Secondo me si ratta di due diverse prospettive con cui guardare l'oggetto orologio.
La scelta di quando indossare un orologio può essere una scelta
"ragionata".
Innanzitutto, per il piacere intellettuale di adoperare l'orologio nel suo contesto "naturale", sentendolo come oggetto "vivo" e "attuale" (e non come orpello di lusso da appassionati).
In secondo luogo, perché se ne tiene presente la natura di oggetto che si indossa, che completa la figura, che è anche accessorio di abbigliamento. Per cui non si guarda solo l'orologio, ma
ci si guarda con l'orologio.
Io ho questa prospettiva, per cui sono d'accordo con la riflessione di Angelo.
Però ci può essere anche chi considera questi ragionamenti come inutile ginnastica mentale, per cui sceglie l'orologio da indossare in maniera
"spensierata".
Prende dalla cassetta un orologio e lo indossa per un certo periodo di seguito, senza pensieri (neanche economici, se ha soldi da scialare).
A queste persone l'orologio piace guardarselo, stop.
Secondo me con questo modo "spensierato" di vivere la passione si perde qualcosa (o molto). Ma è indubbiamente molto diffuso.
P.S.: quale che sia la prospettiva, 42x13 mm sono sempre tanti...