha chiuso nel 2008.
Per me è un peccato perchè più lo guardo e più mi piacerebbe averne uno.

[ciaca]

Io la sapevo diversamente.
La prima era versione da meno di 1mm, siccome volava via il vetro alla minima flessione della cassa poi visto che questi orologi iniziavano a tornare indietro si decisero a farlo più spesso, ossia 2mm.

l'unica fabbrica che ne produceva una tanto sottile ha chiuso n

E questo offre uno spunto di riflessione per l'altra discussione a proposito del fascino del quarzo e dei meccanici.
Una delle ragioni per le quali i quarzi non m'hanno mai appassionato, come scrivevo là, era proprio l'uso della batteria.
Questo aneddoto rafforza ulteriormente la mia propensione.

Gli orologi meccanici di due secoli fa si restaurano, i pezzi si ricostruiscono, l'orologio meccanico evoca il fascino di ció che il tempo oltre a misurarlo lo attraversa.
La pila, va da sé, nessun artigiano può fabbricarla.

[Beppe]

Io la sapevo diversamente.
La prima era versione da meno di 1mm, siccome volava via il vetro alla minima flessione della cassa poi visto che questi orologi iniziavano a tornare indietro si decisero a farlo più spesso, ossia 2mm.

l'unica fabbrica che ne produceva una tanto sottile ha chiuso n

E questo offre uno spunto di riflessione per l'altra discussione a proposito del fascino del quarzo e dei meccanici.
Una delle ragioni per le quali i quarzi non m'hanno mai appassionato, come scrivevo là, era proprio l'uso della batteria.
Questo aneddoto rafforza ulteriormente la mia propensione.

Gli orologi meccanici di due secoli fa si restaurano, i pezzi si ricostruiscono, l'orologio meccanico evoca il fascino di ció che il tempo oltre a misurarlo lo attraversa.
La pila, va da sé, nessun artigiano può fabbricarla.

Difficile non essere d'accordo.
La storia che non c'erano piú le batterie sembra vera, ed é quanto effettivamente qualcuno raccontava.  Probabilmente, se fossero stati numerosi gli orologi in circolazione che utilizzavano quel tipo di batteria, qualche azienda avrebbe potuto decidere di fabbricarle, magari la stessa Renata di SG, che pure produceva il modulo Delirium.
Ho preferito parlare della versione quarzo, perché francamente nemmeno sapevo che fosse stata realizzata una versione meccanica, né ho mai saputo che Jaquet e La Joux Perret avessero mai costruito un movimento meccanico ultra piatto con finitura di livello consono ad un orologio cosí bello, sorry. Mi sembrava che la notizia saliente, ammesso che corrisponda alla veritá, stesse nell'ispirazione che avrebbe originato il fenomeno Swatch, arrisorry.
Beppe.

[leolunetta]

Esatto Beppe, credo sia solo una questione di diffusione, di orologi al quarzo di 40 anni fa ma che hanno avuto un discreto successo commerciale e che sono ricercati ancora oggi, la pila viene fabbricata ancora e si trova.
Di pile ce ne sono ancora moltissime di moltissimi orologi al quarzo, anche non recentissimi, perchè poi non dimentichiamo che 9 orologi su 10 al polso della gente sono al quarzo (e mi tengo basso).

[leolunetta]

Anche a me Claudio piace il Delirium al quarzo da 2mm di spessore, lo trovo spettacolare di profilo, ma in tutta franchezza credo che ad oggi la versione più gradevole, oltrechè appetibile e rassicurante sia proprio quella con calibro meccanico manuale che hai visto tu.

[ciaca]

Va da sé che di un orologio, anche se ne hanno venduti 4 in croce, si potranno "sempre" ricostruire i pezzi (almeno finché ci sarà chi sa farlo, poi magari potrà farlo chiunque con una stampante domestica).
Le batterie no.

[tick]

Va da sé che di un orologio, anche se ne hanno venduti 4 in croce, si potranno "sempre" ricostruire i pezzi (almeno finché ci sarà chi sa farlo, poi magari potrà farlo chiunque con una stampante domestica).
Le batterie no.

Ne abbiamo discusso varie volte e in linea teorica sono d'accordo con te. Poi però scendiamo dal mondo delle nuvole e vediamo che per revisionare l'orologio dell'altro thread con il suo creatore in vita ti ci vogliono più di 40k. Vero che si può fare, ma se assumiamo risorse infinite ognuno può dire quello che vuole anche che ti fai fare una mini-serie super sottile di batterie. Peraltro se la meccanica stessa dei Concorde funzionava "in teoria", ma poco su un polso reale, sarei curioso di capire come un immaginario orologiaio del futuro possa risolvere il problema.
Aggiungo solo una considerazione sulle batterie: non si tratta solo di un problema legato alla diffusione ma anche di caratteristiche della stessa. Di Accutron ne hanno fatti tantissimi, le dimensioni della pila sono normali, eppure le sue batterie originali oggi non si trovano più legalmente (contengono mercurio). Tuttavia con una modifica all'orologio è possibile montare batterie moderne senza problemi, oppure senza modifiche è possibile mettere a panino un altro componente sulla batteria ed adattarla. Da problema insolvibile a soluzione in 4 Euro.
Assumere risorse senza limiti e l'esistenza di qualcuno con competenza su ogni movimento, compresi quelli fatti in 4 esemplari, per me non sono due vincoli da poco, anche sperando in prodigiosi miglioramenti della tecnologia.
Per me che distinguo sempre tra teoria e pratica la cosa non è un dettaglio.
Suppongo che il tuo sempre virgolettato indichi che alla fine la pensiamo in maniera simile.

[ciaca]

In fondo si, tra la suggestione teorica e la pratica c'è sempre di mezzo il mare, e la riparabilitá per lo meno discutibile di certi orologi é una delle ragioni per le quali me ne terrei sempre lontano.
Ma sul piano del "fascino", ossia di ciò che ti attira ad un certo tipo di cose, il quarzo per me non ne ha proprio per questa sua intrinseca natura da elettrodomestico usa e getta. Per questo ho scritto più volte che gli orologi al quarzo, ai quali riconosco il loro pregio (anche uno smartphone ne ha uno), hanno su di me lo stesso fascino di una lavastoviglie

[claudio969]

[claudio969]

[claudio969]

[Bertroo]

Dirti che mi piace sarei un bugiardo ma i complimenti son d'obbligo per un nuovo arrivo sopratutto se questo rende felice il compratore!
Bravo Claudio!