Bill era a lutto perché già pregustava il servizio che aveva promesso Madonna se Killary fosse stata eletta....
No, la "signora" Ciccone non sembra intenzionata a mantenere le promesse elettorali.
Un suo fan è già andato martedì sera al suo albergo, con la foto scattata nella cabina che attestava il suo voto per la Clinton, rivendicando il "premio".
Ma le guardie del corpo di Madonna hanno detto che non erano autorizzate a farlo passare...
A proposito delle star che hanno dato "lustro" alla campagna di Hillary Clinton, interessante anche la dichiarazione post-voto di Kate Perry, che su twitter scrive: "Spazzerò via con le lacrime le mie ciglia finte questa notte".
Ma come hanno fatto gli elettori americani a non tener conto di questi irresistibili
endorsement?
Angelo ha già ricordato come la vittoria di Trump sia "sorprendente" solo rispetto alla gigantesca narrazione artefatta costruita da
media (e sondaggisti) per condizionare l'opinione pubblica.
Attività che ovviamente non cessa neanche dopo le elezioni.
Dopo il rituale e ipocrita "Non avevamo capito", ricomincia la manipolazione. In America e qui da noi.
Riporto un estratto da un pezzo di Aldo Cazzullo sul
Corriere, che descrive così l'America sognata dai sostenitori di Trump:
"L’America da rendere ancora grande non deve assomigliare a quella affluente e superficiale degli Anni Novanta clintoniani, e neppure agli Ottanta reaganiani che videro i primi successi del Donald; ma all’America degli Anni Cinquanta, con i neri nei ghetti, gli italiani in cucina e i bei ragazzi wasp – bianchi anglosassoni protestanti - al college".
Peccato che i maggiori sostenitori di Trump tra i repubblicani, quelli restati a lui fedeli anche quando il resto del partito gli si è rivoltato contro, sono un nero (Carson) e un italo-americano (Giuliani)...
Ad ogni modo, secondo me bisogna constatare una cosa: la manipolazione mediatica non è sufficiente a capovolgere completamente la realtà, a far credere agli Americani impoveriti che stanno bene o che la Clinton fosse una candidata credibile (e non quel personaggio implicato nelle vicende più losche che gli USA ricordino nell'ultimo mezzo secolo).
Però, per "bucare" questa manipolazione, servono personaggi grossolani, che sappiano gridare e veicolare messaggi semplicistici (e che inizialmente sono anche sostenuti dalla propaganda di regime, la quale ritiene di poter meglio sconfiggere gli "impresentabili". Salvo scoprire, come tutti gli apprendisti stregoni, che spesso ci si può suicidare con le proprie mani...).
Quindi la propaganda un risultato riesce a raggiungerlo: espellere dal dibattito pubblico le figure che sappiano dar voce al popolo, anche a chi ha votato Trump, con progetti politici di maggiore spessore.
Insomma: tutto questo per dire che Trump - al di là delle rozzezze e della spregiudicatezza che già conosciamo - è un personaggio pieno di incognite.
Speriamo che scelga collaboratori validi (oltre al vicepresidente Pence, che è un ottimo politico).
E che Dio ce la mandi buona...