Orologi di legno di qualità non esistono, perché non avrebbe senso produrli.
Il legno è materiale organico, deperibile, concettualmente opposto all'idea di uno strumento - l'orologio - che deve attraversare il tempo, per misurarlo.
Il legno è ovviamente molto più delicato dei metalli, quindi assolutamente controindicato per contenere meccanismi di qualità che costano centinaia (e a volte migliaia) di euro e sono pensati per durare molti decenni (se non secoli...).
I prodotti in legno in circolazione (che non a caso montano solo economicissimi movimenti al quarzo) hanno il fascino dei gadget curiosi, anche se ben lavorati.
Non ne sarei così sicuro, almeno non in senso assoluto... Una lettura sulla storia di un grande dell'orologeria può far togliere qualche dubbio: John Harrison (1693-1776).
Si ma qui parliamo di orologi da polso
Che c'entra John Harrison?!
Dove sta scritto "orologi da polso"? Se leggi bene ho scritto "almeno non in senso assoluto..."
...
Con l'affermazione di Istaro; Orologi di legno di qualità non esistono, perché non avrebbe senso produrli.
chi legge e non conosce bene la storia dell'orologeria potrebbe fraintendere...
Innanzitutto, mi fa piacere che le mie annotazioni abbiano stimolato l'intervento di un forumista autorevole, seppur poco assiduo.
Nel merito, mi sembra evidente che io intendevo orologi da polso, anche perché stavo rispondendo al quesito di una forumista che - mi è sembrato - a quelli si riferiva.
Non conoscevo il lavoro di Harrison. Ma non mi sfugge che esistono tipologie di orologi in legno che hanno goduto di amplissima diffusione, come... le pendole da muro.
Io mi sono limitato a fornire la mia spiegazione a un dato di fatto, cioè che non si producono in legno orologi da polso di qualità (tralasciando quindi, da un lato, le stravaganze modaiole - in cui forse possono essere ricompresi quelli menzionati da Errol - e le cineserie; dall'altro gli orologi da parete e da tavolo, in cui il legno ha una ragion d'essere perché costituiscono anche oggetti d'arredo).
Concordo che non possa escludersi "in senso assoluto" il desiderio di qualche orologiaio o
maison importante di cimentarsi ancora,
seriamente, con lavori del genere (o con chissà quali altri materiali). Magari verranno fuori in questa discussione esemplari già prodotti...
Ma mi sembrerebbe in ogni caso un'eccentricità, un'opera occasionale, probabilmente motivata da intenti "artistici".
Quanto all'orologio di Harrison, risalente a quasi tre secoli fa, ha caratteristiche molto particolari, perché in legno furono costruiti anche gli ingranaggi.
Da quel che ho capito, però, si è trattato in ogni caso di una sperimentazione, dettata probabilmente da motivazioni peculiari come l'esigenza di realizzare più velocemente un prototipo funzionante o l'esigenza di ridurre il peso (lui voleva costruire macchine del tempo particolarmente complesse che fossero anche trasportabili).