Generalmente si indica con
sportivo un orologio dall'aspetto casual e con
professionale un mulo capace di sopportare bene l'uso quotidiano e disinvolto, appunto quello che non prevede troppe attenzioni (come toglierlo prima di fare qulcosa).
Il Royal Oak quindi potrebbe ricadere nella prima categoria ma certamente non nella seconda.
La seconda categoria ha nel l'impermeabilità una caratteristica imprescindibile non tanto perché destinato a
sport acquatici quanto perché l'acqua è il primo e più insidioso dei pericoli per un orologio e nell'uso quotidiano e disinvolto ci sta di potersi bagnare o bagnare l'orologio, anche solo per lavarsi le mani
Anche lo speedmaster vista la sua scarsa impermeabilità appartiene più alla prima che non alla seconda categoria, sebbene scelto per missioni spaziali (ma sulla luna e nello spazio, come noto, acqua non ce n'è
).
Quando Claudio parla di
orologio sportivo ma da poter considerare sul piano della solidità come un buon
muletto inevitabilmente fa riferimento alla seconda tipologia, quella dei professionali, dove ha ampia scelta a partire dalle poche centinaia di euro di un SeiKo e a finire con le diverse migliaia di euro di un Rolex, e dove continuo a non vedere nessun cronografo Omega della serie speedmaster
Se piace quel design di cassa tipicamente anni 70 e si vuole rimanere sulle più solide produzioni attuali io guarderei per esempio in casa Squale il 1553
O il più grande è caratterizzato 2002