Orologico Forum 3.0

Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.

Istaro

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Re:Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« Risposta #60 il: Novembre 15, 2016, 15:11:43 pm »
Diagnosi esemplare, profonda tristezza, cerchiamo di reagire, anche se non è per niente facile.
Non potremmo, ad esempio, organizzare una specie di convegno, o tavola rotonda, aperta a tutti, con l'ordine del giorno improntato a definire le  cause che hanno concorso a creare la pericolosa situazione.
Magari potremmo invitare Daniel, o Cabiddu, o Voutilainen, che non conosco peró.
Poi inviare il resoconto alle testate di settore, ed a richiesta a coloro  cui fa piacere riceverlo, comprese le Alte Direzioni di Gruppi e Marche.
Le competenze e le culture di moltissimi forumisti sarebbero certissimamente in grado di contribuire per farne un qualcosa di dignitoso e forse anche di una qualche Utilitá.
Utopia ? Possibile ma anche no.

Un'idea interessante, soprattutto se intesa come occasione di arricchimento, grazie alla partecipazione di protagonisti del settore.
Tra cui non dovrebbe mancare qualche manager sul "banco degli imputati", perché abbia modo di offrire un quadro completo della situazione e anche il punto di vista dei grandi gruppi.

(Mentre sarebbe a mio parere meno credibile un convegno "a tesi", che si proponga di "dettare la linea" (?) all'industria del settore).

Mi sembra però che ci siano insormontabili problemi organizzativi: mettere in piedi un vero convegno richiede grandi risorse economiche (ci si fa sponsorizzare dalle case oggetto di critica?  ??? ) e di impegno...
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

ciaca

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Re:Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« Risposta #61 il: Novembre 15, 2016, 16:03:53 pm »
Citazione
E' tanto difficile copiare Rolex che si astiene,molto saggiamente, da qualsivoglia esternazione sulla propria produzione?

Non sempre  Ermanno.
Due anni fa John Mayer, oltre che un grande musicista americano anche appassionato di orologi, ha fatto causa a Robert Maron (noto commerciante) per oltre mezzo milione di dollari con l'accusa di avergli rifilato delle patacche Rolex vintage ottenute accrocchiando fornitura e almeno in un caso anche pezzi contraffatti. Il tutto verificato proprio tramite Rolex, che del proprio pasato ha una consapevolezza di gran lunga superiore a quella di ogni altra casa.

Case come VC non dovrebbero astenersi quanto piuttosto essere in grado di esprimersi con cognizione di causa.
Una delle ragioni per le quali non sono in grado di farlo è perché non sono più case ma solo marchi, e chi li possiede non si è mai interessato a riscoprirne e valorizzare la storia se non per stampare qualche inutile brochure con la solita poesia di maniera. Non hanno fatto neanche un briciolo degli sforzi che tanti appassionati in giro per il mondo fanno per il loro piacere, pur avendone tutti i mezzi, risorse interesse infinitamente maggiori.

Una delle ragioni per le quali questo settore è andato rapidamente a ramengo perdendo fascino e credibilità è proprio perchè accanto ad un fiume di inutili e vuote parole in merito al passato e alla tradizione ha di fatto voltato le spalle al suo passato e alla sua tradizione, da oggi punto di vista, fino al punto da esserne completamente all'oscuro con gli appassionati che ne sanno più di loro che quegli orologi con quei marchi pretendono di venderli come prosecuzione di quella tradizione.

Una buffonata che alla lunga stanca anche il più accanito dei patiti mentre allo stesso tempo contribuisce ad allontanare i nuovi che di fronte a questi scenari non riescono ad appassionarsi. É un settore che dalla sua rinascita si fonda su un mare di menzogne e prese in giro, reticenze e ipocrisie. Dai e dai alla lunga si pagano.
« Ultima modifica: Novembre 15, 2016, 16:33:07 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« Risposta #62 il: Novembre 15, 2016, 17:15:49 pm »
Citazione
E' tanto difficile copiare Rolex che si astiene,molto saggiamente, da qualsivoglia esternazione sulla propria produzione?

Non sempre  Ermanno.
Due anni fa John Mayer, oltre che un grande musicista americano anche appassionato di orologi, ha fatto causa a Robert Maron (noto commerciante) per oltre mezzo milione di dollari con l'accusa di avergli rifilato delle patacche Rolex vintage ottenute accrocchiando fornitura e almeno in un caso anche pezzi contraffatti. Il tutto verificato proprio tramite Rolex, che del proprio pasato ha una consapevolezza di gran lunga superiore a quella di ogni altra casa.

Case come VC non dovrebbero astenersi quanto piuttosto essere in grado di esprimersi con cognizione di causa.
Una delle ragioni per le quali non sono in grado di farlo è perché non sono più case ma solo marchi, e chi li possiede non si è mai interessato a riscoprirne e valorizzare la storia se non per stampare qualche inutile brochure con la solita poesia di maniera. Non hanno fatto neanche un briciolo degli sforzi che tanti appassionati in giro per il mondo fanno per il loro piacere, pur avendone tutti i mezzi, risorse interesse infinitamente maggiori.

Una delle ragioni per le quali questo settore è andato rapidamente a ramengo perdendo fascino e credibilità è proprio perchè accanto ad un fiume di inutili e vuote parole in merito al passato e alla tradizione ha di fatto voltato le spalle al suo passato e alla sua tradizione, da oggi punto di vista, fino al punto da esserne completamente all'oscuro con gli appassionati che ne sanno più di loro che quegli orologi con quei marchi pretendono di venderli come prosecuzione di quella tradizione.

Una buffonata che alla lunga stanca anche il più accanito dei patiti mentre allo stesso tempo contribuisce ad allontanare i nuovi che di fronte a questi scenari non riescono ad appassionarsi. É un settore che dalla sua rinascita si fonda su un mare di menzogne e prese in giro, reticenze e ipocrisie. Dai e dai alla lunga si pagano.


ho seguito con molto interesse la vicenda...e sai com'è finita.......purtroppo con una transazione tra le parti....Mayer, che ha un caratteraccio, ma è pur sempre attento al portafoglio, ha ritirato le sue accuse...Rolex non ha espresso nessun parere in merito e il Maroon continua a truffeggiare con i suoi compari di roelxreport...... se Rolex fosse stata COSTRETTA a pronunciarsi sulla coevità di alcuni suoi orologi chiamata in causa dalla giustizia USA, il giocattolo milionario del vintage Rolex si sarebbe rotto.......

Re:Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« Risposta #63 il: Novembre 15, 2016, 17:22:07 pm »
io non mi stupisco affatto se questo PP 1518 in acciaio ha frantumato ogni record (più di 10 milioni di euro...)


Re:Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« Risposta #64 il: Novembre 15, 2016, 17:24:41 pm »
io mi stupisco assai per questo 6239 P.N. pagato oltre 800.000 euro...... >:( >:( >:( >:(




Re:Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« Risposta #65 il: Novembre 15, 2016, 17:25:45 pm »
tutto per quelle quattro lettere li sopra...?????   :o :o :o  (e ovviamente per essere stato pubblicato sul librone del Pucci...)


« Ultima modifica: Novembre 15, 2016, 17:27:52 pm da incursore61 »


Beppe

Re:Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« Risposta #67 il: Novembre 15, 2016, 18:34:36 pm »
Diagnosi esemplare, profonda tristezza, cerchiamo di reagire, anche se non è per niente facile.
Non potremmo, ad esempio, organizzare una specie di convegno, o tavola rotonda, aperta a tutti, con l'ordine del giorno improntato a definire le  cause che hanno concorso a creare la pericolosa situazione.
Magari potremmo invitare Daniel, o Cabiddu, o Voutilainen, che non conosco peró.
Poi inviare il resoconto alle testate di settore, ed a richiesta a coloro  cui fa piacere riceverlo, comprese le Alte Direzioni di Gruppi e Marche.
Le competenze e le culture di moltissimi forumisti sarebbero certissimamente in grado di contribuire per farne un qualcosa di dignitoso e forse anche di una qualche Utilitá.
Utopia ? Possibile ma anche no.

Un'idea interessante, soprattutto se intesa come occasione di arricchimento, grazie alla partecipazione di protagonisti del settore.
Tra cui non dovrebbe mancare qualche manager sul "banco degli imputati", perché abbia modo di offrire un quadro completo della situazione e anche il punto di vista dei grandi gruppi.

(Mentre sarebbe a mio parere meno credibile un convegno "a tesi", che si proponga di "dettare la linea" (?) all'industria del settore).

Mi sembra però che ci siano insormontabili problemi organizzativi: mettere in piedi un vero convegno richiede grandi risorse economiche (ci si fa sponsorizzare dalle case oggetto di critica?  ??? ) e di impegno...
Grazie per aver trovato la mia proposta interessante, pur trovandosi su posizioni molto diverse dalle considerazioni da te svolte, che prefigurano una controproposta diversissima.
Sintetizzo: nessun fraintendimento sugli scopi del convegno, che solo accessoriamente potrebbero costituire un arricchimento culturale.
Nessun banco degli imputati, Nessun  Manager o esponente di Case, né per raccontare altre bugie, né per spiare, né per rompere, né per essere condannato.
Nessuna intenzione di dettare la linea a chicchessia, mentre il tema del presunto convegno deve essere chiaro: dibattito sulle ragioni che hanno causato la crisi del comparto dell'Orologeria in Svizzera, come atto d'amore.
È evidente che l'eventuale organizzazione di un tale avvenimento richiederebbe competenze professionali e mezzi economici che nessuno si é mai sognato di richiedere a Sponsors del settore orologeria.
L'avvenimento comporta delle difficoltà obiettive, ma non insormontabili, alla condizione che si creda a quel che si stà facendo. Sennó basta dirlo.

S.M.

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Re:Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« Risposta #68 il: Novembre 15, 2016, 18:37:57 pm »
Follie.

La proposta di beppe invece è molto interessante.
Trovo che sia di difficile attuazione, ma sarebbe estremamente utile
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

ciaca

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Re:Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« Risposta #69 il: Novembre 15, 2016, 18:40:05 pm »
Citazione
5 rolex e 5 PP tra i record....

CHE STRANO.... :)

Citazione
se Rolex fosse stata COSTRETTA a pronunciarsi

Dubito che un qualunque tribunale possa costringere una casa ad esprimersi in tal senso, trovo però confortante che un collezionista si sia potuto avvalere della consulenza della casa per sgamare un truffatore e addivenire ad una transazione da lui giudicata soddisfacente.
Altre case invece rilasciano estratti d'archivio con numeri e date alla pene di segugio in cambio di qualche banconota apponendo la loro benedizione ufficiale sulle peggiori porcate (poco conto che poi in basso sia scritto che di fatto non garantiscono l'originalità di nulla) senza che sappiano nulla dei loro stessi orologi del passato, e tra queste proprio VC che è un azienda che ha perso ogni contatto col suo glorioso passato e non ha speso un solo euro per riscoprirlo e valorizzarlo (cosa che altri invece hanno fatto e oggi più che mai ne raccolgono i frutti sul piano commerciale) mentre i suoi manager hanno speso vagonate di milioni per feste patinate, tappeti rossi, mignotte e boutiques
« Ultima modifica: Novembre 15, 2016, 18:52:29 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

e.m.

Re:Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« Risposta #70 il: Novembre 15, 2016, 19:44:17 pm »
Citazione
E' tanto difficile copiare Rolex che si astiene,molto saggiamente, da qualsivoglia esternazione sulla propria produzione?

Non sempre  Ermanno.
Due anni fa John Mayer, oltre che un grande musicista americano anche appassionato di orologi, ha fatto causa a Robert Maron (noto commerciante) per oltre mezzo milione di dollari con l'accusa di avergli rifilato delle patacche Rolex vintage ottenute accrocchiando fornitura e almeno in un caso anche pezzi contraffatti. Il tutto verificato proprio tramite Rolex, che del proprio pasato ha una consapevolezza di gran lunga superiore a quella di ogni altra casa.

Case come VC non dovrebbero astenersi quanto piuttosto essere in grado di esprimersi con cognizione di causa.
Una delle ragioni per le quali non sono in grado di farlo è perché non sono più case ma solo marchi, e chi li possiede non si è mai interessato a riscoprirne e valorizzare la storia se non per stampare qualche inutile brochure con la solita poesia di maniera. Non hanno fatto neanche un briciolo degli sforzi che tanti appassionati in giro per il mondo fanno per il loro piacere, pur avendone tutti i mezzi, risorse interesse infinitamente maggiori.

Una delle ragioni per le quali questo settore è andato rapidamente a ramengo perdendo fascino e credibilità è proprio perchè accanto ad un fiume di inutili e vuote parole in merito al passato e alla tradizione ha di fatto voltato le spalle al suo passato e alla sua tradizione, da oggi punto di vista, fino al punto da esserne completamente all'oscuro con gli appassionati che ne sanno più di loro che quegli orologi con quei marchi pretendono di venderli come prosecuzione di quella tradizione.

Una buffonata che alla lunga stanca anche il più accanito dei patiti mentre allo stesso tempo contribuisce ad allontanare i nuovi che di fronte a questi scenari non riescono ad appassionarsi. É un settore che dalla sua rinascita si fonda su un mare di menzogne e prese in giro, reticenze e ipocrisie. Dai e dai alla lunga si pagano.


ho seguito con molto interesse la vicenda...e sai com'è finita.......purtroppo con una transazione tra le parti....Mayer, che ha un caratteraccio, ma è pur sempre attento al portafoglio, ha ritirato le sue accuse...Rolex non ha espresso nessun parere in merito e il Maroon continua a truffeggiare con i suoi compari di roelxreport...... se Rolex fosse stata COSTRETTA a pronunciarsi sulla coevità di alcuni suoi orologi chiamata in causa dalla giustizia USA, il giocattolo milionario del vintage Rolex si sarebbe rotto.......
Non ero a conoscenza della querelle e sono rimasto colpito quando Angelo ha scritto che Rolex si era pronunciata.
Non credo esista casa che possa certificare la genuinita' di un proprio orologio prodotto 60-50 o 40 anni fa.
Non sto parlando di falsi integrali o di componenti falsi ma di elementi originali ma non originari.

Istaro

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Re:Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« Risposta #71 il: Novembre 15, 2016, 20:06:17 pm »
(...) VC che è un azienda che ha perso ogni contatto col suo glorioso passato e non ha speso un solo euro per riscoprirlo e valorizzarlo (cosa che altri invece hanno fatto e oggi più che mai ne raccolgono i frutti sul piano commerciale) mentre i suoi manager hanno speso vagonate di milioni per feste patinate, tappeti rossi, mignotte e boutiques

Ma VC non è una di quelle meno esposte sul versante "feste patinate"?
(Non frequento il jet set e non ho il polso della situazione...  :P)
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

ciaca

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Re:Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« Risposta #72 il: Novembre 15, 2016, 20:28:14 pm »
Citazione
quando Angelo ha scritto che Rolex si era pronunciata.


di fatto si è pronunciata col collezionista mettendolo nelle condizioni di appurare di essere stato vittima di una truffa. :)
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e.m.

Re:Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« Risposta #73 il: Novembre 15, 2016, 23:40:37 pm »
C'erano dei falsi o cosa?

ciaca

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Re:Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« Risposta #74 il: Novembre 16, 2016, 11:47:51 am »
Da quel che ho letto c'erano dei pezzi con parti contraffatte e/o di fornitura (dettagli mai resi noti). Insomma, sul piano collezionistico delle vere e proprie patacche.
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