Ma l’ora c’è Roby e c’è anche il calendario. Le indicazioni digitali, come dice anche Mauro, sono sui 4 lati dell’orologio. Si leggono maluccio senz’altro, funzione quella dell’ora per lo più accessoria vista la prepotenza della micro scultura al centro in posizione dominante, forse non poteva essere tanto diverso.
In foto a me non piacciono, ma visto che Mauro insiste sul discorso che dal vivo si può cambiare opinione, dico che mi riservo di vederli meglio e di toccarli con mano per un giudizio più definitivo...
Quando li vidi in foto, tanti anni fa, mi suscitarono tale e tanta inquietudine che mai avrei pensato di potermi ricredere.
Tempo dopo invece ero di passaggio a Ginevra e il direttore della boutique Vacheron che conoscevo da diverso tempo mi fece vedere l’intera collezione: rimasi folgorato.
Le sculture emergevano prepotentemente e potentemente dai quadranti al punto che l’orologio in se, l’ora, il concetto stesso di orologio passava in secondo piano.
Sono opere d’arte di altissimo collezionismo.
All’epoca venivano venduti in cofanetti e serie da quattro come le maschere del museo Barbier-Mueller di Ginevra.
Successivamente Vacheron li ha resi disponibili anche singolarmente a prezzi non proprio contenutissimi ma comunque irrisori considerati i prezzi a cui si vendono oggi giorno, per esempio, i Daytona manuali.