Alle volte quando si dice
il casoQulche giorno fa ho visitato il Deutsche museum di Monaco (consigliato a tutti gli appassionati di meccanica e tecnologia) e specificamente il piano dedicato alle nano e biotecnologie.
Tra le tante attrazioni era esposta anche una microscopica (e debitamente ingrandita da microscopio elettronico) riproduzione di ingranaggi da orologio ottenuti da silicio e mi chiedevo quando sarebbe saltato fuori qualcosa di simile con la pretesa di non necessitare di lubrificazione. Ho dovuto attendere solo pochi giorni. Io me lo aspettavo in silicio ma evidentemente in Panerai hanno una buona affinità con il carbonio
Riassumiamo i presunti vantaggi elencati nella cartella stampa:
- movimento tutto in carbonio con spirale in silicio, quindi nessuna lubrificazione richiesta, totale amagneticitá e non suscettibile agli stress termici;
- materiale della cassa inscalfibile, anallergico e robusto quanto e più dell'acciaio (oltre che più leggero);
- garanzia di 50 anni (sempre che tra quaranta esista ancora Panerai...).
Per deduzione orologio che regolato una sola volta e poi chiuso per 50 anni non dovrebbe risentire di invecchiamento di alcun tipo, senza che l'usarlo o meno possa fare alcuna differenza, e con il quale si dovrebbero poter schiacciare pure le noci senza alcun rischio di graffiarlo.
SE è tutto vero, ed è un SE grande quanto una casa, a me pare una innovazione tecnica di proporzioni bibliche.
Potrà non piacere per i risvolti
filosofici già accennati (la cassa non si ripristina, il movimento non si aggiusta, é sostanzialmente un prodotto usa e getta su cui alcuna mano Umana potrà mai fare alcunché), ma negare che queste siano innovazioni mi pare come negare l'evidenza