E se proprio vogliamo dirla tutta, sui "campioni" della sfacciataggine...
Ecco i magnifici tre che avevano giurato non di dimettersi semplicemente da un incarico, ma di
lasciare la politica in caso di sconfitta al referendum costituzionale (
http://www.huffingtonpost.it/2016/12/13/vince-no-lascio-politica_n_13600098.html):
Il nostro ex premier Matteo Renzi, che ovviamente studia le mosse per tornare in sella e intanto impone un Governo fotocopia.
La sua fidatissima collaboratrice Maria Elena "Bostik" (in questo caso il soprannome che le hanno affibbiato è quanto mai azzeccato: sempre più incollata alla poltrona), l'immagine stessa della riforma platealmente sconfitta eppure sprezzante del voto popolare.
La neoministra Valeria Fedeli, che per allenarsi all'addio alla politica ha pensato bene di... fare un po' il ministro.
Sulla Fedeli, poi, il ministro della finta laurea, non ci sono parole...
La "battuta" di Napolitano non è poi così scherzosa...
Infatti, abbiamo un
Ministro della Pubblica Istruzione (!) che non solo non ha la laurea (non sarebbe un dramma; però proprio in quel dicastero...), ma millanta di averla: per molto meno, in qualsiasi parte del mondo, qualsiasi ministro ha dovuto dare le dimissioni.
Salvo scoprire che
non ha neanche conseguito la maturità, ma un diploma triennale per maestra d'asilo...
E parlava di "laurea"!
Ma siccome a più di qualcuno - come diceva Flaiano - "l'insuccesso gli ha dato alla testa", ecco che ai campioni di sfacciataggine si aggiunge il ministro del Lavoro Poletti.
Quello che dovrebbe preoccuparsi di creare le condizioni perché i giovani possano lavorare.
E invece se ne esce che se i giovani vanno all'estero in cerca di lavoro non è un dramma, perché "alcuni è meglio non averli tra i piedi".
La politica è regno dell'ipocrisia, ok.
Ma io politici arroganti e spregiudicati come questi sinceramente non ne ricordo, in nessuno schieramento e in nessuna fase politica degli ultimi trent'anni.
Berlusconi, al confronto, mi sembra un'educanda.
Il problema di noi Italiani è che amiamo farci prendere per i fondelli.