Orologico Forum 3.0

Magnetizzazione e dintorni

Magnetizzazione e dintorni
« il: Gennaio 02, 2017, 22:11:37 pm »
Topic semplice ma esemplificativo per dimostrare come anche orologi moderni possono subire gli effetti del magnetismo. Oggi più di ieri con tutti i gingilli elettronici che si possiedono a casa in ufficio ed altrove, la possibilità che un segnatempo meccanico(non particolarmente amagnetico) si magnetizzi è un fatto ancora concreto.


Il punto non è questo, ma riuscire a capire quanto questo fenomeno possa coinvolgere i nostri orologi, ed è molto più frequente di quel che si pensi, anche perché quante volte siamo in grado di stabilire se il nostro orologio sia stato influenzato a livello magnetico se il fenomeno è debole e poco percepibile?
Forse quando il segnatempo anticipa una o due ore all'improvviso possiamo intuire che sia così. E quando abbiamo a che fare con 1 o 2 minuti al giorno? Se siete arguti forse... E pochi secondi? ;)
La magnetizzazione più forte, cioè quella che influenza la spirale a tal punto da attirare le spire una sull'altra è un tipo di fenomeno molto pronunciato che colpisce per lo più orologi scarsamente protetti e costituiti da materiali non troppo inerti al magnetismo, ma non solo. In questi casi estremi l'orologio è praticamente inutilizzabile, poichè lo scarto può andare da un'ora a due o più nelle 24 ore.
Ma ci sono casi, forse più frequenti (oltretutto erroneamente non considerati come problemi di questa natura per via della bassa entità del difetto) in cui la magnetizzazione non coinvolge direttamente la spirale, o meglio non del tutto, cioè non la influenza sufficientemente forte da implicare l'attaccamento delle spire, ma abbastanza da variare la marcia quel tanto che basta a far perdere all'orologio quella accuratezza alla quale ci aveva abituato in precedenza. Senza apparente ed esauriente spiegazione ci ritroviamo un orologio che sgarra mentre prima non lo faceva. Distrattamente consideriamo le variabili molteplici e rischiamo di non farci troppo caso e dargli la giusta importanza. Capita anche a chi lo sa.
Magari riprendiamo un dato segnatempo del quale ricordavamo un certo tipo di andatura ed abbiamo una situazione di scarto diversa dalla precedente, ma anche lieve e apparentemente di poco conto per la cronometria, ma comunque tangibile. Potrebbe essere leggermente magnetizzato.
Questo tipo di magnetizzazione pur non coinvolgendo le spire, coinvolge direttamente la cassa o altri materiali ferrosi, del calibro stesso ad esempio possono essere le viti, i pignoni, i perni ed anche basculine, mollettine e altre parti composte quindi in metalli a base ferrosa, che a loro volta influenzano il comparto bilanciere.


Questo esempio al seguito è uno di quelli che possono capitare.


Questo orologio, un Hamilton Khaki manuale, l'ho preso nuovo ed ha circa 2 anni, ovviamente ancora non abbisogna di alcun intervento tecnico, anche se lo utilizzo spesso è ancora piuttosto "fresco"


Improvvisamente ha comiciato a guadagnare una bella manciata di secondi e mi ha insospettito. Dopo averlo regolato io stesso post acquisto era piuttosto accurato e guadagnava circa 2-3 sec. al giorno.
Era arrivato a guadagnare circa 70/75 secondi al dì.


Foto al cronocomparatore prima dell'intervento.



Foto dopo l'intervento di smagnetizzazione(3 minuti totali).



Notare come la marcia sia subito tornata normale ed anche l'ampiezza sia tornata ai livelli soliti sopra 300°.
Operazione riuscita. :)


Dunque se avete dei dubbi che il vostro lui sia magnetizzato, ma avete riserve nel portare il vostro orologio dall'orologiaio perché potrebbe essere una seccatura, vi consiglio di munirvi di uno smagnetizzatore per orologi perchè potreste risolvere da soli, oltretutto può tornare utile per tutti gli orologi che possedete ed una tantum si possono passare se avete dei dubbi, ma può servire anche per altro perchè può anche magnetizzare se lo si utilizza in senso inverso, almeno nei modelli che ho io è possibile.
Il migliore, o almeno quello col quale mi trovo meglio io è il modello "a tunnel". Ci si mette dentro tutto l'orologio anche senza smontare alcun che, 10/20 secondi e poi lo allontanate lentamente dalla fonte elettromagnetica mentre è ancora in funzione, comodo ed anche efficace.
Il costo varia a seconda del marchio e della provenienza, io ne ho preso uno a marchio svizzero in una fornitura per orologeria(ma tanto è fatto comunque in cina) e l'ho pagato 86 euro.
Buona serata e ricordate… smagnetizzate…  ;)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

e.m.

Re:Magnetizzazione e dintorni
« Risposta #1 il: Gennaio 02, 2017, 22:39:54 pm »
Bravo Leandro,anzi fondamentale.
A me e' successo con un Reverso Classic,250.
Portato a revisionare dopo una ventina di anni che era fermo,praticamente nuovo,dal mio orologiaio di citta' non ne voleva sapere di essere preciso,ritardava sempre una ventina di secondi.L'orologiaio fece 1000 prove ma non riusciva a venirne a capo...fin quando non provo' a smagnetizzarlo (cosa che gli avevo suggerito e che si rifiutava di fare perche' un orologio magnetizzato guadagna e non perde).
La cosa buffa accadde circa un anno dopo il fatterello che vi ho raccontato:uno dei piu' conosciuti e riveriti orologiai d'Italia si trovo' per le mani un Reverso 250 che non ne voleva sapere di marciare correttamente,ritardava una ventina di secondi;revisione standard,niente;cambio della curvatura della spirale,niente;cambio di alcuni rubini,niente.Dissi al mio orologiaio di suggerire la smagnetizzazione mentre colleghi orologiai da tutt'Italia davano consigli che non approdavano a nulla.
Anche in quel secondo caso solo dopo la smagnetizzazione il Reverso torno' a marciare come di dovere.
Non chiedetemi come e perche',non ve lo so dire.
« Ultima modifica: Gennaio 02, 2017, 22:41:44 pm da e.m. »

tick

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Re:Magnetizzazione e dintorni
« Risposta #2 il: Gennaio 03, 2017, 09:43:53 am »
Non so come mai, ma mi sento preso in causa  :D
Io credo a breve di poter aggiungere qualche considerazione "numerica" a riguardo, ho un esperimento in corso.
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Re:Magnetizzazione e dintorni
« Risposta #3 il: Gennaio 03, 2017, 11:00:56 am »
Bravo Leandro,anzi fondamentale.
A me e' successo con un Reverso Classic,250.
Portato a revisionare dopo una ventina di anni che era fermo,praticamente nuovo,dal mio orologiaio di citta' non ne voleva sapere di essere preciso,ritardava sempre una ventina di secondi.L'orologiaio fece 1000 prove ma non riusciva a venirne a capo...fin quando non provo' a smagnetizzarlo (cosa che gli avevo suggerito e che si rifiutava di fare perche' un orologio magnetizzato guadagna e non perde).
La cosa buffa accadde circa un anno dopo il fatterello che vi ho raccontato:uno dei piu' conosciuti e riveriti orologiai d'Italia si trovo' per le mani un Reverso 250 che non ne voleva sapere di marciare correttamente,ritardava una ventina di secondi;revisione standard,niente;cambio della curvatura della spirale,niente;cambio di alcuni rubini,niente.Dissi al mio orologiaio di suggerire la smagnetizzazione mentre colleghi orologiai da tutt'Italia davano consigli che non approdavano a nulla.
Anche in quel secondo caso solo dopo la smagnetizzazione il Reverso torno' a marciare come di dovere.
Non chiedetemi come e perche',non ve lo so dire.


Del tuo caso avevamo già parlato e ciò che è insolito è il ritardo e non come sovente capita l'anticipo se il problema era quello del magnetismo.  ;)
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-Samuel Johnson-

Re:Magnetizzazione e dintorni
« Risposta #4 il: Gennaio 03, 2017, 15:47:32 pm »
Il beat error che passa da 0,4 a 0,3 ha qualche attinenza con l'avvenuta smagnetizzazione?
E il grafico dei puntini appiattiti, sotto le cifre, cosa indica?
Al è di bant insegnài al mus: si piàrt timp e si infastidìs la bestie.

Re:Magnetizzazione e dintorni
« Risposta #5 il: Gennaio 03, 2017, 17:02:42 pm »
Il beat error che passa da 0,4 a 0,3 ha qualche attinenza con l'avvenuta smagnetizzazione?
E il grafico dei puntini appiattiti, sotto le cifre, cosa indica?


Senz'altro si. Il cronocomparatore è una macchina e come tale rileva dei segnali, se tali segnali sono o non sono correttamente interpretabili tende comunque a dare un valore per ogni parametro che rileva, sempre che una lettura gli sia comunque possibile. Anche per il B.E.
Ma il fatto che dopo l'intervento il valore sia cambiato(anche se di 0,1ms) è indice di una lettura iniziale un pò falsata a causa degli altri valori spostati per il fenomeno della magnetizzazione.
I puntini fuori asse spesso sono rumore spurio percepito dal microfono durante la lettura, che può essere rumore di fondo esterno al ticchettio del calibro dovuto all'ambiente o anche qualcosa che riguardi direttamente un problema al calibro, lubrificazione etc.
In questo caso sono rumori esterni parassiti. :)


Ma ti riferivi ai puntini esterni al grafico o al grafico stesso ed il differente aspetto che assume nelle due misurazioni?
« Ultima modifica: Gennaio 03, 2017, 17:07:16 pm da leolunetta »
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
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-Samuel Johnson-

Re:Magnetizzazione e dintorni
« Risposta #6 il: Gennaio 03, 2017, 19:08:54 pm »
Il beat error che passa da 0,4 a 0,3 ha qualche attinenza con l'avvenuta smagnetizzazione?
E il grafico dei puntini appiattiti, sotto le cifre, cosa indica?


Senz'altro si. Il cronocomparatore è una macchina e come tale rileva dei segnali, se tali segnali sono o non sono correttamente interpretabili tende comunque a dare un valore per ogni parametro che rileva, sempre che una lettura gli sia comunque possibile. Anche per il B.E.
Ma il fatto che dopo l'intervento il valore sia cambiato(anche se di 0,1ms) è indice di una lettura iniziale un pò falsata a causa degli altri valori spostati per il fenomeno della magnetizzazione.
I puntini fuori asse spesso sono rumore spurio percepito dal microfono durante la lettura, che può essere rumore di fondo esterno al ticchettio del calibro dovuto all'ambiente o anche qualcosa che riguardi direttamente un problema al calibro, lubrificazione etc.
In questo caso sono rumori esterni parassiti. :)


Ma ti riferivi ai puntini esterni al grafico o al grafico stesso ed il differente aspetto che assume nelle due misurazioni?

Proprio quello. Mi era venuto il sospetto che le diagonali prima e la linea quasi piatta dopo, fossero strettamente
connesse proprio all'avvenuta smagnetizzazione e fossero, in qualche modo, anche quelle un indicatore
della ritrovata precisione del movimento.

Ritornando al tuo primo post: uno smagnetizzatore del tipo che descrivi è veramente utilizzabile anche
da un profano dell'orologeria o si rischia comunque di far danni?
Dove potrebbe essere reperibile? Anche on line?
Grazie per le risposte. ;)
Mario
Al è di bant insegnài al mus: si piàrt timp e si infastidìs la bestie.

ciaca

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Re:Magnetizzazione e dintorni
« Risposta #7 il: Gennaio 03, 2017, 19:12:30 pm »
Erano diagonali ripetute perché l'errore era tale (86 sec/die) da generare rette con inclinazione elevata e tale da occupare il display in altezza in un tempo ridotto (quindi più rette ripetute sul display allo scorrere del tempo).

Dopo la smagnetizzazione la retta ha inclinazione quasi nulla perché l'errore medio è tornato alla normalità di quasi zero. Quindi assume andamento quasi orizzontale.

Le linee sono due molto vicine ma non sovrapposte perché il microfono registra le due semialternanze (od oscillazioni) del tic e del tac, che non sono perfettamente isocrone.

Non c'è alcun rischio nell'usare uno smagentizzatore, può farlo chiunque. Cerca su Google "attrezzatura orologiaio"
« Ultima modifica: Gennaio 03, 2017, 19:19:54 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Magnetizzazione e dintorni
« Risposta #8 il: Gennaio 03, 2017, 19:44:30 pm »
Erano diagonali ripetute perché l'errore era tale (86 sec/die) da generare rette con inclinazione elevata e tale da occupare il display in altezza in un tempo ridotto (quindi più rette ripetute sul display allo scorrere del tempo).

Dopo la smagnetizzazione la retta ha inclinazione quasi nulla perché l'errore medio è tornato alla normalità di quasi zero. Quindi assume andamento quasi orizzontale.

Le linee sono due molto vicine ma non sovrapposte perché il microfono registra le due semialternanze (od oscillazioni) del tic e del tac, che non sono perfettamente isocrone.

Non c'è alcun rischio nell'usare uno smagentizzatore, può farlo chiunque. Cerca su Google "attrezzatura orologiaio"


Esatto grazie Angelo :)


Infatti le due linee tanto sono più vicine tra loro, tanto più il B.E. è prossimo allo zero.
Difatti col B.E. sullo zero la linea grafica che compare a video è una soltanto, ma ciò capita solo in qualche posizione, in altre no e ciò è perfettamente normale se siamo in un range di qualche decimo tra una posizione e l'altra.
Il B.E. infatti è l'errore di battuta (una delle misure rilevata dal microfono e dal software dell'apparecchio che lo interpreta). In pratica l'alternanza del bilanciere è composta di due lassi temporali distinti, in entrata e in uscita ciò avviene per via dell'ingaggio dell'ancora sul bottone del disco durante l'oscillazione, più le due distanze temporali(espresse in millisecondi "ms") tra queste due fasi sono uguali più "l'errore di battuta" è ridotto a zero.
Non so se l'ho spiegato bene e se si è capito qualcosa... :)
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-Samuel Johnson-

Re:Magnetizzazione e dintorni
« Risposta #9 il: Gennaio 03, 2017, 20:20:53 pm »
Indubbiamente ti sei spiegato benissimo.
Diciamo che la mia preparazione in materia rende alquanto vana l'ottima spiegazione.
Comunque il senso credo di averlo capito. ;)
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Re:Magnetizzazione e dintorni
« Risposta #10 il: Gennaio 05, 2017, 18:21:43 pm »
La situazione: ho un orologio (revisionato dopo questa estate, non importa il modello) che corre un po’. Non solo corre, ma è diventato piuttosto insensibile alle regolazioni effettuate. Leolunetta mi scrive della magnetizzazione e faccio due test casalinghi: uso i sensori del telefono ed una bussola per verificare se c’è qualche alterazione partendo dall’apricasse ed i risultati sono abbastanza evidenti. Nota di colore: la bustina dell’apricasse riporta la dicitura “Antimagnetic” che probabilmente in Cina significa “si magnetizza molto bene”.

La seconda prova è stata fatta come la prima ma usando l’orologio al posto dell’apricasse: stesso risultato, l’orologio fa passare l’indicazione di campo del telefono da circa 40 fino a 160, e la bussola si inchioda a puntare in particolare una zona (cassa chiusa).

A questo punto non so quanto sia influente, ma certamente l’orologio è magnetizzato (col senno di poi mi immagino anche il perchè).
La soluzione da ufficio è stata comprare sulla baia uno smagnetizzatore (20 Euro spedito) e quindi leggere un po’ di teoria sul perchè esista e funzioni, partendo dal magnetizzatore (senza la s davanti). Anche perchè come potete vedere l’oggetto è giunto con le istruzioni in bergamasco appiccicate sopra, e la documentazione sulla confezione poteva essere un pochino migliore (la lampada mi è testimone).

I materiali ferromagnetici possono essere di tipo “soft” se dopo essere stati sottoposti ad un campo magnetico perdono la magnetizzazione, o “hard” se mantengono la magnetizzazione. Un magnetizzatore non fa altro che creare un campo magnetico orientato in una direzione: se ci immergiamo un materiale ferromagnetico hard per un certo tempo (dipendente da materiale e intensità del campo) il materiale si magnetizza in maniera permanente. Esistono altri modo più o meno pratici da applicare in ufficio. Comunque di base quello che ho indicato è ciò che succede quando un orologio resta all’interno di un campo magnetico un po’ forte per del tempo, tipo vicino a una calamita.
Anche la smagnetizzazione può avvenire in vari modi: quella sfruttata dallo smagnetizzatore cinese consiste nel creare un campo elettromagnetico alternato. Perchè la procedura funzioni però il campo deve essere più intenso di quello presente nell’oggetto da smagnetizzare ed inoltre il campo alternato deve essere gradualmente ridotto a zero. Questo perchè se lo interrompessimo bruscamente il metallo potrebbe trovarsi ad uno degli estremi di magnetizzazione del campo. Quindi ci sono un paio di tipi di smagnetizzatore: quelli che da soli si occupano di attenuare il campo gradualmente e quelli come il mio. In questi ultimi la procedura è manuale e consiste nel poggiare l’orologio sul device, attivare il campo alternato con il pulsante e, tenendolo premuto, allontanare lentamente verso l’alto l’orologio. E’ possibile che sia necessario rifare la procedura più volte.
Da considerare che per come è fatto l’oggetto in sè, tende a scaldare. Dopo l’utilizzo nel dubbio va lasciato un pochino a rinfrescarsi e oggi il gelido vento padano aiuta. Altra cosa cui fare attenzione è che il campo alternato fa traballare parecchio gli oggetti immersi nel campo. Non credo che siano vibrazioni da mettere in crisi l’antishock, ma certamente se si tiene l’orologio a filo del device, premendo il tasto questo comincerà a vibrare picchiando 50 volte al secondo sulla plastica. Meglio evitare oppure mettere uno straterello di Alpha Gel.
Risultati
L’apricasse è tornato praticamente sano, quindi a sua volta non andrà più a magnetizzare altri oggetti, tipo gli orologi che apre.
Dopo questo video ho fatto ancora un giro all’apricasse ed il livello è sceso ancora.


L’orologio è stato un po’ più complicato. Guadagnava circa 3 minuti al giorno (non è una macchina che può comunque raggiungere prestazioni COSC) pur avendo spinto la regolazione verso i limiti della zona “vai piano”. Non ho più il cronocomparatore quindi non ho informazioni più precise.
Fatto un paio di trattamenti le misure soprattutto col telefono davano ancora una magnetizzazione sensibile e che sembrava localizzata. Quindi? Smonto tutto, anche perchè il secondo giro ha anche bloccato il bilanciere, non batte più e già pensavo di trovarlo a 45 gradi… Invece fortunatamente aperta la cassa, sfiorato il bilanciere è ripartito.
Fondello passato nel macchinario ne esce senza alcun segno di magnetizzazione.
Movimento passato anche lui e ne esce “pulito”.
Un giro a cassa e cinturino (pelle) e ne esce parecchio magnetizzato, anche dopo un paio di giri.
Smonto il cinturino, passo la cassa da sola e ne esce pulita. Restano le springbar che, soprattutto una, danno valori estremamente malati, intorno a 180 una e 100 l’altra. Nel dubbio ne ho prese due nuove dal dispenser e già queste mostravano valori intorno a 60. Un passaggio nel macchinario e se ne escono con valori nominali.

Nel dubbio ho misurato anche il cinturino in pelle (e la fibbia) ottenendo degli zeri.
Adesso ho rimontato tutto e l’orologio nel suo insieme sembra neutro, al momento sto vedendo cosa cambia senza muovere alcuna regolazione. Posterò qui i risultati.

Per ora posso dire che l'oggetto da 20 Euro, usato come si deve, fa il suo mestiere e che componenti apparentemente innocui come le springbar possono essere parecchio magnetizzati, abbastanza da inchiodare la bussola. Ne ho fatti passare diversi dal dispenser che ne ha dentro di tutte le misure ed ho visto che singoli pezzi differiscono in maniera significativa tra loro. Alcuni più piccoli (8-10 mm) evidentemente in materiali diversi sono più magnetizzati. D'ora in poi prima di cambiare uno lo passerò al macchinario.


Ringrazio sentitamente Leolunetta e Cicci per le spiegazioni sulla regolazione dell’orologio.
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Istaro

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Re:Magnetizzazione e dintorni
« Risposta #11 il: Gennaio 05, 2017, 18:36:10 pm »
La situazione: (...)

Molto interessante.

Non solo il fatto che l'esposizione ad un campo magnetico possa magnetizzare in maniera tanto diversa le singole componenti.

Ma ancor più il fatto che l'azione dello smagnetizzatore abbia un'efficienza completamente diversa a seconda che sia applicata all'intero orologio o alle singole parti smontate.

A tale risultato probabilmente contribuisce la qualità non eccellente dello smagnetizzatore; ma da un punto di vista fisico resta un comportamento degno di attenzione.
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tick

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Re:Magnetizzazione e dintorni
« Risposta #12 il: Gennaio 05, 2017, 18:42:21 pm »
Sono parti diverse in materiale diverso, mi aspetto risultati differenti. Quando è montato poi alcune parti possono schermarne altre ma ho anche notato che la posizione in cui si mettono sul device influisce parecchio, e non è che puoi spostarti di un metro ma solo di pochi centimetri. Quindi centrando il movimento, le springbar risultano quasi periferiche.
E' diverso, e questo è più intuibile, anche l'orientamento che ha l'oggetto sul device. Sto giocando con un coso tipo cacciavite, magnetizzandolo con dei potenti magneti e smagnetizzandolo in varie posizioni, tempi di estrazione e di "lavaggio". Si ottengono risultati parecchio diversi. Oltretutto ho scoperto che ho magnetizzato la struttura (metallica) del tavolo dell'ufficio...
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Istaro

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Re:Magnetizzazione e dintorni
« Risposta #13 il: Gennaio 05, 2017, 18:50:44 pm »
Oltretutto ho scoperto che ho magnetizzato la struttura (metallica) del tavolo dell'ufficio...

 :D

Arrenditi, sei circondato!  ;D
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S.M.

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Re:Magnetizzazione e dintorni
« Risposta #14 il: Gennaio 05, 2017, 18:58:41 pm »
Molto interessante, grazie Leo e grazie tick.

Appena mi capita voglio comprare un cronocomparatore (ma poi leo dovrai spiegarmi come leggere ed interpretare le indicazioni) ed uno smagnetizzatore.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.