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La rarità

ALAN FORD

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La rarità
« il: Dicembre 04, 2016, 11:03:07 am »
So già che il 16 quando ci incontreremo rischierò le botte da Ermanno ma debbo dirlo.
Degli orologi apprezzo l'estetica (moltissimo), la meccanica (non esageratamente) non apprezzo proprio la rarità.
Sarà ovviamente un mio limite, ma il fatto che di un certo orologio ne siano stati fatti 5 o 5000 a me non cambia niente.
Sono solo un fruitore e non un collezionista?

e.m.

Re:La rarità
« Risposta #1 il: Dicembre 04, 2016, 11:27:19 am »
Rischierei di soccombere,tu sei allenato,per me questo invece e' un periodo morto,niente regate,niente sci,niente canoa! :'(

La rarita' in se stessa non ha alcun valore,cioe' un orologio dozzinale anche se esemplare unico dozzinale rimane (possiedo un esemplare unico,non dozzinale,carino se vogliamo,in oro,ma con cassa normale,movimento altrettanto...fascino zero).
Se pero' un orologio di qualita' e' prodotto in pochi esemplari il discorso cambia,ancor piu' se e' un orologio vintage.
Lo devi studiare,lo devi trovare,lo devi acquistare,non e' cosi' facile.
Sono tutte e tre fasi difficili,a cominciare proprio dallo studio.
Ne consegue che se riesci la soddisfazione sara' massima.
Almeno questo per me.


Cicuzzo

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Re:La rarità
« Risposta #2 il: Dicembre 04, 2016, 11:57:02 am »
Forse bisognerebbe chiarire i motivi che sono la causa della "rarità" di un pezzo.
Io l'apprezzo solo se riferita alla qualità intrinseca e non perché collegata ad una serie speciale commemorativa, ad un carattere diverso in una scritta o ad un seriale piuttosto che un altro.
Le speculazioni commerciali non mi interessano.  ;) :)

Errol

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Re:La rarità
« Risposta #3 il: Dicembre 04, 2016, 12:53:29 pm »
Io sono stranissimo, raro o non raro.....se mi piace mi piace se non mi piace non mi piace, so strano eh?
        

GEKKO

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Re:La rarità
« Risposta #4 il: Dicembre 04, 2016, 13:41:17 pm »
Io sono forse ancora più strano: sono affascinato sia dalla rarità che dalla quantità.
L'attrazione per la prima non ha bisogno di spiegazioni; la seconda, al contrario, necessita di qualche parola in più.
Mi spiego: ho una grande passione per l'industrial design e quindi per ciò che é pensato e progettato per una produzione in serie. Se un oggetto deve essere riprodotto tantissime volte e deve essere quindi acquistato da molte persone diverse, deve piacere a molti ed essere, per forza di cose, bello. Quando poi la produzione attraversa un lungo lasso di tempo perché sempre apprezzata, allora, probabilmente, siamo di fronte al Bello vero.
Scusate il livello della prosa ma scrivo velocemente da un telefonino. 🙂

PESSOA67

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Re:La rarità
« Risposta #5 il: Dicembre 04, 2016, 14:13:45 pm »
Anche io prima l'estetica che mi deve piacere poi la meccanica

e.m.

Re:La rarità
« Risposta #6 il: Dicembre 04, 2016, 14:58:51 pm »
Forse bisognerebbe chiarire i motivi che sono la causa della "rarità" di un pezzo.
Io l'apprezzo solo se riferita alla qualità intrinseca e non perché collegata ad una serie speciale commemorativa, ad un carattere diverso in una scritta o ad un seriale piuttosto che un altro.
Le speculazioni commerciali non mi interessano.  ;) :)
Mi sembra la pensi come me,in definitiva:se la qualita' si accompagna alla rarita' ben venga,altrimenti nisba.
Qualita' che non puo' essere rappresentata da una personalizzazione di un quadrante,per esempio.

ciaca

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Re:La rarità
« Risposta #7 il: Dicembre 04, 2016, 17:39:39 pm »
Per me la rarità ha un valore solo se legata ad aspetti di pregio dell'orologio, che siano tecnici o estetici poco cambia.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:La rarità
« Risposta #8 il: Dicembre 04, 2016, 17:47:38 pm »
Della rarità fine a se stessa non me ne frega niente.
Ma quando qualcosa di valore è anche raro, questa lo rende - a modo suo - speciale.
"Dum differtur, vita transcurrit" (L. A. Seneca)

Re:La rarità
« Risposta #9 il: Dicembre 04, 2016, 18:15:59 pm »
Forse bisognerebbe chiarire i motivi che sono la causa della "rarità" di un pezzo.
Io l'apprezzo solo se riferita alla qualità intrinseca e non perché collegata ad una serie speciale commemorativa, ad un carattere diverso in una scritta o ad un seriale piuttosto che un altro.
Le speculazioni commerciali non mi interessano.  ;) :)
Mi sembra la pensi come me,in definitiva:se la qualita' si accompagna alla rarita' ben venga,altrimenti nisba.
Qualita' che non puo' essere rappresentata da una personalizzazione di un quadrante,per esempio.


...ops, mi è sembrato qualcuno mi cercasse?!  ;D
la mia opinione è un mix tra quella di Gianluca e quella di Ermanno e cioè, se estetica e qualità si accompagnano anche alla rarità: ben venga!
Però....non credo di aver la coda di paglia Ermanno, ritenendo ti riferisci a me, quando parli della personalizzazione di un quadrante (Voutilainen).... beh! sono di nuovo d'accordo con te, la personalizzazione di un quadrante non è segno di qualità.... ma di rarità, si! Anzi no, più che rarità direi Unicità!  ...se poi quella personalizzazione è realizzata artigianalmente, attraverso mani sapienti e straordinarie, io gli affiderei anche il Bollino della Qualità! Altrimenti non saprei a cosa darlo sto benedetto bollino!
Di certo non lo darei semplicemente alla data di realizzazione dell'orologio, ad un seriale o ad una semplice scritta sul quadrante: trovo assurdo ad esempio che una semplice T sul quadrante possa decuplicare le quotazioni di quello che è un orologio industriale e qualitativamente insignificante.
Tu probabilmente mi risponderai che è nella rarità storica che trova giustificazione il suo valore ma io quest'idea non l'accetto.
Nel mio settore, ad esempio, le opere sono tutte uniche, sia quelle antiche che quelle contemporanee ma, quello che si premia di un opera rispetto ad un'altra dello stesso artista, è la qualità: 2 opere delle stesso ciclo e dello stesso periodo, possono avere valori assai diversi in base -esclusivamente- alla qualità pittorica e concettuale.
Qualche giorno fa tu mi hai giustificato gli 11 milioni del PP perpetuale in acciaio di cui ne sono stati prodotti 4 esemplari, per poi rimaner dubbioso circa i 200k del Dufour....
Per me è l'esatto contrario, se io penso che il 3700 seriale A può fare 70k, il 222 e il 5400 35k, un Rolex Panda 100k, un PP 2499 fourth series 400k.... allora, per me, le quotazioni milionarie dovrebbero averle i pezzi unici di Dufour, Voutilainen, Smith, Prescher e compagnia cantando.
Ma è secondo voi possibile che un'opera unica di un'artista storicizzato come Daniels, probabilmente il migliore orologiaio del secolo scorso, con movimento eccellente realizzato a mano e un dial che è pura poesia, possa costare 500/700k mentre alcuni Rolex e PP industriali semplicemente per esser stati prodotti in poche unità, possano raggiungere gli stessi valori se non quotazioni molto più alte??
(avete notato come in un solo post possono intrecciarsi tanti Topic?  ;D )
« Ultima modifica: Dicembre 04, 2016, 18:18:50 pm da claudio969 »

S.M.

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Re:La rarità
« Risposta #10 il: Dicembre 04, 2016, 18:20:48 pm »
Per me il primo filtro lo fa la "piacevolezza" dell'insieme (meccanica+cassa+estetica).
Se l'orologio "mi piace", la rarità rappresenta la classica ciliegina sulla torta.
Apprezzo molto il fatto di sapere che di quel modello sono uno dei pochi possessori. Mi fa sentire un privilegiato.
Di tutti gli orologi che ho, mi piacerebbe sapere storia, aneddoti, caratteristiche e numeri di produzione. Purtroppo non sempre è possibile, anzi sui moderni è praticamente impossibile.

Se invece un modello non mi attira, la rarità perde totalmente di interesse.
Non sono un collezionista di pezzi rari.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:La rarità
« Risposta #11 il: Dicembre 04, 2016, 18:41:18 pm »
Mettendo su una collezione e non una semplice raccolta , ricercare la rarità diventa quasi una via obbligata !

ALAN FORD

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Re:La rarità
« Risposta #12 il: Dicembre 04, 2016, 18:46:26 pm »
Citazione
Di certo non lo darei semplicemente alla data di realizzazione dell'orologio

Eppure a volte la data può avere la sua importanza.
Quando lo scorso anno sono andato a prendere le ore del mondo ad Amsterdam ed ho scoperto che la data di acquisto a Singapore era il 19 Dicembre giorno del mio compleanno, ho pensato che non a caso il destino mi aveva portato li, lo ho acquistato con ancora più soddisfazione.

Re:La rarità
« Risposta #13 il: Dicembre 04, 2016, 18:59:54 pm »
Citazione
Di certo non lo darei semplicemente alla data di realizzazione dell'orologio

Eppure a volte la data può avere la sua importanza.
Quando lo scorso anno sono andato a prendere le ore del mondo ad Amsterdam ed ho scoperto che la data di acquisto a Singapore era il 19 Dicembre giorno del mio compleanno, ho pensato che non a caso il destino mi aveva portato li, lo ho acquistato con ancora più soddisfazione.

...più che una datazione: una coincidenza della Madonna!! :D

range

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Re:La rarità
« Risposta #14 il: Dicembre 04, 2016, 19:04:49 pm »
il 3700 seriale A


Il 3700 seriale A non se pò sentì....  :'( :'( :'(

Bannatelooo!!!  :D :D :D


A parte sti ragazzi che a storia vanno bocciati... per me la rarità è semplicemente una delle componenti ma non la più importante e per rarità non intendo quelle rarità "costruite" come ad esempio una personalizzazione sul quadrante che anzi ritengo un minus.

« Ultima modifica: Dicembre 04, 2016, 19:09:19 pm da range »