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Confronto calibri Zenith vs Jaeger Le Coultre

mbelt

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Re:Confronto calibri Zenith vs Jaeger Le Coultre
« Risposta #30 il: Settembre 21, 2016, 08:17:26 am »
Io ad oggi se avessi modo di scegliere una frequenza per un nuovo calibro sceglierei una frequenza di 21.600a/h. Le soluzioni adottate oggi permettono una cronometria eccellente anche con frequenze inferiori alla più oramai diffusa 28.800a/h, infatti Lange usa la frequenza inferiore, anche Nomos lo fa e anche senza spirale libera hanno una accuratezza da cronometri, se poi c'è anche quella tutto di guadagnato...
Un calibro con la frequenza più bassa si ricarica sempre meglio se è automatico(e l'importanza di avere sempre l'orologio a massima carica o quasi non è cosa da poco), inoltre si usura meno e (almeno potenzialmente) si dovrebbero perdere in modo più graduale le prestazioni cronometriche nel lungo periodo a parità di altri fattori, inoltre aumenta anche la riserva di carica per la richiesta di energia inferiore.
In sostanza visto che un tempo usare una frequenza più elevata era sinonimo di migliore cronometria perchè la forbice prestazionale tra un 28.800-36.000, ed un 18.000/21.600 era tangibile e concreta, oggi con le soluzioni attuali non lo è più ed il gap si è ridotto talmente tanto che i vantaggi dati dalle alternanze maggiori sono pressochè ininfluenti e sono altri i parametri che contano.
Insomma usare una frequenza inferiore oggi non lo trovo anacronistico, ma una scelta mirata. :)
Infatti Journe e Voutilainen usano i 21600
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

guagua72

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Re:Confronto calibri Zenith vs Jaeger Le Coultre
« Risposta #31 il: Settembre 21, 2016, 08:18:18 am »
Ammetto di essere di parte in quanto da sempre ammiro JLC per la quantità e la qualità della sua immensa produzione di calibri. Nessuna casa e' stata ed è come lei nel proporre una produzione così ampia che spazia da calibri base a complicazioni estreme non replicate da nessun altro.

Premesso questo, secondo me anche in questo confronto esce vincente JLC e non di poco.
Non è poca cosa offrire raffinatezze come quelle già evidenziate, in un calibro "base".
In più la robustezza e' a tutta prova. Semmai è da verificare l'efficienza del meccanismo di ricarica automatica, solitamente un po' pigro ma che ben si adatta ad una vita dinamica.

le mie esperienze sul calibro JlC sono invece di un calibro con una velocità di ricarica pazzesca.
sul Royal Oak 14790, pur senza indicatore della riserva di carica, non ho mai trovato l'orologio fermo anche se il giorno prima l'avevo indossato per poche ore, sullo Jaeger Master Calendar con riserva di carica al 12 la crescita della carica era fulminea, indossando l'orologio con la riserva a circa 1/4 del totale dopo circa 40/45 minuti l'orologio era a piena carica.
mai avuto un altro orologio con una velocità di carica così rapida
Concordo su calibro JLC

S.M.

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Re:Confronto calibri Zenith vs Jaeger Le Coultre
« Risposta #32 il: Settembre 21, 2016, 10:01:39 am »
Ammetto di essere di parte in quanto da sempre ammiro JLC per la quantità e la qualità della sua immensa produzione di calibri. Nessuna casa e' stata ed è come lei nel proporre una produzione così ampia che spazia da calibri base a complicazioni estreme non replicate da nessun altro.

Premesso questo, secondo me anche in questo confronto esce vincente JLC e non di poco.
Non è poca cosa offrire raffinatezze come quelle già evidenziate, in un calibro "base".
In più la robustezza e' a tutta prova. Semmai è da verificare l'efficienza del meccanismo di ricarica automatica, solitamente un po' pigro ma che ben si adatta ad una vita dinamica.

le mie esperienze sul calibro JlC sono invece di un calibro con una velocità di ricarica pazzesca.
sul Royal Oak 14790, pur senza indicatore della riserva di carica, non ho mai trovato l'orologio fermo anche se il giorno prima l'avevo indossato per poche ore, sullo Jaeger Master Calendar con riserva di carica al 12 la crescita della carica era fulminea, indossando l'orologio con la riserva a circa 1/4 del totale dopo circa 40/45 minuti l'orologio era a piena carica.
mai avuto un altro orologio con una velocità di carica così rapida
Concordo su calibro JLC
Io invece l'esatto contrario riguardo la ricarica.
Sia il Master Reveil che ho da molti anni che il Master solo tempo che ho avuto per un breve periodo, hanno evidenziato una certa pigrizia nella ricarica automatica.
E questo anche da nuovi od appena revisionati.

Verificato anche con il rotore in cui ho dovuto impostare 750 rot/die altrimenti con 650 dopo una settimana o poco più si ferma (il Master Reveil).

Nulla di grave, ho imputato questo alla presenza di invertitori, meno efficienti, tutto qua.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

S.M.

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Re:Confronto calibri Zenith vs Jaeger Le Coultre
« Risposta #33 il: Settembre 21, 2016, 10:03:48 am »
Io ad oggi se avessi modo di scegliere una frequenza per un nuovo calibro sceglierei una frequenza di 21.600a/h. Le soluzioni adottate oggi permettono una cronometria eccellente anche con frequenze inferiori alla più oramai diffusa 28.800a/h, infatti Lange usa la frequenza inferiore, anche Nomos lo fa e anche senza spirale libera hanno una accuratezza da cronometri, se poi c'è anche quella tutto di guadagnato...
Un calibro con la frequenza più bassa si ricarica sempre meglio se è automatico(e l'importanza di avere sempre l'orologio a massima carica o quasi non è cosa da poco), inoltre si usura meno e (almeno potenzialmente) si dovrebbero perdere in modo più graduale le prestazioni cronometriche nel lungo periodo a parità di altri fattori, inoltre aumenta anche la riserva di carica per la richiesta di energia inferiore.
In sostanza visto che un tempo usare una frequenza più elevata era sinonimo di migliore cronometria perchè la forbice prestazionale tra un 28.800-36.000, ed un 18.000/21.600 era tangibile e concreta, oggi con le soluzioni attuali non lo è più ed il gap si è ridotto talmente tanto che i vantaggi dati dalle alternanze maggiori sono pressochè ininfluenti e sono altri i parametri che contano.
Insomma usare una frequenza inferiore oggi non lo trovo anacronistico, ma una scelta mirata. :)
Sono assolutamente d'accordo con te.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Errol

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Re:Confronto calibri Zenith vs Jaeger Le Coultre
« Risposta #34 il: Settembre 21, 2016, 10:12:16 am »
Ammetto di essere di parte in quanto da sempre ammiro JLC per la quantità e la qualità della sua immensa produzione di calibri. Nessuna casa e' stata ed è come lei nel proporre una produzione così ampia che spazia da calibri base a complicazioni estreme non replicate da nessun altro.

Premesso questo, secondo me anche in questo confronto esce vincente JLC e non di poco.
Non è poca cosa offrire raffinatezze come quelle già evidenziate, in un calibro "base".
In più la robustezza e' a tutta prova. Semmai è da verificare l'efficienza del meccanismo di ricarica automatica, solitamente un po' pigro ma che ben si adatta ad una vita dinamica.

le mie esperienze sul calibro JlC sono invece di un calibro con una velocità di ricarica pazzesca.
sul Royal Oak 14790, pur senza indicatore della riserva di carica, non ho mai trovato l'orologio fermo anche se il giorno prima l'avevo indossato per poche ore, sullo Jaeger Master Calendar con riserva di carica al 12 la crescita della carica era fulminea, indossando l'orologio con la riserva a circa 1/4 del totale dopo circa 40/45 minuti l'orologio era a piena carica.
mai avuto un altro orologio con una velocità di carica così rapida
Concordo su calibro JLC
Io invece l'esatto contrario riguardo la ricarica.
Sia il Master Reveil che ho da molti anni che il Master solo tempo che ho avuto per un breve periodo, hanno evidenziato una certa pigrizia nella ricarica automatica.
E questo anche da nuovi od appena revisionati.

Verificato anche con il rotore in cui ho dovuto impostare 750 rot/die altrimenti con 650 dopo una settimana o poco più si ferma (il Master Reveil).

Nulla di grave, ho imputato questo alla presenza di invertitori, meno efficienti, tutto qua.

sul calibro automatico reveil (mi sembra si chiami 918) anch'io ho rilevato una forte pigrizia.
quando avevo lo svegliarino AMvox ogni 3/4 giorni dovevo dargli una bella caricata manuale altrimenti oltre i 4/5 giorni non andava pur indossandolo da mattina a sera.

pareri discordanti invece per il calibro crono 751.
su uno caricava come una freccia, su un altro stesso comportamento dello svegliarino e quindi caricata manuale ogni 3/4 giorni
        

S.M.

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Re:Confronto calibri Zenith vs Jaeger Le Coultre
« Risposta #35 il: Settembre 21, 2016, 10:29:00 am »
Ammetto di essere di parte in quanto da sempre ammiro JLC per la quantità e la qualità della sua immensa produzione di calibri. Nessuna casa e' stata ed è come lei nel proporre una produzione così ampia che spazia da calibri base a complicazioni estreme non replicate da nessun altro.

Premesso questo, secondo me anche in questo confronto esce vincente JLC e non di poco.
Non è poca cosa offrire raffinatezze come quelle già evidenziate, in un calibro "base".
In più la robustezza e' a tutta prova. Semmai è da verificare l'efficienza del meccanismo di ricarica automatica, solitamente un po' pigro ma che ben si adatta ad una vita dinamica.

le mie esperienze sul calibro JlC sono invece di un calibro con una velocità di ricarica pazzesca.
sul Royal Oak 14790, pur senza indicatore della riserva di carica, non ho mai trovato l'orologio fermo anche se il giorno prima l'avevo indossato per poche ore, sullo Jaeger Master Calendar con riserva di carica al 12 la crescita della carica era fulminea, indossando l'orologio con la riserva a circa 1/4 del totale dopo circa 40/45 minuti l'orologio era a piena carica.
mai avuto un altro orologio con una velocità di carica così rapida
Concordo su calibro JLC
Io invece l'esatto contrario riguardo la ricarica.
Sia il Master Reveil che ho da molti anni che il Master solo tempo che ho avuto per un breve periodo, hanno evidenziato una certa pigrizia nella ricarica automatica.
E questo anche da nuovi od appena revisionati.

Verificato anche con il rotore in cui ho dovuto impostare 750 rot/die altrimenti con 650 dopo una settimana o poco più si ferma (il Master Reveil).

Nulla di grave, ho imputato questo alla presenza di invertitori, meno efficienti, tutto qua.

sul calibro automatico reveil (mi sembra si chiami 918) anch'io ho rilevato una forte pigrizia.
quando avevo lo svegliarino AMvox ogni 3/4 giorni dovevo dargli una bella caricata manuale altrimenti oltre i 4/5 giorni non andava pur indossandolo da mattina a sera.

pareri discordanti invece per il calibro crono 751.
su uno caricava come una freccia, su un altro stesso comportamento dello svegliarino e quindi caricata manuale ogni 3/4 giorni
Allora può essere una caratteristica limitata a pochi calibri.
In effetti JLC ha così tanti movimenti nel suo catalogo che è impossibile è scorretto giudicarli da una o due esperienze
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

ciaca

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Re:Confronto calibri Zenith vs Jaeger Le Coultre
« Risposta #36 il: Settembre 21, 2016, 11:45:54 am »
I calibri della serie 8xx (889 e successive evoluzioni/varianti) ed in genere tutti quelli che adottano il sistema dei pignoni basculanti per ottenere la carica bidirezionale, necessitano di una corretta lubrificazione di tutto il gruppo di carica (incluso cisinetto a sfere della massa rotante) per funzionare bene, viceversa il decadimento dell'efficienza di carica é piú evidente che su altri movimenti (Che nonostante l'uso e l'assenza di manutenzione continuano a palesare una buona).
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"