Della linea Royal Oak il cronografo è quello che meno apprezzo e anche quello che più si allontana dall'idea originale di orologio sportivo ma sottile ed elegante che ispirò la creazione di questo modello.
È spesso, pesante, con un bracciale se possibile anche più scomodo e proporzioni per me davvero poco riuscite, tra spigolosi pulsanti e rapporti dimensionali tra lunetta e quadrante assai discutibili. Insomma, non mi piace proprio
Monta l'ormai celebre Frederic Piguet 1185, movimento nato per battere ogni record di spessore nel campo dei cronografi automatici e che oggi ritroviamo inopinatamente su orologi spessi come conci di tufo, movimento per di più si può trovare su orologi quotati 1/5 del suddetto Royal Oak come già detto da Ermanno, ma d'altronde anche i 2120 si trovano su orologi solo tempo quotati circa 1/5 del 15202 per cui alla fine il discorso della
beneficenza regge fino ad un certo punto, perché se ti piace il Royal Oak gioco forza quel disegno di cassa e bracciale oggi lo
strapaghi o ti accontenti di guardarlo in fotografia