Nel caso del Voutilainen, se non vedo i minuti (perché sto guardando l'ora a distanza, o fugacemente, o con poca luce), debbo:
1) osservare la posizione della lancetta delle ore;
2) prolungare idealmente l'asse di questa lancetta, tenendo presente che corrisponde all'asse ore 12 / ore 6 dell'affissione tradizionale;
3) mettere in rapporto la lancetta dei minuti a quell'asse, calcolando di quanti gradi è spostata: se è sovrapposta alla lancetta delle ore avremo l'ora esatta; se è opposta saranno passati 30 minuti; se è a 90° o a 270° avremo un intervallo - da aggiungere all'ora - di 15 o 45 minuti; per graduazioni diverse, la complessità ovviamente aumenta.
Questi calcoli dovranno essere fatti sempre, ad ogni osservazione dell'ora, perché
la minuteria mobile rende sempre mutevole l'asse di riferimento e non ci consente di memorizzare le diverse posizioni.
L'allenamento e l'abitudine possono rendere i calcoli più veloci, ma in ogni caso non potranno rendere mai il sistema "intuitivo" e non consentono di equipararlo all'affissione tradizionale, in cui gli assi di riferimento sono costanti e non c'è nessun "calcolo" da fare (bisogna solo associare le posizioni rilevate a quelle fisse in memoria).
Per cui: supercazzola sfiziosa, sì, ma la differenza con l'affissione tradizionale non è data dalla "abitudine", ma da un'
oggettiva maggiore complessità di lettura.
Del resto, lo "sfizio" risiede proprio in questo, no?
Per cui paragoniamolo pure con altre affissioni "alternative", la discussione può essere interessante. Ma lasciamo perdere i paragoni con l'affissione tradizionale.
P.S.: mi accorgo di aver usato - e pure evidenziato in corsivo! - il termine "oggettivo"... spero che non ci sia nessuna vestale dell'opinabile che si straccia le vesti.