Come in tutti gli ambiti del lusso griffato buona parte del "valore" commerciale, e quindi del prezzo, lo fa il nome (e la fuffa che si porta dietro). Patek ha saputo lavorare molto bene sulla forza del suo marchio - anche se in modi che hanno contribuito a rovinare la credibilitá di questo settore - mentre Vacheron ha latitato per molto tempo in tal senso, specie per tutti gli anni 80 e 90 quando era nelle mani degli arabi e gestita in modo a dir poco discutibile.
Richemont dopo aver acquisito il marchio ha provato a colmare questo Gap sia sul piano del prodotto, che sempre negli anni 80 era molto decaduto, sia sul piano dell'immagine del marchio. Ma queste differenze di percezione del marchio sono ormai sedimentate, nonostante oggi il prodotto sia qualitativamente mediamente superiore, anche grazie al grande circo delle aste e delle rivalutazioni e dubito che potranno mai essere ridotte o azzerate, almeno nel medio termine.