Beh direi che come tutte le celebri manifatture pre quarzo resuscitate negli anni 80 e trasformate in semplici marchi da apporre su banali orologi assemblati, come Longines, non mi pare abbiano più avuto granché da offrire se non, appunto, un marchio (divenuto sempre più debole per l'incapacità di proporre nuovi modelli di successo).
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La deriva di una grande casa storica, però, non mi sembra che debba avere come necessaria conseguenza la sua chiusura...
Tutto il settore, del resto, ha bisogno di una profonda ristrutturazione: che non passa attraverso una cancellazione indiscriminata di marchi.
Certamente una ristrutturazione richiede una semplificazione e un taglio di "rami secchi".
Ma richiede anche - soprattutto - una capacità di
rilancio dei "rami" capaci di gettare germogli; basato - si spera - su idee, stile, qualità.
Beh, io penso che i grandi nomi storici abbiano in questa chiave un piccolo potenziale in più da non disperdere.