Caro Gianni, sarà troppo colorato ma permettimi di ribadire che per me...è colorato molto bene!!!
Praticamente non sono d'accordo su quasi nulla di ciò che hai scritto, ma ci sta, altrimenti sai che noia!
Definire l'UJ un pilot mascherato è una forzature improponibile dai, ha uno spessore di 10mm e tutti i canoni della classicità, sarebbe come dire che non possiamo indossare un Voutilainen, un Roger Smith o un George Daniels con abiti formali.
Non è un ultra thin ma permettimi di dire che sta comunque benissimo sotto il polsino della camicia (proprio come il mio Calendrier che ha identiche misure), inoltre nella formalità il ns amico indosserà una camicia su misura quindi il polsino lo regolerà di conseguenza.
Sulle dimensioni dello Jürgensen.
40x10 mm sono troppi per un orologio di quella tipologia, qualunque accorgimento si possa utilizzare per dissimularle.
Già a prenderlo in mano offre un’idea di “consistenza”, di robustezza, che non è propria di un orologio formale, il quale dovrebbe puntare su leggerezza, eleganza, discrezione.
Quindi lo boccio in qualsiasi contesto e con qualsiasi polsino (che, per quanto largo, non lo fa “sparire”).
Figuriamoci in un contesto ultra-formale, da cerimonia, in cui contano davvero i dettagli. Per dire: sono fuori luogo persino le impunture sul bavero di una giacca scura… Nel caso degli orologi, siamo già al limite con 37 mm di diametro e 8 di spessore.
Ovviamente sto facendo un discorso generale, non basato sul mio polso (che gradisce ancor meno le escursioni verso l’alto…).
(P.S.: allargare troppo i polsini ha controindicazioni – non voglio però annoiare gli altri
- sulla vestibilità della camicia e, indirettamente, del fondomanica della giacca. Si può chiudere un occhio per abiti meno impegnativi, non per quelli da cerimonia)
Sul disegno e i colori dello Jürgensen.
Qui il giudizio è ovviamente più personale.
In linea generale, ritengo che non basti scegliere stilemi classici e decorazioni ricche per fare un orologio classico e formale.
Bisogna anche stare attenti a dosare con equilibrio gli elementi, per non scivolare nel barocco.
Qual è il vertice della formalità?
Cassa in metallo bianco (oro o platino), quadrante bianco, indici e sfere dello stesso metallo della cassa.
Se già utilizziamo l’oro rosa (ancor più il giallo) introduciamo una nota di colore e di contrasto.
Un terzo colore (lancette azzurre) può diventare un azzardo, considerato poi che lo sfondo non è neanche bianco (che è il colore più neutro) ma argento.
Non dico che sia brutto, ovviamente. Ma certo perde equilibrio, diventa un po’ baroccheggiante.
Potrebbe restare un orologio interessante (con tre/quattro mm in meno…), per quanto non eccezionale, come orologio “da teatro”, da occasione mondana.
Non certo come orologio ultraformale e da cerimonia.