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Torri gemelle

Istaro

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Re:Torri gemelle
« Risposta #15 il: Settembre 14, 2016, 19:02:26 pm »
La storia dell'inchino di Obama che vorrebbe dire chissà che è semplicemente ridicola, e dimostra la coglioneria diffusa su certe materie.

Qualche tuo sodale, in passato, si è diffusamente esercitato sull'opportunità di inchini e gesti di rispetto, da parte dei Capi di Governo, nei confronti del Papa (che, per inciso, non è il sovrano di uno stato assolutista che, oltre a finanziare il terrorismo, reprime le donne e il dissenso interno come nessun altro al mondo).

La "coglioneria" (ammesso che sia tale), si sa, spesso è più vicina a noi di quanto ci piace ammettere...
Voler vedere dietro inchini a sovrani da parte di un capo di stato, o un esponente di un governo, chissà cosa è coglioneria amplificata dall'ignoranza. Se uno crede ad una sciocchezza simile può credere senza problemi alle scie chimiche, al complotto USA per abbattere le torri gemelle, al complotto giudaico massonico di controllo del mondo tramite le banche e il credito....lo stesso livello.
Può una persona di media intelligenza pensare che se il Presidente degli USA incontro il re della Saudi Arabia inquadrati da tutte le telecamere del mondo possano scambiarsi durante il saluto segnali segreti? Ma figurati! Forse hanno altre occasioni per farlo, no?

L'"ignoranza"  è di chi non sa (o finge di non sapere... ma qui il problema è un altro) che il protocollo, negli incontri di vertice internazionale, è rigidissimo e dettagliatissimo, oggetto persino di trattative serrate - se qualcuno richiede l'introduzione di varianti - nei mesi della preparazione.
Il Protocollo diplomatico è un aspetto centrale del diritto diplomatico e consolare.
(Berlusconi era un po' malvisto, negli ambienti diplomatici, proprio perché ogni tanto si concedeva qualche piccolo strappo).

Obama non ha fatto quell'inchino a caso: ha fatto un gesto che gli è stato richiesto, e che non doveva essere "segreto", ma proprio pubblico, quale segno di omaggio (destinato soprattutto all'uso dei media sauditi e del mondo arabo).

Sull'importanza del gesto si possono ovviamente avere opinioni contrastanti. Qualcuno dirà: "Voleva l'inchino? E baciagli pure la pantofola, se ti fa uno sconto sul petrolio! (O ti concede l'uso delle basi militari, ecc.)".
Il dato di fatto  è che Obama non ha riservato lo stesso gesto ad altri capi di Governo e autorità (neanche a molte per cui è consuetudine secolare).
Che non si tratti di particolare marginale lo conferma anche la reazione che si ebbe rispetto all'atteggiamento di Bush, che nel 2005, nel suo incontro col sovrano saudita, era stato sepolto dalle critiche per essersi limitato a... dare la mano! (Ovvio doppiopesismo degli stessi che hanno sminuito la valenza dell'inchino di Obama)

Quanto alla "coglioneria" (termine coltissimo e appropriato per esporre le proprie idee, non c'è che dire)... sì, probabilmente sono un po' "coglione" anch'io, che perdo tempo a rispondere a uno che scrive mezz'ora prima di aver pensato.
« Ultima modifica: Settembre 14, 2016, 20:21:07 pm da Istaro »
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ciaca

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Re:Torri gemelle
« Risposta #16 il: Settembre 14, 2016, 19:05:30 pm »
In verità in quell'ossequio che non ha uguali c'è molto poco di "segreto" e tanto di evidente allo stesso modo delle tende di gHeddafi montate nel giardino di villa Pamphili. Bisogna solo essere ciechi (oppure ottusi) per negarlo e non comprenderne le ragioni.
Quanto agli apparati ricordo che sono presidiati da uomini, comprarsi un uomo perché non veda, o non senta, o veda e senta in ritardo, non è così improbabile.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Torri gemelle
« Risposta #17 il: Settembre 14, 2016, 21:55:54 pm »
Tra l'altro se c'è un presidente la cui politica ha dato fastidio ai sauditi quello è stato Obama con lo shale gas e con l'accordo con l'Iran. Quindi ribadisco che scambiare un normale inchino per un segnale di non so quale sudditanza ai sauditi e dedurre da questo una politica subalterna del presidente meno subalterno vuol dire indicare l'albero e non vedere la foresta. Insiste su questo connota il livello di comprensioni di tali questioni. Bush salutava in modo meno ossequioso ma lui con i sauditi faceva affari personali. Cosa conta di più? L'inchino o gli affari? Sveglia!
« Ultima modifica: Settembre 14, 2016, 21:57:38 pm da mbelt »
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Re:Torri gemelle
« Risposta #18 il: Settembre 14, 2016, 23:25:36 pm »
Tra l'altro se c'è un presidente la cui politica ha dato fastidio ai sauditi quello è stato Obama con lo shale gas e con l'accordo con l'Iran. Quindi ribadisco che scambiare un normale inchino per un segnale di non so quale sudditanza ai sauditi e dedurre da questo una politica subalterna del presidente meno subalterno vuol dire indicare l'albero e non vedere la foresta. Insiste su questo connota il livello di comprensioni di tali questioni. Bush salutava in modo meno ossequioso ma lui con i sauditi faceva affari personali. Cosa conta di più? L'inchino o gli affari? Sveglia!

Non ho sostenuto che Obama sia a libro paga della dinastia saudita (i suoi legami con i sauditi sono certo meno intensi di quelli di una Clinton, ad esempio).
Non è che negli USA abbiano mai pensato a rinunciare allo shale gas per compiacere potenze straniere.

La questione è che la presidenza Obama, nel suo tatticismo privo di visione e basato principalmente sulla destabilizzazione delle aree considerate a rischio (dal Medio Oriente all'Ucraina), ha alternato "aperture" al mondo sciita (la questione dell'atomica irachena) e al mondo sunnita (il tentativo di rovesciare il regime di Assad, per impedire la formazione della "cintura sciita"; l'escalation  di forniture militari all'Arabia).

Un "inchino" non è chiave di volta di nessuna decisione strategica, ma la semplice attestazione di un atteggiamento politico (necessità di blandire l'alleato inquieto).
Non nasconde nessun significato misterioso, ma è assurdo ignorarne la valenza simbolica (piccola o grande che la si voglia considerare).

Poi ognuno può giudicare da sé quanto siano risultate utili, per la pace e la stabilità mondiale, le politiche di Obama.
E quanto sia dignitoso quell'inchino a quel  sovrano (Gheddafi, al confronto, un governante progressista). Una risposta implicita l'hanno data proprio i media che enfatizzarono il gesto - meno significativo - di Bush e nascosero quello di Obama.

P.S.: Bush uscì dal settore petrolifero nei primi anni Novanta, dieci anni prima di diventar presidente.
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ilcommesso

Re:Torri gemelle
« Risposta #19 il: Settembre 14, 2016, 23:37:11 pm »
E sono dentro blackrock da un pezzo.
Diversificare è la parola d'ordine, quando si hanno miliardi di dollari da spendere

ciaca

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Re:Torri gemelle
« Risposta #20 il: Settembre 14, 2016, 23:39:14 pm »
É talmente vero ciò che scrivi a proposito dell'alto valore simbolico dei cerimoniali che per esempio si ricorda tutta la polemica sorta attorno al gran rifiuto di Hollande di bandire il vino alla cena con la diplomazia iraniana.

A me pare evidente l'enorme valore simbolico di un presidente USA che si inchina davanti ad un monarca del golfo la dove non si inchina nemmeno davanti al Papa.

Quanto alla politica estera americana servile al waabismo in medio oriente è del tutto evidente che Bush con l'invasione dell'iraq abbia fatto molto meno di quanto Obama non abbia fatto destabilizzando l'intera area mediorientale non già con una guerra lampo iniziata e finita in un mese dal suo esercito ma con quasi otto anni di finte rivoluzioni e guerre civili combattute per procura che hanno permesso la proliferazione di disperazione e sangue e odii mai sopiti ma riesplosi in modo incontrollabile, oltre che di milioni di profughi da "esportare" nella cara vecchia Eurabia, vero traguardo finale dei waabiti, che ci provano all'incirca da 1400 anni. 

Sul piano del progetto waabita di espansione in medio oriente hanno fatto di più i 4 anni di presidenza Obama con Killary segretario di stato che non i due Bush padre e figlio messi insieme

E quelle due torri sono venute giù anche a causa del saggio rifiuto di Bush padre che non volle far cadere Saddam dopo essere corso in soccorso del cortile waabita del Kwait.
Bush figlio recepito il messaggio recapitatogli da Riad con l'11 settembre non solo fece cadere il dittatore iracheno ma giusto per assicurarsi che i sunniti potessero prendere liberamente possesso del paese in nome e per conto di Riad si premuró anche di smantellare il baath e l'esercito, onde evitare possibili future restaurazioni del potere laico in Iraq come invece è puntualmente accaduto in Egitto dopo la breve parentesi dei fratelli musulmani.
« Ultima modifica: Settembre 14, 2016, 23:56:43 pm da ciaca »
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guagua72

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Re:Torri gemelle
« Risposta #21 il: Settembre 15, 2016, 00:35:36 am »

il risultato sarebbe stato identico ma con 3500/4500 persone in meno sulla coscienza
Condivido

mbelt

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Re:Torri gemelle
« Risposta #22 il: Settembre 15, 2016, 08:25:26 am »
Tra l'altro se c'è un presidente la cui politica ha dato fastidio ai sauditi quello è stato Obama con lo shale gas e con l'accordo con l'Iran. Quindi ribadisco che scambiare un normale inchino per un segnale di non so quale sudditanza ai sauditi e dedurre da questo una politica subalterna del presidente meno subalterno vuol dire indicare l'albero e non vedere la foresta. Insiste su questo connota il livello di comprensioni di tali questioni. Bush salutava in modo meno ossequioso ma lui con i sauditi faceva affari personali. Cosa conta di più? L'inchino o gli affari? Sveglia!

Non ho sostenuto che Obama sia a libro paga della dinastia saudita (i suoi legami con i sauditi sono certo meno intensi di quelli di una Clinton, ad esempio).
Non è che negli USA abbiano mai pensato a rinunciare allo shale gas per compiacere potenze straniere.

La questione è che la presidenza Obama, nel suo tatticismo privo di visione e basato principalmente sulla destabilizzazione delle aree considerate a rischio (dal Medio Oriente all'Ucraina), ha alternato "aperture" al mondo sciita (la questione dell'atomica irachena) e al mondo sunnita (il tentativo di rovesciare il regime di Assad, per impedire la formazione della "cintura sciita"; l'escalation  di forniture militari all'Arabia).

Un "inchino" non è chiave di volta di nessuna decisione strategica, ma la semplice attestazione di un atteggiamento politico (necessità di blandire l'alleato inquieto).
Non nasconde nessun significato misterioso, ma è assurdo ignorarne la valenza simbolica (piccola o grande che la si voglia considerare).

Poi ognuno può giudicare da sé quanto siano risultate utili, per la pace e la stabilità mondiale, le politiche di Obama.
E quanto sia dignitoso quell'inchino a quel  sovrano (Gheddafi, al confronto, un governante progressista). Una risposta implicita l'hanno data proprio i media che enfatizzarono il gesto - meno significativo - di Bush e nascosero quello di Obama.

P.S.: Bush uscì dal settore petrolifero nei primi anni Novanta, dieci anni prima di diventar presidente.
Che significa l'ultima frase? Niente, la famiglia di Bush continuava a fare affare con i sauditi, ed infatti la politica di Bush figlio è stata tutta in questa direzione, e anche sulla politica di Bush padre, cioè la dissennata decisione di lasciare in piedi Saddam Hussein nel 1991 dimostra quanto certi interessi erano forti. Non solo ma anche il vicepresidente Dick Cheney era in affari privati e personali con i sauditi, altro che inchino che nulla significa, anzi può persino servire a rimarcare che vi sono distanze di sostanz a in temi di politica.
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ciaca

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Re:Torri gemelle
« Risposta #23 il: Settembre 15, 2016, 11:49:59 am »
Citazione
a dissennata decisione di lasciare in piedi Saddam Hussein nel 1991 dimostra quanto certi interessi erano forti.

In realtà è l'esatto opposto.
Era volontà e interesse dei waabiti che in Iraq si abbattesse il partito baath, il dittatore e pure l'esercito che sarebbe stato in grado di restaurare il potere LAICO dopo la caduta del precedente regime, tutto questo per consentire alla minoranza sunnita di prendere il potere (che é esattamente ciò che gli americani hanno fatto con Bush figlio dopo l'attacco delle due torri) e cosí permettere alla corrente waabita jihadista sunnita (che é quella che considera lo sciismo un'eresia)  di continuare la sua folle guerra religiosa dentro l'islam (dove per oltre mille anni le due correnti hanno convissuto più o meno pacificamente senza che l'una negasse la legittimazione teologica dell'altra) impedendo così tra l'altro quella saldatura della c.d. "cintura sciita" tra i due più grandi paesi a maggioranza sciita dell'area (iran e iraq).

Bush padre era si corso il aiuto dei sauditi nel riprendere il controllo del Kwait, ma non aveva obbedito ai loro desiderata sull'iraq perché era ben consapevole di ciò che avrebbe causato e messo in moto in termini di instabilità tutto quanto esposto sopra (e che é oggi di triste evidenza). Ci vollero le due torri per convincere il figlio a fare ciò che il padre aveva avuto il coraggio e la lungimiranza di NON fare, e per farlo si é dovuto ingannare il mondo intero con la pagliacciata delle armi di distruzione di massa. Oggi come un mantra la Stampa di regime atlantista ci ripete che fu un errore clamoroso sciogliere l'esercito iracheno, il che è un falso perché non fu un'errore ma una precisa e consapevole scelta per ordine dei sauditi e per ben determinati scopi che sono di tutta evidenza.

Ma in questa escalation di servilismo dei presidenti USA verso la monarchia saudita l'apice lo si è raggiunto con la prima presidenza Obama (Clinton segretario di stato) quando al waabismo (con il pretesto delle "primavere") si é tentato di lasciare campo fertile in tutto il medioriente rimuovendo sistematicamente tutti i regimi che per decenni avevano garantito una sostanziale "pace" tra le due anime dell'islam e una relativa stabilità dei loro paesi; e quindi Libia, Siria ed Egitto (con un pallido tentativo subito represso nel sangue anche in Iran), con tutti i disastri che sono d'attualità. Senza contare lo Yemen, altro episodio della medesima saga e del medesimo progetto. La Malesia da par suo onde evitare ha già proibito il culto dello sciismo portandosi avanti con il lavoro
http://www.lindro.it/gli-sciiti-banditi-in-malaysia/

Di questa politica estera scomposta, sullo sfondo di una guerra tra potenze condotta in modo altrettanto scomposto e scriteriato, e di questo servilismo al waabismo saudita che è la vera anima del jihadismo islamico nonché artefice della recludescenza estremista del mondo islamico negli ultimi 40 anni, ossia da quando gli ayatollah presero il potere in Iran e come risposta a quell'azione da parte del waabismo sunnita, l'America pagherà un conto alla storia salatissimo mentre il mondo (a cominciare da quello arabo) paga già con milioni di morti e moti di profughi sempre più difficilmente controllabili (oltre che sconvolgimenti dentro le proprie societá ormai ingestibili come in Europa).

Ecco perché mi auguro che la Clinton, finanziata per decine di milioni di dollari nella sua campagna elettorale da quegli stessi monarchi sauditi che sono il vero cancro del nostro tempo, non vinca queste elezioni: sarebbe una sciagura per l'umanità intera.
« Ultima modifica: Settembre 15, 2016, 12:13:09 pm da ciaca »
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mbelt

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Re:Torri gemelle
« Risposta #24 il: Settembre 15, 2016, 12:17:16 pm »
Citazione
a dissennata decisione di lasciare in piedi Saddam Hussein nel 1991 dimostra quanto certi interessi erano forti.

In realtà è l'esatto opposto.
Era volontà e interesse dei waabiti che in Iraq si abbattesse il partito baath, il dittatore e pure l'esercito che sarebbe stato in grado di restaurare il potere LAICO dopo la caduta del precedente regime, tutto questo per consentire alla minoranza sunnita di prendere il potere (che é esattamente ciò che gli americani hanno fatto con Bush figlio dopo l'attacco delle due torri) e cosí permettere alla corrente waabita jihadista sunnita (che é quella che considera lo sciismo un'eresia)  di continuare la sua folle guerra religiosa dentro l'islam (dove per oltre mille anni le due correnti hanno convissuto più o meno pacificamente senza che l'una negasse la legittimazione teologica dell'altra) impedendo così tra l'altro quella saldatura della c.d. "cintura sciita" tra i due più grandi paesi a maggioranza sciita dell'area (iran e iraq).

Bush padre era si corso il aiuto dei sauditi nel riprendere il controllo del Kwait, ma non aveva obbedito ai loro desiderata sull'iraq perché era ben consapevole di ciò che avrebbe causato e messo in moto in termini di instabilità tutto quanto esposto sopra (e che é oggi di triste evidenza). Ci vollero le due torri per convincere il figlio a fare ciò che il padre aveva avuto il coraggio e la lungimiranza di NON fare, e per farlo si é dovuto ingannare il mondo intero con la pagliacciata delle armi di distruzione di massa. Oggi come un mantra la Stampa di regime atlantista ci ripete che fu un errore clamoroso sciogliere l'esercito iracheno, il che è un falso perché non fu un'errore ma una precisa e consapevole scelta per ordine dei sauditi e per ben determinati scopi che sono di tutta evidenza.

Ma in questa escalation di servilismo dei presidenti USA verso la monarchia saudita l'apice lo si è raggiunto con la prima presidenza Obama (Clinton segretario di stato) quando al waabismo (con il pretesto delle "primavere") si é tentato di lasciare campo fertile in tutto il medioriente rimuovendo sistematicamente tutti i regimi che per decenni avevano garantito una sostanziale "pace" tra le due anime dell'islam e una relativa stabilità dei loro paesi; e quindi Libia, Siria ed Egitto (con un pallido tentativo subito represso nel sangue anche in Iran), con tutti i disastri che sono d'attualità. Senza contare lo Yemen, altro episodio della medesima saga e del medesimo progetto. La Malesia da par suo onde evitare ha già proibito il culto dello sciismo portandosi avanti con il lavoro
http://www.lindro.it/gli-sciiti-banditi-in-malaysia/

Di questa politica estera scomposta, sullo sfondo di una guerra tra potenze condotta in modo altrettanto scomposto e scriteriato, e di questo servilismo al waabismo saudita che è la vera anima del jihadismo islamico nonché artefice della recludescenza estremista del mondo islamico negli ultimi 40 anni, ossia da quando gli ayatollah presero il potere in Iran e come risposta a quell'azione da parte del waabismo sunnita, l'America pagherà un conto alla storia salatissimo mentre il mondo (a cominciare da quello arabo) paga già con milioni di morti e moti di profughi sempre più difficilmente controllabili (oltre che sconvolgimenti dentro le proprie societá ormai ingestibili come in Europa).

Ecco perché mi auguro che la Clinton, finanziata per decine di milioni di dollari nella sua campagna elettorale da quegli stessi monarchi sauditi che sono il vero cancro del nostro tempo, non vinca queste elezioni: sarebbe una sciagura per l'umanità intera.
Saddam era un sunnita non uno sciita. Lo sciismo è maggioranza in Iraq. Abbattere Saddam era una fesseria nel 2003, ma sarebbe stato doveroso nel 1992. Sia la liberazione del Kuwait sia il mantenimento di Saddam sono stati il modo in cui Bush padre ha onorato i sauditi a scapito del mondo. Obama è stato nei fatti l'unico presidente anti saudita, è uno dei più forti presidenti ani Putin: su questo penso che sarà riabilitato dalla storia. Ha fatto errori di politica estera ma per me non quelli che gli imputi, ma al contrario.
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Re:Torri gemelle
« Risposta #25 il: Settembre 15, 2016, 12:55:28 pm »
Citazione
Saddam era un sunnita non uno sciita. Lo sciismo è maggioranza in Iraq.

Non ho scritto il contrario. Ed era odiato nel suo paese proprio perché aveva stretti legami con la minoranza sunnita. Ciò non rileva in alcun modo su quanto ho scritto, tanto più sul progetto waabita di espandersi in tutto il medio oriente.

Citazione
Abbattere Saddam era una fesseria nel 2003, ma sarebbe stato doveroso nel 1992. Sia la liberazione del Kuwait sia il mantenimento di Saddam sono stati il modo in cui Bush padre ha onorato i sauditi a scapito del mondo.

Un non senso. Oltre che una contraddizione in termini (se era una fesseria abbatterlo nel 2003 lo era anche 10 anni prima).
Le ragioni te le ho già scritte, se capisci cosa è il waabismo, ne conosci le origini e non fai confusione tra le due correnti (come ti é già capitato in passato) capisci tutta la politica estera americana dell'ultimo mezzo secolo e da chi è palesemente manovrata.

Citazione
Obama è stato nei fatti l'unico presidente anti saudita

Talmente anti che è stato l'unico ad andarsi ad inchinare davanti alla famiglia reale, talmente anti che si è scelta la Clinton Come segretario di stato, Clinton che è ufficialmente a libro paga della famiglia reale saudita, talmente anti che ha tentato di rimuovere tutti i regimi militari del medio oriente (e del nord africa) che sono i principali garanti dell'ordine tra le due anime dell'islam e il principale ostacolo al waabismo nella regione. Con un presidente "anti" cosí uno "pro" non serve.

Citazione
sarà riabilitato dalla storia

Considerando che è stato insignito col Nobel per la pace ancor prima di iniziare a fare disastri direi che la storia ha poco da "riabilitare". Semmai le opinioni pubbliche devono ancora capire fino in fondo che razza di disastri abbia combinato, per esempio in termini di nuova proliferazione di armamenti pesanti e di recrudescenza di una tensione con Mosca che eravamo ormai abituati a dare per definitivamente superata.
Ha fatto più disastri questo duo di inetti fanatici in 4 anni che i due Bush padre e figlio messi insieme, altro che riabilitazione. È più facile che la storia possa riabilitare Nixon o Carter che non questa sciagura creata a tavolino dalle intellighenzie "liberal".
« Ultima modifica: Settembre 15, 2016, 13:08:11 pm da ciaca »
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Re:Torri gemelle
« Risposta #26 il: Settembre 15, 2016, 13:13:58 pm »
Citazione
Saddam era un sunnita non uno sciita. Lo sciismo è maggioranza in Iraq.

Non ho scritto il contrario. Ed era odiato nel suo paese proprio perché aveva stretti legami con la minoranza sunnita. Ciò non rileva in alcun modo su quanto ho scritto, tanto più sul progetto waabita di espandersi in tutto il medio oriente.

Citazione
Abbattere Saddam era una fesseria nel 2003, ma sarebbe stato doveroso nel 1992. Sia la liberazione del Kuwait sia il mantenimento di Saddam sono stati il modo in cui Bush padre ha onorato i sauditi a scapito del mondo.

Un non senso. Oltre che una contraddizione in termini (se era una fesseria abbatterlo nel 2003 lo era anche 10 anni prima).
Le ragioni te le ho già scritte, se capisci cosa è il waabismo, ne conosci le origini e non fai confusione tra le due correnti (come ti é già capitato in passato) capisci tutta la politica estera americana dell'ultimo mezzo secolo e da chi è palesemente manovrata.

Citazione
Obama è stato nei fatti l'unico presidente anti saudita

Talmente anti che è stato l'unico ad andarsi ad inchinare davanti alla famiglia reale, talmente anti che si è scelta la Clinton Come segretario di stato, Clinton che è ufficialmente a libro paga della famiglia reale saudita, talmente anti che ha tentato di rimuovere tutti i regimi militari del medio oriente (e del nord africa) che sono i principali garanti dell'ordine tra le due anime dell'islam e il principale ostacolo al waabismo nella regione. Con un presidente "anti" cosí uno "pro" non serve.
Saddam nel 1990 aveva invaso un altro paese contando che i suoi legami decennali con gli USA lo avrebbero protetto (gli USA avevano usato Saddam in chiave antiiraniana): ma aveva fatto male i conti. In quel momento liberarsi di Saddam, che era un dittatore sanguinario e finanziatore di molto terrorismo, era semplice e aveva senso. Nel 2003 Saddam non aveva armi di distruzione di massa e non aveva invaso paesi: l'urgenza era Bin Laden e tutto quello che vi era ed è dietro.
La tua lettura come ti ho già spiegato è tutta sbagliata. Tu pensi che le primavere arabe sono americane, ma così non è. I popoli si ribellano e lo faranno sempre più spesso. Nel 1979 non c'era certo gli USA dietro la rivoluzione komeinista. Nel 2011 gli USA mai avrebbero voluto la cacciata del loro fedele alleato Mubarak, e di Ben Ali, altro alleato. E neppure più di Gheddafi con cui purtroppo grazie alla politica scriteriata di Bush Junior avevano stretto un accordo. Il racconto che ti fai degli avvenimenti degli ultimi 15 anni è tutto sbagliato, confonde cause con effetti, non coglie il desiderio di libertà delle persone. E confonde gli interessi perseguiti dagli USA: i fatti dicono che ad oggi l'unico presidente americano che ha creato problemi grossi ai sauditi è stato Obama, con la sua lotta al riscaldamento globale, e a favore dell'economia verde, con lo shale gas di cui è stato il maggiore protagonista e con l'accordo con l'Iran. Altro che gli inchini che fanno parte di protocolli nulla c'entrano con i rapporti reali e le politiche che vengono perseguite. Queste contano, non gli inchini.
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ciaca

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Re:Torri gemelle
« Risposta #27 il: Settembre 15, 2016, 13:31:45 pm »
Citazione
Tu pensi che le primavere arabe sono americane, ma così non è.

Sono americane nella misura in cui i "popoli" che si "ribellano" non vengono lasciati alla mercé dei loro governi ma armati, organizzati e finanziati militarmente per dare vita a guerre civili come accaduto in Siria e in Libia. In Egitto é andata un po' diversamente perché l'esercito non ha difeso Mubarak e non si è schierato, almeno inizialmente, contro i fratelli musulmani.

I moti popolari ci sono sempre stati e sempre ci saranno, il problema sono le potenze che li utilizzano in modo strumentale (né più né meno di come in modo altrettanto strumentale instaurano governi fantoccio come quello Serraj in Libia o appoggiano dittature come hanno fatto per oltre un secolo gli americani per primi).

Una politica estera votata al caos, alle guerre, alla destabilizzazione dello status quo, alla recrudescenza di conflitti millenari all'interno del mondo arabo, all'incondizionato servilismo ad una monarchia di pazzi fanatici, al riarmo delle grandi potenze, ad un imperialismo anti storico e scomposto incapace di trovare strumenti di cooperazione con le altre grandi potenze dello scacchiere mondiale, incapace di superare il fanatismo ideologico della post democrazia, é una politica estera CRIMINALE della quale l'Europa é la prima a pagare dazio.
« Ultima modifica: Settembre 15, 2016, 13:36:34 pm da ciaca »
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ciaca

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Re:Torri gemelle
« Risposta #28 il: Settembre 15, 2016, 14:47:37 pm »
Ma poi, Marco, com'è che i moti popolari da cavalcare sono sempre e solo quelli funzionali al progetto waabita, e MAI quelli antitetici come quello dei curdi che da decenni tutti si impegnano a massacrare senza che nessuno se ne curi?
Perché chi si fa portabandiera della legalità e della libertà (pretesti surreali con i quali cavalca certi moti popolari per i già illustrati interessi strumentali) Saddam non lo abbatte quando gasa i curdi ed Erdogan non lo abbatte quando entra in Siria solo per ammazzare un po' di curdi?!
Sarà mica perché la causa curda è antitetica alla visione waabita del mondo arabo?!
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mbelt

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Re:Torri gemelle
« Risposta #29 il: Settembre 15, 2016, 15:06:08 pm »
Ma poi, Marco, com'è che i moti popolari da cavalcare sono sempre e solo quelli funzionali al progetto waabita, e MAI quelli antitetici come quello dei curdi che da decenni tutti si impegnano a massacrare senza che nessuno se ne curi?
Perché chi si fa portabandiera della legalità e della libertà (pretesti surreali con i quali cavalca certi moti popolari per i già illustrati interessi strumentali) Saddam non lo abbatte quando gasa i curdi ed Erdogan non lo abbatte quando entra in Siria solo per ammazzare un po' di curdi?!
Sarà mica perché la causa curda è antitetica alla visione waabita del mondo arabo?!
Ma chi è se non gli USA e l'ONU ad aver denunciato le malefatte con il gas contro i curdi di Saddam? La  Russia? No,gli USA. O forse pensi che ogni problema di ordine mondiale si debba risolvere con gli interventi militari? A parte che non ne avrebbero i mezzi, ma se anche li avessero, come abbiamo visto, sarebbe inaccettabile politicamente nella politica USA ed in più produrrebbe danni, come abbiamo visto. Perché non basta abbattere un dittatore, gli USA non  possono rimanere su un territorio arabo, pena fomentare il terrorismo. Non si può far carico agli USA di fare i gendarmi del mondo intero, e denunciare gli USA per i casi in cui non intervengono. Io li ringrazio molto quando intervengono, e non pretendo cose impossibili. Senza istituzioni democratiche transnazionali è impossibile gestire i conflitti. I mezzi prefigurano sempre i fini: con la violenza non difendi mai il diritto o i diritti, ma provochi violenza. Le armi possono al più interrompere una violenza ma poi ci vogliono le istituzioni . Gli USA non sono contrari ai curdi, anzi sono quelli che hanno finanziato nello scenario siriano, mentre come sai Putin bombardava i curdi non l'ISIS. Solo nell'ultimissimo periodo parrebbe che finalmente i russi stiano colpendo l'ISIS. E' Putin non Obama che difende Assad che gasa il suo popolo. Sono gli USA che denunciano i crimini all'Onu di Assad e prima di Saddam, non altri. Non è un caso.
« Ultima modifica: Settembre 15, 2016, 15:07:59 pm da mbelt »
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