Orologico Forum 3.0

Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.

Beppe

Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« il: Ottobre 26, 2016, 12:39:21 pm »
Un amico mi ha inviato l'articolo in oggetto che ho letto con interesse.

Per coloro che fossero interessati, indico il titolo:
RICHEMONT - CHEFS-D'OEUVRES EN PÉRIL#3 (accés libre) .......... (lettre ouverte à Johann Rupert).

Auguro una Buona Lettura con i miei cordiali saluti.
 
Beppe




Re:Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« Risposta #1 il: Ottobre 26, 2016, 12:58:01 pm »
Beppe, un caloroso, grande e definitivo BENTORNATO! :)
Non vedo link



Beppe

Re:Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« Risposta #4 il: Ottobre 26, 2016, 13:23:33 pm »
Beppe, un caloroso, grande e definitivo BENTORNATO! :)
Non vedo link

Grazie, ma con moderazione.

Patrizio

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Re:Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« Risposta #5 il: Ottobre 26, 2016, 13:23:49 pm »
fate per favore un sunto per i non french speakers and readers
- Homo sapiens non urinat in ventum -



Re:Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« Risposta #7 il: Ottobre 26, 2016, 13:25:09 pm »
fate per favore un sunto per i non french speakers and readers
Però...
Come sei forbito nel dire...
Sei un fine dicitore..

ciaca

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Re:Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« Risposta #8 il: Ottobre 26, 2016, 14:10:01 pm »
Duro Atto d'accusa di Gregory Pons contro Rupert, novello schettino al comando di Richemont costa concordia, e in generale tutto il top management del settore alla luce delle disastrose performance dell'ultimo anno e mezzo e sulla base di cose già scritte e dette mille volte anche da noi sul forum.

Chi è Gregory Pons
http://www.swisstime.ch/en/about/contributors/gregory-pons/
« Ultima modifica: Ottobre 26, 2016, 14:15:53 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Istaro

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Re:Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« Risposta #9 il: Ottobre 26, 2016, 16:18:43 pm »
Mah...

Questo Grégory Pons dice espressamente, sin dall'inizio, di avere il dente avvelenato con Richemont, perché il gruppo avrebbe cercato di "segarlo" dai SIHH in quanto non sarebbe un giornalista allineato.

Tutto l'articolo è un'intemerata sarcastica e apocalittica, nella quale l'autore sottolinea che "va dicendo da anni" (anche lui?  ;D ) che erano visibili i segni della crisi.

Per ripulire le "stalle di Augia" in cui si sarebbe trasformato il gruppo Richemont, Pons dipensa a Rupert dieci "consigli":

1) togliersi le "lenti rosa", per avere una percezione corretta della realtà   (ma va?  :P);

2) prendere atto che le ricette che hanno fatto crescere il gruppo ieri non sono più adatte oggi   (ohibò!);

3) fare pulizia "senza pietà" - e senza rispetto per nessuna "vacca sacra" - del portafoglio marchi   (ma sì... da quali marchi cominciamo?  ??? );

4) fare un repulisti nel top management   (ovvio!  ;D);

5) mettere in opera una grande ristrutturazione aziendale che riduca a un terzo (!) i dipendenti  (però Pons si raccomanda di fare tutto ciò con responsabilità sociale...  ::) );

6) tagliare tutti i "rami secchi", in particolare: macchinari (perché "il futuro dell'orologeria è nel ritorno dell'umano, non nei robots"), concessionari, stock di invenduto... (nient'altro?  ??? );

7) assumere "veri progettisti", cacciando via tutti quelli che hanno lasciato che originalità e inventiva fossero soffocate dalla "cultura Richemont". Qui Pons si contraddice, perché sostiene anche che è stata fatta "naufragare la cultura orologiera sedimentata nei secoli ed è stata come estinta la luce creativa che aveva illuminato la luce dei vostri marchi"... Insomma: Richemont viene accusata contemporaneamente di una cosa - la mancanza di originalità - e del suo contrario - il tradimento della tradizione;

8 ) procedere a una revisione lampo di identità e posizionamento di tutti i marchi. Per far questo non servirebbero "centinaia di specialisti", ma basterebbero "poche settimane" a un "audace commando composto da un pugno di intenditori"...  (un'autocandidatura?);

9) fare spazio a orologiai "indipendenti" all'interno del gruppo, anche a costo di abbandonare i marchi storici che non possono essere rilanciati (Pons quali abbandonerebbe?), per consentire al gruppo di "ricominciare, un domani, una nuova corsa ai profitti". Però, attenzione... "questi giovani creativi non devono essere castrati, hanno bisogno delle vostre risorse, non della vostra Gestapo gestionale" (insomma: i profitti dovrebbero essere rilanciati investendo in perdita sui giovani creativi...  ::) ). Quali indipendenti coinvolgere? I nomi, il buon Pons, li farà a Rupert solo a quattr'occhi...

10) circondarsi da un consiglio di "saggi indipendenti non retribuiti"  (insomma, Pons ci tiene a precisare che la sua candidatura non è dettata da interessi economici... In prima battuta, è disposto a ridisegnare i destini di Richemont e dell'orologeria mondiale a titolo gratuito).


Insomma: articolo fumoso e borioso (io ne ho tracciato una sintesi asciutta, sia pure intervallata dai miei commenti; ma i toni utilizzati nel testo originale sono davvero enfatici e fastidiosi), scritto da una persona completamente a digiuno delle dinamiche d'impresa.

Le critiche fondate (abbastanza risapute...) si mischiano a quelle arbitrarie e ai luoghi comuni.
Manca ogni proposta concreta e realizzabile, se non la proiezione dei propri desideri e della propria personalissima visione dell'orologeria.

Mi ricorda il tipico megalomane da forum, figura da cui ognuno di noi rischia, nel proprio piccolo, di essere contagiato...

Il tutto con lo sgradevole sentore di una smania autopromozionale.
« Ultima modifica: Ottobre 26, 2016, 16:23:17 pm da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Lego

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Re:Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« Risposta #10 il: Ottobre 26, 2016, 20:06:33 pm »
Difatti non ha fatto l'imprenditore nella vita.
Però pensa - a chiacchere - di saperlo fare, naturalmente con i soldi degli altri.
Ottimo esempio di professionismo.

ciaca

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Re:Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« Risposta #11 il: Ottobre 27, 2016, 08:58:58 am »
Citazione
nella quale l'autore sottolinea che "va dicendo da anni" (anche lui?  ;D ) che erano visibili i segni della crisi.

In realtà fino a due/tre anni fà non erano nemmeno "visibili" ma semmai facilmente prevedibili. :)

Al di là dell'astio personale che traspare dalle sue parole comunque Pons mette il dito su una piaga che, ormai talmente evidente e dolente, il settore non riesce più a nascondere in una cortina di comunicazione edulcorata come da prassi del marketing.
Sono uccelli per diabetici, veri, qui e ora. :)
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Istaro

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Re:Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« Risposta #12 il: Ottobre 27, 2016, 16:51:07 pm »
Ovviamente, nel criticare l'articolo di Pons, non intendevo negare la crisi del mercato o difendere la politica di molte maisons o del gruppo Richemont, forse il più "responsabile" nella deriva del lusso griffato.

Ma in quell'articolo, dal tono insopportabilmente spocchioso, è davvero difficile isolare qualche elemento di analisi non superficiale o qualche proposta chiara e puntuale.
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Re:Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« Risposta #13 il: Ottobre 30, 2016, 19:21:33 pm »
Il mondo dell orologeria di lusso è zeppo di soloni spocchiosi.....

Bertroo

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Re:Richemont analizzata da Gregory Pons, giornalista.
« Risposta #14 il: Ottobre 30, 2016, 21:02:49 pm »
Tutto il mondo in tutti i campi è pieno di soloni spocchiosi!