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Confronto calibri Zenith vs Jaeger Le Coultre

ciaca

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Re:Confronto calibri Zenith vs Jaeger Le Coultre
« Risposta #15 il: Settembre 20, 2016, 15:55:17 pm »
Citazione
Ed esistono parecchi articoli in rete (l'ho verificato anche da poco, ad esempio: http://www.worldwatchreview.com/2010/08/19/zenith-elite-captain-central-second-ref-18-2020-67001-c498/) che riportano questa misura superiore.
Da dove è sbucata fuori?

Dal sito Zenith :)
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Istaro

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Re:Confronto calibri Zenith vs Jaeger Le Coultre
« Risposta #16 il: Settembre 20, 2016, 16:02:45 pm »
Citazione
Ed esistono parecchi articoli in rete (l'ho verificato anche da poco, ad esempio: http://www.worldwatchreview.com/2010/08/19/zenith-elite-captain-central-second-ref-18-2020-67001-c498/) che riportano questa misura superiore.
Da dove è sbucata fuori?

Dal sito Zenith :)

Sì, ma dal sito Zenith di oggi...

Le "fonti" più vecchie (ranftt, Orologi, la tabella che pescai in rete alcuni anni fa) non sembrano conoscere questo spessore. Anche se non abbiamo fatto una ricerca minuziosissima...

"Da dove sbuca fuori" intendevo "quando sbuca fuori?"
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Re:Confronto calibri Zenith vs Jaeger Le Coultre
« Risposta #17 il: Settembre 20, 2016, 16:14:39 pm »
Bisognerebbe vedere come è strutturato il calibro e se è cambiato qualcosa da un certo momento in poi.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

mbelt

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Re:Confronto calibri Zenith vs Jaeger Le Coultre
« Risposta #18 il: Settembre 20, 2016, 17:41:50 pm »
Io non chiamerei trattori nessuno dei due se il riferimento "trattore" è l'Eta 2892. Al di là dello spessore inferiore(lo Zenith 670 è 3,28mm non so perchè viene riportata una misura diversa e la riserva di carica è di 55 ore) hanno entrambi, sia lo Zenith che lo Jlc, diverse carte a loro favore ed una costruzione un pò più piatta, sofisticata e pregevole degli Eta 2892, diciamo che stanno almeno un gradino sopra nel modo di intendere e dare un valore ad un calibro incassato.IMHO
Per me anche due gradini sopra.
Confermo la non notizia che Zenith ha rinunciato al progetto Sellita dopo aver incassato pochi di questi calibri su alcuni suoi orologi. Fu l'ultima decisione di Dufour quella di montare i Sellita. Di fronte alle proteste comprensibili di tutto il mondo per una mossa di Zenith in aperta contraddizione con il discorso di manifattura su cui Dufour stesso aveva investito, il successivo CEO ha ripristinato gli Elite, per fortuna.
« Ultima modifica: Settembre 20, 2016, 17:45:11 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Bertroo

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Re:Confronto calibri Zenith vs Jaeger Le Coultre
« Risposta #19 il: Settembre 20, 2016, 18:08:18 pm »
Comunque c'è da dire che negli ultimi anni in zenith le politiche commerciali non è che siano state proprio azzeccate.
Se è vero che Nataf ha dato visibilità (per me più negativa che positiva) è altresì vero che il dopo Nataf non è che si stato chissà quanto glorioso....continuando a campare ancora con svariate l.e. del "benedetto" El Primero.
Nessuno è riuscito ad elevare zenith a quel posto che pensavano nell'alta orologeria.
Forse Nataf, ma più per listini improbabili di orologi improponibili che per altro.

Errol

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Re:Confronto calibri Zenith vs Jaeger Le Coultre
« Risposta #20 il: Settembre 20, 2016, 18:13:28 pm »
Comunque c'è da dire che negli ultimi anni in zenith le politiche commerciali non è che siano state proprio azzeccate.
Se è vero che Nataf ha dato visibilità (per me più negativa che positiva) è altresì vero che il dopo Nataf non è che si stato chissà quanto glorioso....continuando a campare ancora con svariate l.e. del "benedetto" El Primero.
Nessuno è riuscito ad elevare zenith a quel posto che pensavano nell'alta orologeria.
Forse Nataf, ma più per listini improbabili di orologi improponibili che per altro.

io continuo a dire che con produzioni di gusto "discutibile" Nataf ha comunque portato alla Zenith complicazioni che prima non si erano mai viste come i perpetui, i tourbillon, le ripetizioni, svegliarini, ecc e quindi a mio modo di vedere ha comunque ridato una visibilità di alta gamma ad un marchio che prima di lui, tranne rare eccezioni, io percepivo un po' come l'orologio della comunione.

poi diciamo che si è fatto prendere la mano ed ha esagerato però un rilivellamento in alto del marchio l'ha portato, basta vedere come erano rifiniti gli El Primero sui Chronomaster prima e dopo Nataf
        

Re:Confronto calibri Zenith vs Jaeger Le Coultre
« Risposta #21 il: Settembre 20, 2016, 18:32:36 pm »
Beati voi che alla prima comunione beccavate gli Zenith o i Rolex, io alla mia ho beccato un Casio al quarzo wr100mt e per me era l'orologio più bello del mondo. C'è da dire a mia discolpa che di orologi a 13 anni non ci capivo una beata fava. (Non che le cose siano migliorate troppo da allora...) :D :D ;D
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-Samuel Johnson-

ciaca

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Re:Confronto calibri Zenith vs Jaeger Le Coultre
« Risposta #22 il: Settembre 20, 2016, 19:14:26 pm »
A me alla prima comunione toccò un Baume et Mercier agghiacciante. Un quarzo acciaio e oro piatto con bracciale integrato in stile Piaget Polo (immaginate un bambino di 12 anni quanto poteva apprezzarlo....era un regalo di "prospettiva" e in prospettiva ha vissuto dentro al cassetto nel quale ancora si trova :D ).

Allora Zenith (primi anni 80) neanche esisteva piú e qualche rimasuglio degli anni 70 faceva la polvere insieme agli Omega e ai Longines nelle orologerie di borgata.

Zenith non ha una storia ininterrotta, Come tante altre case, la sua gloria affonda nella storia più lontana (quella più recente legata all'El primero sconta la luce riflessa del Daytona) e neanche una modellistica iconica a cui far riferimento (salvo qualche modello degli anni 70 tornato attuale).
Nella seconda metà degli anni 80 quando il marchio fu riscattato dall'allora proprietà americana faceva poco, a parte il chronomaster Che fece la sua apparizione nei primi anni 90 cincischiava con tristi imitazioni Rolex e orologini di stile retró anni 60 di nessun particolare appeal.

Era un marchio da reinventare completamente e l'idea di Nataf concettualmente non era sbagliata, sbagliata semmai la modalità con la quale fu messa in atto. Avessero avuto più misura, piuttosto che accodarsi al fenomeno del pacchiano alla moda che nei primi anni del nuovo millennio prendeva campo ad oriente, avessero indovinato un design moderno e accattivante (come é riuscito a fare Richard Mille e come Hublot aveva saputo fare qualche anno prima) sarebbero decollati.
Invece si sono messi a fare scherzi provocatori sempre più improbabili, e dopo un po' di ritrovato successo hanno finito di s********e un marchio che già non godeva di buona considerazione.

Dufour ha tentato di restituire un'immagine più tradizionale e sobria alla produzione, ha tagliato tutto l'invendibile (incluse le complicazioni senza mercato, rimaste solo come orologi da esposizione ma di fatto non distribuiti), ha attinto alla produzione degli anni 70 il cui gusto é tornato attuale, ma nell'insieme il marchio non si è rilanciato e secondo me é destinato all'inevitabile oblio anche perché ha avuto la sfortuna di finire nella pancia di LVMH che tra i 3 é il gruppo che con gli orologi ha dimostrato di saperci fare meno.

Oltre che gli orologiai a questo settore mancano sempre più anche i bravi designer e più in generale un management con una cultura del prodotto che li sappia indirizzare nelle scelte e riesca a fargli discernere ciò che nel lungo periodo può funzionare da ciò che al di là del breve momento contingente é destinato a finire nel dimenticatoio se non peggio nella galleria degli orrori (come accaduto alla produzione dell'era Nataf). Poi ci sono gli azionisti sempre più famelici e appartenenti a quella categoria di capitalismo predatorio che nulla concede all'attesa e alla programmazione di lungo periodo, vogliono il grasso che cola, subito e copioso. E allora giù con le peggiori puttanate alla moda e con la spremitura dei marchi, che in un modo o nell'altro nel breve si vendono, ma che nel medio lungo sono una lapide. Finché il marchio non si riduce ad una vena esaurita, come oggi sembrano essere molti marchi.
« Ultima modifica: Settembre 20, 2016, 19:22:25 pm da ciaca »
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Re:Confronto calibri Zenith vs Jaeger Le Coultre
« Risposta #23 il: Settembre 20, 2016, 19:34:50 pm »
Ho letto con attenzione tutte le vostre risposte e vi ringrazio moltissimo per la preparazione che traspare dalle vostre righe...
Direi che, tiando le somme, a livello puramente di calibro sia superiore lo JLC.
Unitamente al fatto che ha un diametro inferiore (seppur soltanto di 1 millimetro) e che esteticamente mi piace un pelino di più, la scelta sembrerebbe fatta.
Ora non mi resta che iniziare il percorso per arrivare al budget necessario...
Ultima domanda: usare questa tipologia di orologi classici nella vita di tutti i giorni, per uno come me abituato ad indossare sportivoni farà uno strano effetto...ma all'atto pratico, a parte le ovvie restrizioni (palestra, piscina, mare), sono sufficientemente robusti per non doverli trattare troppo con i guanti portandoli quotidianamente?

ciaca

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Re:Confronto calibri Zenith vs Jaeger Le Coultre
« Risposta #24 il: Settembre 20, 2016, 19:48:18 pm »
La robustezza della meccanica é comprovata, il Jlc é un trattore senza se né ma.
La robustezza dell'orologio dipende dalla delicatezza delle finiture della cassa e dell'eventuale bracciale.
Non si "rompe", ma se la cassa e il bracciale sono particolarmente rifiniti potranno evidenziare segni d'usura  che su un normale sportivo neanche si notano mentre su questi orologi hanno un impatto estetico maggiore e sgradevole.
Le casse lucide per esempio, come quella del jlc master, tendono a graffiarsi con una certa facilità e messe sotto ad una luce come quella di una lampada tendono a far risaltare Micro graffi di nessun rilievo che sembrano molto peggio di quello che in realtá sono.
Nulla di trascendentale e a mali estremi risolvibile con una lucidatura con appositi panni come il cape code.
Non servono i guanti ma la normale accortezza del "buon padre di famiglia". :)
« Ultima modifica: Settembre 20, 2016, 19:53:06 pm da ciaca »
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Re:Confronto calibri Zenith vs Jaeger Le Coultre
« Risposta #25 il: Settembre 20, 2016, 20:04:49 pm »
Nataf ha compromesso moltissimo l'azienda Zenith.
Non concordo con Angelo sul giudizio che lui da su LVMH  come il peggiore fra i grandi gruppi nel gestire l'orologeria. No, io penso al contrario che nell'orologeria loro sono piccoli ma molto bravi. Perché a parte Zenith, il resto da Bulgari a Hublot e persino a Tag va piuttosto bene. Zenith deve anche scontare il fatto che il suo spazio è occupato in gran parte proprio da Tag Heuer. Tag Heuer è stata ribassata come posizionamento, e questo ha compresso lo spazio di Zenith. Probabilmente anche da qui veniva la idea balzana di Dufour di montare i Sellita al posto degli Elite, per fortuna rientrata. LVMH sia su Zenith sia su Tag Heuer ha imposto improvvisi cambi radicali di strategia. Gli altri vanno bene come vanno.
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Re:Confronto calibri Zenith vs Jaeger Le Coultre
« Risposta #26 il: Settembre 20, 2016, 20:07:18 pm »
La robustezza della meccanica é comprovata, il Jlc é un trattore senza se né ma.
La robustezza dell'orologio dipende dalla delicatezza delle finiture della cassa e dell'eventuale bracciale.
Non si "rompe", ma se la cassa e il bracciale sono particolarmente rifiniti potranno evidenziare segni d'usura  che su un normale sportivo neanche si notano mentre su questi orologi hanno un impatto estetico maggiore e sgradevole.
Le casse lucide per esempio, come quella del jlc master, tendono a graffiarsi con una certa facilità e messe sotto ad una luce come quella di una lampada tendono a far risaltare Micro graffi di nessun rilievo che sembrano molto peggio di quello che in realtá sono.
Nulla di trascendentale e a mali estremi risolvibile con una lucidatura con appositi panni come il cape code.
Non servono i guanti ma la normale accortezza del "buon padre di famiglia". :)

Grazie Ciaca della pronta risposta. Aggiungo che per me é un vero piacere poter interagire nuovamente con te...

S.M.

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Re:Confronto calibri Zenith vs Jaeger Le Coultre
« Risposta #27 il: Settembre 21, 2016, 07:34:30 am »
Ammetto di essere di parte in quanto da sempre ammiro JLC per la quantità e la qualità della sua immensa produzione di calibri. Nessuna casa e' stata ed è come lei nel proporre una produzione così ampia che spazia da calibri base a complicazioni estreme non replicate da nessun altro.

Premesso questo, secondo me anche in questo confronto esce vincente JLC e non di poco.
Non è poca cosa offrire raffinatezze come quelle già evidenziate, in un calibro "base".
In più la robustezza e' a tutta prova. Semmai è da verificare l'efficienza del meccanismo di ricarica automatica, solitamente un po' pigro ma che ben si adatta ad una vita dinamica.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Errol

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Re:Confronto calibri Zenith vs Jaeger Le Coultre
« Risposta #28 il: Settembre 21, 2016, 08:05:28 am »
Ammetto di essere di parte in quanto da sempre ammiro JLC per la quantità e la qualità della sua immensa produzione di calibri. Nessuna casa e' stata ed è come lei nel proporre una produzione così ampia che spazia da calibri base a complicazioni estreme non replicate da nessun altro.

Premesso questo, secondo me anche in questo confronto esce vincente JLC e non di poco.
Non è poca cosa offrire raffinatezze come quelle già evidenziate, in un calibro "base".
In più la robustezza e' a tutta prova. Semmai è da verificare l'efficienza del meccanismo di ricarica automatica, solitamente un po' pigro ma che ben si adatta ad una vita dinamica.

le mie esperienze sul calibro JlC sono invece di un calibro con una velocità di ricarica pazzesca.
sul Royal Oak 14790, pur senza indicatore della riserva di carica, non ho mai trovato l'orologio fermo anche se il giorno prima l'avevo indossato per poche ore, sullo Jaeger Master Calendar con riserva di carica al 12 la crescita della carica era fulminea, indossando l'orologio con la riserva a circa 1/4 del totale dopo circa 40/45 minuti l'orologio era a piena carica.
mai avuto un altro orologio con una velocità di carica così rapida
        

Re:Confronto calibri Zenith vs Jaeger Le Coultre
« Risposta #29 il: Settembre 21, 2016, 08:14:41 am »
Io ad oggi se avessi modo di scegliere una frequenza per un nuovo calibro sceglierei una frequenza di 21.600a/h. Le soluzioni adottate oggi permettono una cronometria eccellente anche con frequenze inferiori alla più oramai diffusa 28.800a/h, infatti Lange usa la frequenza inferiore, anche Nomos lo fa e anche senza spirale libera hanno una accuratezza da cronometri, se poi c'è anche quella tutto di guadagnato...
Un calibro con la frequenza più bassa si ricarica sempre meglio se è automatico(e l'importanza di avere sempre l'orologio a massima carica o quasi non è cosa da poco), inoltre si usura meno e (almeno potenzialmente) si dovrebbero perdere in modo più graduale le prestazioni cronometriche nel lungo periodo a parità di altri fattori, inoltre aumenta anche la riserva di carica per la richiesta di energia inferiore.
In sostanza visto che un tempo usare una frequenza più elevata era sinonimo di migliore cronometria perchè la forbice prestazionale tra un 28.800-36.000, ed un 18.000/21.600 era tangibile e concreta, oggi con le soluzioni attuali non lo è più ed il gap si è ridotto talmente tanto che i vantaggi dati dalle alternanze maggiori sono pressochè ininfluenti e sono altri i parametri che contano.
Insomma usare una frequenza inferiore oggi non lo trovo anacronistico, ma una scelta mirata. :)
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