Le secondine nascono per rendere più sottili gli orologi, eliminando lo spessore determinato da un'ulteriore sfera centrale che si sovrappone a quelle dei minuti e dei secondi.
Frazioni di millimetro. Fondamentali, però, in orologi chiamati ad essere il più possibile eleganti e discreti: gli orologi formali (e in particolare quelli da cerimonia).
Il contenimento delle misure, ovviamente, passa per il diametro prima ancora che per lo spessore: la gran parte delle referenze di questo tipo (centinaia...) prodotte nei decenni viaggia
tra i 31 e i 34 mm.
Cosicché porsi i 34 mm come limite inferiore nella ricerca significa rinunciare, sul mercato dell'usato, alla produzione più importante - per numero e qualità - di questa tipologia di segnatempo...
(Oltre che alla più accessibile economicamente, poiché penalizzata dall'attuale moda dei grandi diametri).
Ma se proprio vogliamo guardare oltre i 34, ritengo che per questa tipologia di orologi - formali eleganti - dobbiamo porci come tetto i 36 mm di diametro (37 tirando al massimo... l'elastico, per polsi grossi) e i 7 di spessore (anche qui facendo il massimo "sforzo").
Andare oltre significa accedere ad altra categoria, nella quale la secondina perde il suo significato (pratico e concettuale), divenendo artificiosa, fuori contesto.
A meno che non si tratti di orologi finemente decorati (i Voutilainen e i Dufour già visti), in cui diviene elemento che arricchisce la lavorazione (anche con un
guillochage del contatore diverso dal resto del quadrante, ecc.).
In definitiva: un orologio dalla linea essenziale, come il VC Patrimony solo tempo, a 38 mm per me è bocciato.