Penso si fosse capito che non intendo dire che il sistema non funziona, ma che vorrei capirne di più e provare a ragionare sul fatto che possa avere un'utilità, sempre nei limiti delle cose inutili di cui discutiamo. Dobbiamo secondo me definire il concetto di "funziona".
Come scrivevo prima se prendiamo un orologio, come quello che presenta leolunetta nel thread sulla lubrificazione, e lo mettiamo sul tavolo possiamo verificare che ha uno scarto di 0/sec die. Quindi tenuto carico e fermo quell'orologio non ha bisogno di alcuna sofisticazione, anzi è un trattore collaudato e oliato "alla meno peggio". L'isocronismo che ci piace l'abbiamo ottenuto con 2 soldi.
Se però portiamo l'orologio nel mondo reale abbiamo bisogno di altre posizioni, vibrazioni ecc. Qui intervengono sistemi come quello in esame che dovrebbero recuperare gli scompensi in maniera più affidabile. Mi chiedevo però che tipo di problemi risolva, perchè ad esempio la gravità agisce allo stesso modo su entrambi gli oscillatori, quindi non abbiamo vantaggi in quell'ambito. La scommessa credo stia nel fatto che le perturbazioni su un oscillatore si ripercuotano in maniera identica ma con segno opposto sull'altro (uno va a 3,6 Hz, l'altro a 3,4Hz ) e che grazie alla risonanza che li collega si ottenga sempre il "battito medio" dei due (a scapito di altro su cui torno dopo). Se entrambi si spostassero dalla stessa parte entrerebbe in gioco la frequenza di 3,5 Hz "scolpita" nella geometria della molla (è una mia supposizione) che li riporterebbe entrambi alla frequenza nominale. Nel processo però abbiamo accumulato errori, da qui la domanda (provocatoria?): ma allora non si comporta come un sistema ad oscillatore singolo, che pure lui se non si scassa niente torna al valore impostato? Diciamo che i due oscillatori potrebbero essere considerati come un modo per "bloccare" un collo di cigno virtuale. Se riesco a spiegarmi intendo: botta di un certo tipo ad un orologio singolo, la frequenza arriva a 3,8 Hz e poi torna pian piano a 3,5 Hz. Su questo risonante la stessa botta porta la frequenza a 3,65 Hz e la riporta a 3,5 Hz più rapidamente. In quel senso il "funziona" della prima frase diventa: gli sfasamenti dall'isocronismo perfetto sono più limitati in escursione e meno prolungati nel tempo. Che alla fine fa l'ora più precisa.
Se addirittura si accetta la tesi delle perturbazioni uguali in modulo ed opposte in segno, allora avremmo sempre una prestazione di questo tipo, ma ancora più accentuata fino ad arrivare a scostamenti dalla frequenza di riferimento virtualmente nulli.
Sul discorso dell'energia in questo sistema avrei voluto arrivare dopo perchè da solo richiede dei bei ragionamenti, spero di avere tempo a breve.